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Remissione di querela: estinzione reato di truffa

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per truffa aggravata a seguito della remissione di querela da parte della vittima. La decisione evidenzia come il ritiro della denuncia, avvenuto dopo la sentenza d’appello ma prima della sua definitività, estingua il reato, in applicazione delle nuove norme sulla procedibilità introdotte dalla Riforma Cartabia.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando il Ritiro della Denuncia Estingue il Reato

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale nel diritto penale, reso ancora più rilevante dalle recenti riforme legislative: la remissione di querela come causa di estinzione del reato. Il caso in esame dimostra come il ritiro della denuncia da parte della vittima possa portare all’annullamento di una condanna per truffa aggravata, anche quando interviene dopo la decisione della Corte d’Appello. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante pronuncia.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un imputato, condannato dalla Corte di Appello di Brescia per il reato di truffa aggravata ai sensi degli articoli 640 e 61, n. 7 del codice penale. La condanna prevedeva una pena di due anni e tre mesi di reclusione, oltre a una multa di 900,00 euro. L’imputato era stato invece assolto per un’altra imputazione.

L’elemento decisivo, introdotto con il ricorso per cassazione, è stata una remissione di querela formalizzata dalla persona offesa in data 21 novembre 2024, ovvero durante il periodo in cui i termini per impugnare la sentenza di appello erano ancora pendenti.

L’Impatto della Riforma Cartabia sulla Remissione di Querela

Il ricorrente ha fondato la sua difesa su un punto giuridico fondamentale, legato agli effetti del Decreto Legislativo n. 150 del 2022, meglio noto come Riforma Cartabia. Questa riforma ha modificato il regime di procedibilità per numerosi reati, tra cui alcune ipotesi di truffa, rendendoli perseguibili solo a seguito di querela della persona offesa.

Di conseguenza, anche per il reato contestato all’imputato, la querela è diventata una condizione indispensabile per l’esercizio dell’azione penale. La sua successiva remissione, pertanto, assume il valore di una causa di estinzione del reato stesso.

La Posizione del Procuratore Generale

Anche il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ha condiviso questa linea interpretativa. Nelle sue conclusioni, ha infatti richiesto l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, proprio in virtù della sopravvenuta estinzione del reato a seguito della remissione della querela.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto pienamente il ricorso. La sentenza impugnata è stata annullata senza rinvio, dichiarando il reato estinto per intervenuta remissione di querela. L’imputato è stato condannato unicamente al pagamento delle spese processuali, come previsto in questi casi.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte si basa su un’applicazione diretta dei principi del diritto processuale e sostanziale. La remissione di querela è una causa estintiva del reato che, per sua natura, opera non appena si verifica. Il fatto che sia intervenuta dopo la sentenza di condanna in appello non ne diminuisce l’efficacia, poiché la sentenza non era ancora passata in giudicato (ovvero non era ancora definitiva). Finché il processo è pendente, una causa estintiva sopravvenuta deve essere rilevata e dichiarata dal giudice in qualsiasi stato e grado del procedimento. La Riforma Cartabia, estendendo la procedibilità a querela, ha ampliato il campo di applicazione di questo istituto, permettendo la chiusura del procedimento anche in fasi avanzate qualora intervenga un accordo tra le parti che si concretizza nel ritiro della denuncia.

Le Conclusioni

Questa sentenza offre importanti spunti pratici. In primo luogo, conferma la centralità della volontà della persona offesa in tutti i reati divenuti procedibili a querela con la Riforma Cartabia. In secondo luogo, chiarisce che la via della conciliazione e della remissione della querela è percorribile fino a che la sentenza non diventa irrevocabile, offrendo una possibilità di definizione alternativa del contenzioso penale anche dopo una condanna nei gradi di merito. Per gli operatori del diritto, ciò significa dover sempre considerare la possibilità di una remissione come potenziale causa di estinzione del reato, anche nelle fasi più avanzate del giudizio.

La remissione di querela può estinguere un reato anche dopo una condanna in appello?
Sì, la sentenza dimostra che se la remissione di querela avviene durante il periodo utile per impugnare la sentenza di appello, e quindi prima che la condanna diventi definitiva, può causare l’estinzione del reato.

Qual è l’effetto della Riforma Cartabia (d.lgs. n. 150 del 2022) sul reato di truffa?
La riforma ha esteso la procedibilità a querela di parte a diverse ipotesi di reato, inclusa la truffa aggravata come quella del caso di specie. Questo significa che senza la querela della persona offesa (o con il suo ritiro), l’azione penale non può essere proseguita.

Cosa significa ‘annullamento senza rinvio’?
È una decisione della Corte di Cassazione che cassa la sentenza impugnata e chiude definitivamente il processo, senza la necessità di un nuovo giudizio da parte di un’altra corte, perché non ci sono ulteriori accertamenti di fatto da compiere. In questo caso, l’estinzione del reato ha reso superfluo un nuovo processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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