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Remissione di querela: estinzione reato in Cassazione

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per frode assicurativa. La decisione si basa sulla remissione di querela presentata dalla compagnia assicurativa offesa durante il ricorso. La Corte ha stabilito che la remissione di querela, se accettata, estingue il reato e prevale su altre questioni, portando all’annullamento della sentenza.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela in Cassazione: Quando il Reato si Estingue

La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento che consente, per alcuni reati, di porre fine al procedimento penale attraverso un accordo tra l’imputato e la persona offesa. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: l’estinzione del reato per remissione può avvenire anche nella fase più avanzata del processo, ovvero durante il ricorso in Cassazione, e prevale su eventuali altre questioni procedurali.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso

Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguarda due imputati condannati sia in primo grado che in appello per il reato di frode assicurativa, previsto dall’articolo 642 del codice penale. Dopo la sentenza di condanna della Corte di Appello, i difensori degli imputati hanno presentato ricorso per Cassazione.

Tuttavia, mentre il ricorso era pendente, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la società assicurativa, parte offesa nel procedimento, ha presentato un atto di remissione della querela. Questo atto è stato la conseguenza di un risarcimento integrale del danno subito, che ha soddisfatto le pretese della compagnia. La remissione è stata formalmente accettata dagli imputati tramite i loro procuratori speciali.

La Questione Giuridica: L’Efficacia della Remissione di querela in Cassazione

Il cuore della questione giuridica sottoposta alla Corte era determinare quali effetti producesse una remissione di querela intervenuta dopo la sentenza di condanna d’appello ma prima della decisione definitiva della Cassazione. La difesa sosteneva che tale atto dovesse portare all’immediata declaratoria di estinzione del reato, annullando di fatto le precedenti condanne.

La Corte di Appello, nella sua motivazione, aveva già previsto che le vicende relative alla remissione sarebbero state rilevanti nell’eventuale successivo grado di giudizio, anticipando di fatto la questione che la Cassazione si è trovata a risolvere.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente la tesi difensiva, fondando la sua decisione su un principio consolidato in giurisprudenza. I giudici hanno affermato che la remissione di querela, intervenuta in pendenza del ricorso e ritualmente accettata, determina l’estinzione del reato. Questo effetto estintivo ha una forza tale da prevalere persino su eventuali cause di inammissibilità del ricorso stesso. L’unica condizione è che il ricorso sia stato proposto tempestivamente, come nel caso di specie.

Citando precedenti pronunce, anche delle Sezioni Unite, la Corte ha ribadito che il giudice di legittimità ha il dovere di rilevare e dichiarare l’estinzione del reato. Questa causa estintiva, infatti, travolge l’intero procedimento, incluse le eventuali statuizioni civili (come le condanne al risarcimento del danno in sede penale), poiché queste sono collegate all’esistenza del reato stesso.

Le Conclusioni

La sentenza si conclude con una decisione netta: l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. Questo significa che la condanna è stata cancellata in via definitiva perché i reati sono stati dichiarati estinti. La pronuncia conferma l’importanza della remissione di querela come strumento deflattivo del contenzioso penale, utilizzabile fino all’ultimo grado di giudizio. Per gli imputati, ciò significa che la via del risarcimento del danno e del conseguente accordo con la parte offesa rimane aperta e percorribile anche dopo una doppia condanna, a patto che la sentenza non sia ancora passata in giudicato. La decisione ha anche comportato la condanna degli imputati al pagamento delle spese processuali, come di prassi in questi casi.

È possibile ottenere l’estinzione del reato per remissione di querela anche dopo una condanna in Appello?
Sì, la sentenza conferma che la remissione di querela, se accettata dall’imputato, può intervenire e produrre l’effetto di estinguere il reato anche dopo una sentenza di condanna, purché il procedimento sia ancora pendente, come nel caso di un ricorso per Cassazione.

Cosa succede se la remissione di querela interviene mentre è in corso il ricorso per Cassazione?
Se la remissione di querela viene formalizzata e accettata mentre il ricorso è pendente davanti alla Corte di Cassazione, quest’ultima deve prenderne atto e dichiarare l’estinzione del reato, annullando la sentenza di condanna impugnata.

La remissione di querela ha effetto anche se il ricorso per Cassazione presenta dei vizi di inammissibilità?
Sì, secondo l’orientamento consolidato citato nella sentenza, la causa di estinzione del reato per remissione di querela prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, a condizione che il ricorso sia stato proposto nei termini di legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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