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Remissione di querela: estingue il reato in Cassazione

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per lesioni colpose a seguito della remissione di querela da parte della persona offesa, intervenuta durante il giudizio di legittimità. La sentenza stabilisce che l’estinzione del reato prevale su eventuali altre cause di inammissibilità del ricorso, purché questo sia stato tempestivamente proposto. Le spese processuali restano a carico del querelato.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando Annulla la Condanna in Cassazione

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel nostro ordinamento giuridico, capace di porre fine a un procedimento penale per determinati reati. Ma cosa accade se questo atto di pacificazione interviene quando il processo è già giunto al suo ultimo grado di giudizio, ovvero in Cassazione? Una recente sentenza della Suprema Corte, la n. 28817/2025, chiarisce la portata e gli effetti di tale istituto, affermando un principio di prevalenza che ha importanti conseguenze pratiche.

Il Caso in Esame

La vicenda processuale ha origine da una condanna emessa dal Giudice di Pace di Firenze nei confronti di un imputato per il reato di lesioni personali colpose (art. 590 c.p.). L’imputato, non accettando la decisione, proponeva ricorso per Cassazione. Durante la pendenza di tale ricorso, accadeva un fatto nuovo e decisivo: la persona offesa, ovvero la vittima del reato, decideva di rimettere la querela, e l’imputato accettava tale remissione. Questo atto, documentato e depositato formalmente, ha cambiato le sorti del procedimento.

La Prevalenza della Remissione di Querela in Cassazione

Il cuore della decisione della Corte di Cassazione risiede nell’affermare un principio consolidato in giurisprudenza. La Corte ha stabilito che la remissione di querela, intervenuta in pendenza del ricorso e ritualmente accettata, determina l’estinzione del reato. Questo effetto estintivo prevale su eventuali altre cause di inammissibilità del ricorso stesso.

L’unico requisito fondamentale, come precisato dai giudici, è che il ricorso sia stato proposto tempestivamente. In altre parole, anche se il ricorso presentasse dei vizi che potrebbero renderlo inammissibile, l’intervenuta estinzione del reato è talmente rilevante da dover essere dichiarata prioritariamente, chiudendo così la vicenda giudiziaria.

Le Motivazioni della Decisione

La ratio dietro questa decisione è chiara: l’ordinamento giuridico favorisce la composizione dei conflitti e la pacificazione tra le parti. Per i reati procedibili a querela, la volontà della persona offesa di non voler più perseguire penalmente l’autore del fatto è considerata decisiva. Quando questa volontà si manifesta formalmente con la remissione e la relativa accettazione, viene meno il presupposto stesso per la prosecuzione dell’azione penale da parte dello Stato. La Corte di Cassazione, in qualità di giudice di legittimità, non può che prendere atto di questa causa estintiva e dichiararla, annullando la sentenza di condanna senza necessità di un ulteriore giudizio (annullamento senza rinvio). L’articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale, stabilisce inoltre che le spese del procedimento, salvo diverso accordo tra le parti, rimangono a carico del querelato.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa pronuncia conferma che la strada della riconciliazione è percorribile fino all’ultimo grado di giudizio. Per l’imputato, significa che un accordo con la persona offesa può portare all’annullamento di una condanna anche quando le speranze di una riforma della sentenza sembrano ridotte. Per la persona offesa, ribadisce il potere di disporre dell’azione penale per i reati a querela, potendo decidere di porre fine al procedimento in qualsiasi momento. La sentenza, inoltre, offre un’importante lezione sulla gerarchia delle cause di estinzione del processo: la volontà delle parti di porre fine alla controversia, attraverso la remissione di querela, assume un ruolo prioritario che il sistema giudiziario è tenuto a riconoscere e applicare.

Cosa succede se la vittima ritira la querela mentre il processo è in Cassazione?
La Corte di Cassazione dichiara l’estinzione del reato e annulla la sentenza di condanna senza rinvio, chiudendo definitivamente il caso.

La remissione di querela è efficace anche se il ricorso in Cassazione presenta dei difetti?
Sì, la sentenza conferma che la causa di estinzione del reato per remissione di querela prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, a condizione che il ricorso sia stato presentato nei termini di legge.

Chi paga le spese processuali in caso di remissione della querela?
Salvo che le parti non si accordino diversamente, le spese del procedimento restano a carico del querelato (l’imputato), come previsto dall’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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