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Remissione di querela: estinzione reato e sentenza

Un individuo, condannato per truffa in primo e secondo grado, ha presentato ricorso in Cassazione. Durante l’udienza, la parte lesa ha formalizzato la remissione di querela, che è stata accettata dall’imputato. La Suprema Corte, preso atto dell’accordo, ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna, dichiarando l’estinzione del reato. Le spese processuali sono state poste a carico dell’imputato.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Annulla una Condanna per Truffa

La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento processuale penale, capace di determinare l’esito di un giudizio anche nelle sue fasi più avanzate. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 8964/2024) offre un chiaro esempio di come questo atto possa portare all’annullamento di una condanna per truffa, persino quando il processo è giunto al suo ultimo grado di giudizio. Analizziamo insieme i dettagli di questa interessante vicenda processuale.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il reato di truffa, emessa in primo grado dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte di Appello. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, decideva di ricorrere alla Suprema Corte di Cassazione, lamentando una serie di vizi procedurali, tra cui la mancata notifica del decreto di citazione per il giudizio d’appello.

La Svolta Decisiva: La Remissione di Querela in Cassazione

Il colpo di scena si è verificato proprio durante l’udienza dinanzi alla Corte di Cassazione. In questa sede, il difensore della persona offesa ha depositato un atto formale di remissione di querela. Contestualmente, il difensore dell’imputato ha depositato l’atto di accettazione. Questo accordo tra le parti ha radicalmente modificato il corso del procedimento, rendendo di fatto superflua la discussione sui motivi di ricorso originariamente presentati dall’imputato.

La Procura Generale presso la Corte, preso atto della volontà delle parti, ha concluso chiedendo l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata proprio a causa dell’avvenuta remissione.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della Procura, basando la sua decisione su principi chiari e consolidati. I giudici hanno sottolineato che la remissione di querela costituisce una causa di estinzione del reato, come previsto dall’art. 152 del codice penale.

Nel caso specifico, sono stati riscontrati tutti gli elementi necessari per la validità di tale istituto:

1. Ritualità della Remissione: La querela è stata formalmente rimessa dal querelante.
2. Ritualità dell’Accettazione: L’imputato, tramite il suo procuratore speciale, ha formalmente accettato la remissione.

La presenza di questi elementi ha integrato la cosiddetta “fattispecie estintiva”, obbligando la Corte a dichiarare l’estinzione del reato di truffa. Di conseguenza, la sentenza di condanna impugnata è stata annullata senza rinvio, ponendo fine in modo definitivo alla vicenda penale.

Un aspetto importante riguarda le spese processuali. La Corte ha precisato che, ai sensi dell’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale, le spese del procedimento restano a carico del querelato (l’imputato), salvo diverso accordo tra le parti.

Le Conclusioni

La sentenza in esame ribadisce la centralità della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. La remissione di querela, se accettata, è un atto con effetti risolutivi che può intervenire in qualsiasi stato e grado del procedimento, persino di fronte alla Corte di Cassazione. Questo caso dimostra come una soluzione conciliativa tra le parti possa prevalere sull’iter giudiziario, portando all’estinzione del reato e all’annullamento di una condanna già pronunciata nei gradi di merito. Resta fermo, come sottolineato dalla Corte, l’onere delle spese processuali a carico dell’imputato, un dettaglio non trascurabile nelle dinamiche di accordo tra le parti.

Cosa succede quando una querela viene rimessa e accettata?
Quando la remissione di querela viene accettata dall’imputato, si verifica una causa di estinzione del reato. Di conseguenza, il procedimento penale si conclude e la sentenza di condanna, se già emessa ma non ancora definitiva, viene annullata.

Fino a quale momento del processo è possibile rimettere la querela?
Come dimostra questa sentenza, la remissione della querela può avvenire in qualsiasi stato e grado del procedimento, inclusa l’udienza davanti alla Corte di Cassazione, purché prima che sia stata pronunciata una sentenza irrevocabile.

Chi paga le spese del processo in caso di remissione della querela?
Salvo che le parti non si accordino diversamente, le spese del procedimento restano a carico del querelato, ovvero dell’imputato, come stabilito dall’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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