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Remissione di querela: estinzione reato in Cassazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza 12048/2024, ha annullato una condanna per furto aggravato a seguito della remissione di querela presentata dalla persona offesa durante il giudizio di legittimità. La Corte ha stabilito che la remissione di querela estingue il reato, travolgendo anche le statuizioni civili e prevalendo su eventuali cause di inammissibilità del ricorso.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di querela in Cassazione: quando il reato si estingue definitivamente

La remissione di querela rappresenta uno strumento processuale di grande impatto, capace di determinare l’estinzione del reato anche nelle fasi più avanzate del giudizio. Con la recente sentenza n. 12048 del 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito la portata di questo istituto, chiarendo come il suo intervento durante il giudizio di legittimità prevalga su tutto, annullando la condanna e persino le richieste di risarcimento danni.

I fatti del processo

Due individui venivano condannati in primo grado per concorso in furto aggravato. La Corte d’Appello, pur confermando la loro responsabilità per questo reato (capo a), dichiarava l’improcedibilità per un secondo episodio di tentato furto pluriaggravato (capo b) a causa della mancanza della querela. Gli imputati, non soddisfatti della decisione, presentavano ricorso in Cassazione.

L’intervento della remissione di querela e la decisione della Corte

Durante il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, si verifica un fatto nuovo e decisivo: la persona offesa dal reato deposita un atto di remissione di querela, che viene prontamente accettato dagli imputati. Questo atto cambia completamente le sorti del processo.

La Corte di Cassazione, prendendo atto della remissione, ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna. La motivazione è netta: il reato di furto aggravato, nel frattempo divenuto procedibile a querela, si è estinto. Di conseguenza, il processo non poteva più proseguire.

Le motivazioni: l’effetto travolgente della remissione di querela

La Suprema Corte ha basato la sua decisione su un principio consolidato in giurisprudenza. La remissione di querela, quando interviene nel corso del giudizio di cassazione, determina l’estinzione del reato. Questo effetto è così potente da superare anche eventuali cause di inammissibilità del ricorso presentato dagli imputati.

Inoltre, la declaratoria di estinzione del reato ha un effetto “travolgente” anche sulle statuizioni civili. Ciò significa che qualsiasi decisione relativa al risarcimento del danno a favore della parte civile viene cancellata. L’unica conseguenza a carico degli imputati, come previsto dall’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale, è il pagamento delle spese processuali sostenute fino a quel momento.

Le conclusioni: implicazioni pratiche

La sentenza in esame offre importanti spunti di riflessione. In primo luogo, conferma che la via della conciliazione tra reo e persona offesa è percorribile fino all’ultimo grado di giudizio. La remissione di querela non è solo un atto formale, ma una reale causa di estinzione del reato con effetti sostanziali e immediati.

In secondo luogo, chiarisce che la volontà della persona offesa di porre fine alla vicenda giudiziaria ha una priorità tale da vanificare persino eventuali vizi formali del ricorso. Infine, la decisione sottolinea che l’estinzione del reato azzera anche le pretese risarcitorie in sede penale, lasciando comunque aperta la possibilità per la persona offesa di agire in un separato giudizio civile, sebbene la remissione spesso implichi un accordo tombale tra le parti.

Cosa succede se la vittima ritira la querela mentre il processo è in Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione deve dichiarare l’estinzione del reato. Questa decisione annulla la sentenza di condanna precedente e prevale anche su eventuali motivi di inammissibilità del ricorso.

L’estinzione del reato per remissione di querela cancella anche l’obbligo di risarcire i danni?
Sì, la declaratoria di estinzione del reato travolge e annulla anche le statuizioni civili, ovvero le decisioni sul risarcimento del danno contenute nella sentenza penale.

In caso di remissione di querela in Cassazione, chi paga le spese del processo?
Le spese del procedimento rimangono a carico del querelato, ovvero dell’imputato che ha accettato la remissione, come stabilito dall’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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