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Remissione di querela: estinzione reato e spese

La Corte di Cassazione annulla una sentenza d’appello a seguito della remissione di querela. La Corte chiarisce che tale atto estingue il reato e pone le spese processuali a carico del querelato, chiudendo definitivamente il caso.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando il Reato si Estingue e Chi Paga le Spese

La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento giuridico, capace di porre fine a un procedimento penale. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sent. N. 26053/2025) offre un chiaro esempio di come questo atto produca effetti risolutivi, anche nelle fasi più avanzate del giudizio, e chiarisce un aspetto cruciale: la ripartizione delle spese processuali. Questo articolo analizza la decisione e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello. Il procedimento è giunto fino all’ultimo grado di giudizio, dinanzi alla Corte di Cassazione. Tuttavia, prima della decisione finale, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la remissione della querela da parte della persona offesa. Questo atto ha cambiato completamente le sorti del processo, spostando l’attenzione dalla colpevolezza dell’imputato agli effetti giuridici della volontà del querelante di non proseguire con l’azione penale.

La Decisione della Corte sulla remissione di querela

La Corte di Cassazione, preso atto della remissione della querela, non ha avuto bisogno di entrare nel merito del ricorso. I giudici hanno applicato direttamente il principio secondo cui la remissione estingue il reato per cui si procede.
Di conseguenza, la Corte ha pronunciato una sentenza di “annullamento senza rinvio”. Questa formula significa che la sentenza impugnata è stata cancellata in via definitiva, senza la necessità di un nuovo processo d’appello. La vicenda giudiziaria si è così conclusa con l’estinzione del reato.

La questione delle spese processuali

Un punto fondamentale affrontato dalla Corte riguarda le spese del processo. La sentenza stabilisce che, nonostante l’estinzione del reato, le spese processuali debbano essere poste a carico del querelato, ovvero dell’imputato originario. Questa decisione si basa sull’applicazione dell’art. 340 del codice di procedura penale, che disciplina proprio gli oneri economici in caso di remissione della querela, salvo diverso accordo tra le parti.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni alla base della decisione sono lineari e si fondano su un principio cardine del diritto processuale penale. La remissione di querela è una causa di estinzione del reato. Quando un reato procedibile a querela di parte si estingue per questa ragione, il giudice non può fare altro che prenderne atto e dichiarare la fine del procedimento.
L’annullamento senza rinvio è la conseguenza logica: non essendoci più un reato da giudicare, la precedente sentenza di condanna perde ogni fondamento giuridico e deve essere eliminata dall’ordinamento. La motivazione relativa alle spese processuali, invece, risponde a un criterio di equità e responsabilità: sebbene il processo si chiuda, esso è stato originato da una condotta per la quale era stata sporta querela. Pertanto, la legge prevede che i costi sostenuti dallo Stato per il procedimento ricadano sul soggetto querelato, a meno che il querelante non accetti di farsene carico.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La sentenza ribadisce con forza due concetti chiave:
1. Potere risolutivo della remissione: La volontà della persona offesa di ritirare la querela è sufficiente a estinguere il reato e chiudere il processo in qualsiasi stato e grado, compreso il giudizio di Cassazione.
2. Responsabilità per le spese: L’estinzione del reato non cancella le spese processuali. Salvo patti contrari, queste sono a carico del querelato, che beneficia della chiusura del procedimento ma ne sopporta i costi.
Questa pronuncia serve come utile promemoria sull’importanza degli accordi tra le parti nella gestione della remissione, soprattutto per quanto riguarda le conseguenze economiche della fine del processo.

Cosa succede se la querela viene ritirata durante il processo?
In base alla sentenza, se la querela viene ritirata, il reato si estingue. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la sentenza impugnata senza bisogno di un nuovo processo, chiudendo definitivamente il caso.

Chi paga le spese processuali in caso di remissione di querela?
La sentenza stabilisce che le spese processuali vengono poste a carico del querelato, ovvero della persona contro cui era stata sporta la querela, in applicazione dell’art. 340 del codice di procedura penale.

È possibile che un reato si estingua anche dopo una condanna in appello?
Sì, la remissione della querela può intervenire in qualsiasi stato e grado del procedimento. Come dimostra questo caso, anche se esiste già una sentenza di condanna d’appello, la remissione provoca l’estinzione del reato e l’annullamento di tale sentenza da parte della Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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