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Remissione di querela: estinzione reato di truffa

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna per truffa. La decisione si fonda sulla remissione di querela presentata dalla persona offesa e accettata dall’imputato durante il procedimento di legittimità. Tale atto ha determinato l’estinzione del reato ai sensi dell’art. 152 del codice penale, rendendo superflua ogni valutazione sul merito della vicenda e imponendo l’annullamento senza rinvio della condanna.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando un Accordo Estingue il Reato di Truffa

La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento penale, capace di porre fine a un procedimento giudiziario anche dopo una condanna. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sez. 2, Num. 46036/2024) offre un chiaro esempio di come questo strumento possa portare all’estinzione del reato di truffa e all’annullamento della sentenza, persino nella fase più avanzata del giudizio.

I Fatti di Causa

La vicenda giudiziaria trae origine da una condanna per il reato di truffa (art. 640 c.p.), consumato nel 2018. In primo grado, il Tribunale aveva affermato la responsabilità penale dell’imputato, condannandolo anche al pagamento di una somma a titolo di provvisionale in favore della parte civile costituita.

Successivamente, la Corte di Appello, pur confermando la colpevolezza dell’imputato, aveva parzialmente riformato la sentenza di primo grado, riducendo l’importo della provvisionale. Contro questa decisione, la difesa dell’imputato proponeva ricorso per Cassazione.

L’Impatto Decisivo della Remissione di Querela

Il colpo di scena avviene proprio durante la pendenza del giudizio di legittimità. Il difensore della persona offesa, munito di procura speciale, depositava un atto di remissione di querela presso la Procura della Repubblica. Pochi giorni dopo, anche il difensore dell’imputato, anch’egli con procura speciale, depositava l’atto di accettazione della remissione.

Questi due atti, formalmente corretti e tempestivi, hanno cambiato radicalmente le sorti del processo. La remissione della querela, infatti, è un atto con cui la vittima del reato manifesta la volontà di non proseguire con l’azione penale. Perché sia efficace, è necessaria l’accettazione da parte del querelato. Quando ciò avviene, il reato si estingue.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione, preso atto degli eventi sopravvenuti, ha dichiarato il ricorso fondato. I giudici hanno constatato che la remissione di querela e la relativa accettazione erano state presentate in modo tempestivo e conforme alla legge.

Ai sensi dell’articolo 152 del codice penale, la remissione processuale del diritto di querela estingue il reato. Poiché il reato di truffa contestato è procedibile a querela di parte, l’accordo raggiunto tra le parti ha avuto l’effetto di annullare la rilevanza penale del fatto. Di conseguenza, la Corte Suprema ha dovuto prendere atto dell’estinzione del reato e, per l’effetto, ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna impugnata. Le uniche conseguenze per l’imputato sono state la condanna al pagamento delle spese processuali, come previsto dalla legge e concordato nell’atto di accettazione.

Conclusioni

Questa sentenza evidenzia l’importanza degli istituti deflattivi del processo penale. La remissione di querela permette alle parti di trovare una soluzione conciliativa che, per i reati procedibili a querela, prevale sulla pretesa punitiva dello Stato. Il caso dimostra che tale accordo può intervenire in qualsiasi stato e grado del procedimento, fino a che non sia stata pronunciata una sentenza irrevocabile. Per gli operatori del diritto e per i cittadini, ciò rappresenta un’importante conferma della possibilità di risolvere controversie penali attraverso la volontà concorde delle parti, con effetti risolutivi sul processo.

Cosa succede se la vittima ritira la querela dopo una condanna per truffa?
Se la remissione di querela, accettata dall’imputato, interviene prima che la sentenza diventi definitiva (cioè anche durante il ricorso in Cassazione), il reato si estingue. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la condanna senza rinvio.

Chi paga le spese del processo in caso di estinzione del reato per remissione di querela?
Salvo diverso accordo tra le parti, le spese processuali sono a carico dell’imputato (querelato), come previsto dalla legge e come confermato dalla sentenza in esame.

È possibile estinguere un reato tramite remissione di querela anche durante il giudizio in Cassazione?
Sì, la sentenza dimostra che la remissione e la relativa accettazione sono efficaci fino a che il processo non si è concluso con una sentenza irrevocabile. Pertanto, è possibile perfezionare l’accordo anche durante la fase del giudizio di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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