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Remissione di querela: estingue il reato di diffamazione

Un giornalista e il direttore di un noto quotidiano erano stati condannati per diffamazione a mezzo stampa. Durante il ricorso per Cassazione, la persona offesa ha proceduto con la remissione di querela, che è stata accettata dagli imputati. La Suprema Corte ha quindi annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando l’estinzione del reato. La decisione sottolinea che la remissione di querela, se ritualmente accettata, prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, portando alla fine del procedimento penale.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Annulla una Condanna per Diffamazione in Cassazione

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto penale, capace di porre fine a un procedimento giudiziario anche nelle sue fasi più avanzate. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza questo principio, annullando una condanna per diffamazione a carico di un giornalista e del direttore di un quotidiano proprio grazie all’intervenuto accordo tra le parti. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere la portata e gli effetti di tale istituto.

I Fatti del Caso: Dalla Diffamazione alla Cassazione

La vicenda trae origine dalla pubblicazione di un articolo su un importante quotidiano nazionale, sia in formato cartaceo che online. Nell’articolo, l’autore definiva una persona con termini quali “pregiudicato” e “devastatore”, ritenuti offensivi della sua reputazione. Per questo, sia il giornalista che il direttore responsabile della testata venivano condannati per diffamazione in primo grado, sentenza poi confermata in Appello.

I giudici di merito avevano ritenuto che, sebbene la notizia avesse un interesse pubblico, le espressioni utilizzate superassero i limiti della continenza, necessari per l’esercizio del diritto di cronaca. Giunti dinanzi alla Corte di Cassazione, gli imputati avevano presentato ricorso, contestando la violazione di legge e la mancata applicazione di cause di non punibilità.

L’Impatto Decisivo della Remissione di Querela

Il colpo di scena si è verificato proprio durante la pendenza del ricorso in Cassazione. Il difensore della parte civile ha depositato un atto di remissione di querela, ovvero la formale dichiarazione di voler ritirare la denuncia presentata. Contestualmente, il difensore degli imputati ha depositato un atto di accettazione.

Questo passaggio è stato cruciale. Il reato di diffamazione è infatti un reato procedibile a querela di parte. Ciò significa che lo Stato può perseguire il colpevole solo se la vittima lo richiede esplicitamente. Se la vittima ritira la querela e il querelato accetta, il reato si estingue.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha accolto l’effetto estintivo della remissione di querela, annullando la sentenza di condanna senza nemmeno entrare nel merito dei motivi del ricorso. I giudici hanno richiamato un principio consolidato, affermato dalle Sezioni Unite della stessa Corte: la remissione di querela, se ritualmente intervenuta e accettata, determina l’estinzione del reato e prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso.

In altre parole, anche se il ricorso presentato dagli imputati fosse stato potenzialmente viziato o infondato, la volontà delle parti di porre fine alla controversia è considerata prioritaria. Il giudice di legittimità ha il dovere di rilevarla e dichiararla, ponendo fine al procedimento. La Corte ha quindi annullato la sentenza impugnata, condannando gli imputati unicamente al pagamento delle spese processuali, come previsto dalla legge in questi casi.

Conclusioni

Questa sentenza conferma la potenza della remissione di querela come meccanismo di definizione alternativa delle controversie penali. Dimostra che la volontà della persona offesa è sovrana nei reati perseguibili a querela e che un accordo tra le parti può portare all’estinzione del reato in qualsiasi stato e grado del procedimento, persino davanti alla Corte di Cassazione. Per gli operatori del diritto e i cittadini, ciò rappresenta un’importante conferma del fatto che la via della conciliazione è sempre percorribile e può risolvere definitivamente contenziosi che altrimenti si protrarrebbero per anni, con conseguenze significative per tutti i soggetti coinvolti.

Cosa succede se la vittima di diffamazione ritira la querela durante il processo in Cassazione?
Il reato si estingue. La Corte di Cassazione è tenuta ad annullare la sentenza di condanna senza rinvio, a condizione che la remissione sia stata accettata e che il ricorso iniziale fosse stato proposto tempestivamente.

La remissione di querela ha effetto anche se il ricorso in Cassazione potrebbe essere inammissibile?
Sì. Secondo il principio affermato dalle Sezioni Unite della Cassazione e applicato in questo caso, la causa di estinzione del reato dovuta a una remissione di querela accettata prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso.

Chi paga le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione di querela in Cassazione?
Come stabilito nella sentenza, in caso di estinzione del reato per remissione della querela, gli imputati sono condannati al pagamento delle spese processuali, ai sensi dell’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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