Remissione di Querela: Come Annulla una Condanna in Cassazione
Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 42964/2024) offre un chiaro esempio di come la remissione di querela possa radicalmente cambiare le sorti di un processo penale, portando all’estinzione del reato anche nella fase più avanzata del giudizio. Questo istituto giuridico, espressione della volontà della persona offesa, si rivela decisivo per la definizione della controversia, superando le questioni di merito sollevate dagli imputati. Analizziamo insieme i dettagli di questo interessante caso.
I Fatti del Processo
Il caso trae origine da una sentenza della Corte di Appello di Torino, che aveva confermato la responsabilità penale di due individui per reati commessi ai danni di un imprenditore e della sua società. In parziale riforma della decisione di primo grado, la Corte territoriale aveva derubricato uno dei reati in tentata violenza privata e rideterminato la pena complessiva.
Contro tale decisione, entrambi gli imputati avevano proposto ricorso per Cassazione, lamentando violazioni di legge e vizi di motivazione riguardo all’accertamento della loro colpevolezza. Il Procuratore Generale presso la Suprema Corte aveva richiesto il rigetto dei ricorsi, prefigurando una conferma della condanna.
L’Intervento Decisivo: La Remissione di Querela
Il colpo di scena è avvenuto durante la pendenza del giudizio di legittimità. La persona offesa ha formalizzato la remissione della querela nei confronti di entrambi gli imputati. Questo atto, fondamentale per i reati cosiddetti “procedibili a querela di parte”, è stato debitamente accettato dai due ricorrenti, come documentato dagli atti trasmessi telematicamente alla Cancelleria della Corte.
Questo evento ha spostato l’attenzione del collegio giudicante dalle questioni di merito sollevate nei ricorsi alla questione pregiudiziale dell’estinzione del reato.
La Decisione della Corte di Cassazione sull’efficacia della remissione di querela
La Corte di Cassazione ha preso atto dell’intervenuta remissione e della relativa accettazione. Poiché i reati contestati rientrano tra quelli per cui la legge richiede, per la loro punibilità, la querela della persona offesa, la Corte ha concluso che il processo non potesse più proseguire.
Di conseguenza, ha emesso una sentenza di annullamento senza rinvio. Questa formula significa che la decisione è definitiva e il processo si chiude qui, senza necessità di un nuovo giudizio d’appello.
Le Motivazioni della Sentenza
Le motivazioni della Corte sono lineari e si fondano su un principio cardine del diritto processuale penale. La remissione della querela, quando accettata, agisce come una causa estintiva del reato. L’estinzione del reato travolge qualsiasi valutazione sul merito della responsabilità penale.
La Corte ha specificato che, una volta accertata l’estinzione, la sentenza di condanna deve essere annullata. Come conseguenza diretta, vengono revocate anche le statuizioni civili, ovvero le disposizioni relative al risarcimento del danno che erano state stabilite in favore della parte offesa.
Un ultimo aspetto rilevante riguarda le spese processuali. La Corte ha condannato i ricorrenti al pagamento delle stesse. Questo avviene perché, in assenza di un diverso accordo tra le parti (querelante e querelati) esplicitato nell’atto di remissione, la legge prevede che le spese sostenute fino a quel momento siano a carico di chi ha dato causa al processo, ossia i querelati.
Conclusioni
Questa pronuncia ribadisce la centralità della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. La remissione di querela è uno strumento efficace che può intervenire in ogni stato e grado del procedimento, persino davanti alla Corte di Cassazione, determinando l’immediata estinzione del reato. La decisione evidenzia anche un’importante implicazione pratica: l’accordo tra le parti sulla remissione dovrebbe idealmente regolare anche la ripartizione delle spese processuali per evitare che queste, come nel caso di specie, vengano poste a carico dei querelati.
Cosa succede a una condanna penale se la vittima ritira la querela?
Se il reato è procedibile a querela di parte, la remissione della querela, una volta accettata dall’imputato, causa l’estinzione del reato. Di conseguenza, la sentenza di condanna deve essere annullata in qualsiasi fase del processo, compreso il giudizio in Cassazione.
È possibile rimettere la querela dopo una sentenza di condanna in appello?
Sì, la sentenza dimostra che la remissione della querela può intervenire validamente anche mentre il processo è pendente dinanzi alla Corte di Cassazione, producendo l’effetto di estinguere il reato e annullare la sentenza impugnata.
Chi paga le spese del processo in caso di remissione della querela?
Salvo diverso accordo tra le parti, le spese processuali sono a carico del querelato (l’imputato). La sentenza specifica che, non essendo stato pattuito diversamente, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 4 Num. 42964 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 4 Num. 42964 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 14/11/2024
SENTENZA
sui ricorsi proposti da: COGNOME NOME NOME a TORINO il DATA_NASCITA
NOME NOME a TORINO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 25/03/2024 della CORTE APPELLO di TORINO
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME; lette le conclusioni del PG
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Con sentenza del 25.3.2024 la Corte di appello di Torino, per quanto qui interessa, in parziale riforma della sentenza di primo grado ha derubricato il reato di cui al capo c) in tentata violenza privata, ha ridetermiNOME la pena e, per il resto, ha confermato la declaratoria di responsabilità di NOME COGNOME e NOME COGNOME per i reati commessi in danno di NOME COGNOME, anche nella qualità di titolare della RAGIONE_SOCIALE
Avverso tale sentenza hanno proposto distinti ricorsi per cassazione i suddetti imputati, deducendo articolati motivi per violazione di legge e vizio di motivazione in punto di responsabilità.
Il Procuratore generale, con requisitoria scritta, ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
Nelle more delle suddette impugnazioni è intervenuta la remissione della querela proposta dalla persona offesa COGNOME NOME nei confronti degli odierni imputati, debitamente accettata dai ricorrenti, come risulta dagli atti pervenuti in Cancelleria in modalità telematica (vedi atti trasmessi dall’AVV_NOTAIO per COGNOME e dall’AVV_NOTAIO per COGNOME).
Ne consegue che i reati per cui si procede – procedibili a querela di parte secondo la vigente normativa – sono estinti per remissione di querela, per cui la sentenza impugnata deve essere annullata e vanno revocate le relative statuizioni civili.
Le spese processuali sono da porre a carico dei querelati, non essendo stato diversamente convenuto fra le parti.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata, perché i reati sono estinti per remissione di querela. Revoca le statuizioni civili. Condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali.
Così deciso il 14 novembre 2024
Il Consigliere estensore