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Remissione di querela: estingue il reato in Cassazione

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna per appropriazione indebita aggravata. Nonostante un ricorso articolato in sei motivi, la decisione si è basata su un fatto nuovo: la remissione di querela da parte delle persone offese, accettata dall’imputata durante il giudizio di legittimità. La Suprema Corte ha affermato il principio secondo cui la causa di estinzione del reato, come la remissione di querela, prevale su eventuali profili di inammissibilità del ricorso, portando all’immediata chiusura del procedimento.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Annulla la Condanna in Cassazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale penale: la remissione di querela, se interviene durante il giudizio di legittimità, può determinare l’annullamento della sentenza di condanna e l’estinzione del reato. Questo caso offre uno spunto essenziale per comprendere come la volontà della persona offesa possa essere decisiva fino all’ultimo grado di giudizio, prevalendo anche su altre questioni procedurali.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da una condanna per il reato di appropriazione indebita aggravata, emessa dal Tribunale e confermata dalla Corte d’Appello. L’imputata era stata accusata di essersi impossessata indebitamente di somme di denaro appartenenti a due persone, causandogli un danno di rilevante entità. La difesa aveva contestato la decisione, presentando un articolato ricorso per Cassazione.

I Motivi del Ricorso e la remissione di querela

Il ricorso si basava su sei motivi, tra cui la presunta tardività della querela originaria, vizi di motivazione della sentenza d’appello, un’errata valutazione delle prove e la mancanza dell’elemento psicologico del reato. Tuttavia, mentre il processo era pendente in Cassazione, si è verificato un evento che ha cambiato radicalmente le sorti del procedimento. Le persone offese, tramite il loro procuratore speciale, hanno depositato un atto di remissione di querela, che è stato prontamente accettato dall’imputata.

L’Intervento Decisivo della Volontà delle Parti

La difesa ha quindi presentato una memoria chiedendo l’annullamento della sentenza impugnata, non più sulla base dei motivi originari, ma per l’estinzione del reato dovuta all’intervenuta remissione della querela. Questo atto rappresenta una rinuncia da parte della persona offesa a perseguire penalmente l’autore del reato, e per delitti come l’appropriazione indebita (procedibili, appunto, a querela di parte) ha un effetto estintivo.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha accolto la richiesta della difesa, annullando la sentenza senza rinvio. La motivazione si fonda su un principio consolidato, richiamando una pronuncia delle Sezioni Unite (sent. n. 24246 del 2004). Secondo tale orientamento, la presenza di una causa di estinzione del reato, come la remissione di querela, deve essere rilevata e dichiarata prioritariamente dal giudice, anche rispetto a eventuali cause di inammissibilità del ricorso. L’unica condizione è che il ricorso sia stato tempestivamente proposto. In questo caso, essendo il ricorso stato presentato nei termini di legge, l’estinzione del reato per remissione della querela ha assorbito ogni altra questione, imponendo l’annullamento della condanna.

Conclusioni

La decisione in commento evidenzia la centralità della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. Dimostra che un accordo tra le parti, formalizzato attraverso la remissione e l’accettazione della stessa, può porre fine al processo penale in qualsiasi stato e grado, persino dinanzi alla Corte di Cassazione. Questo principio garantisce che, laddove il conflitto sia stato risolto privatamente, lo Stato non prosegua un’azione penale ormai priva del suo presupposto essenziale, ovvero l’interesse della vittima alla punizione del colpevole.

Una remissione di querela può estinguere il reato anche dopo una condanna in appello?
Sì, come dimostra questa sentenza, una remissione di querela, formalizzata e accettata durante il giudizio in Cassazione, determina l’estinzione del reato e l’annullamento della sentenza di condanna emessa nei precedenti gradi di giudizio.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione ha dei profili di inammissibilità ma interviene una remissione di querela?
La Corte, citando un precedente delle Sezioni Unite, afferma che la causa di estinzione del reato (come la remissione) prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso. L’importante è che il ricorso sia stato presentato tempestivamente.

Qual è l’effetto di una remissione di querela accettata sul processo penale?
L’effetto principale è l’estinzione del reato. Di conseguenza, il giudice è tenuto a dichiararlo e a chiudere il procedimento, annullando senza rinvio la sentenza di condanna precedentemente emessa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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