Remissione di Querela: Quando l’Accordo tra le Parti Ferma il Processo Penale
L’istituto della remissione di querela rappresenta un meccanismo fondamentale nel nostro ordinamento giuridico, capace di porre fine a un procedimento penale attraverso la riconciliazione tra le parti. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 45094/2024, offre un chiaro esempio di come questo strumento processuale operi nella pratica, portando all’annullamento di una condanna per il reato di lesioni personali.
Questo caso dimostra come l’accordo tra la persona offesa e l’imputato possa prevalere sulla prosecuzione dell’azione penale, estinguendo il reato e risolvendo la controversia in via extragiudiziale.
I Fatti del Caso: un Ricorso Basato sulla Riconciliazione
La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il reato di lesioni personali, previsto dall’art. 590 del codice penale, confermata in secondo grado. L’imputato, tuttavia, ha presentato ricorso in Cassazione non per contestare la sua colpevolezza, ma sulla base di un fatto nuovo e decisivo avvenuto nel frattempo: la persona offesa aveva rimesso la querela e lui aveva accettato tale remissione.
Il ricorso si fondava, quindi, sull’intervenuta estinzione del reato, un evento che, per legge, impedisce la prosecuzione del processo e l’esecuzione di qualsiasi pena.
La Decisione della Corte sulla Remissione di Querela
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato. Gli Ermellini hanno verificato dagli atti processuali che la remissione della querela era effettivamente avvenuta e che l’imputato l’aveva formalmente accettata. Di fronte a questa situazione, la Corte non ha potuto fare altro che prenderne atto e dichiarare l’estinzione del reato.
L’Effetto Estintivo dell’Accordo
La decisione si basa su un principio cardine della procedura penale: per i reati perseguibili a querela di parte (come le lesioni personali lievi), la volontà della persona offesa è determinante non solo per iniziare il processo, ma anche per porvi fine. Una volta che la vittima decide di ritirare la sua istanza punitiva e l’imputato accetta, lo Stato perde interesse a proseguire l’azione penale.
La Suprema Corte ha quindi annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando non doversi procedere nei confronti dell’imputato perché il reato era estinto.
La Questione delle Spese Processuali
Un punto rilevante chiarito dalla sentenza riguarda la ripartizione delle spese processuali. In assenza di un accordo specifico tra le parti che disponga diversamente, la legge prevede che le spese sostenute fino a quel momento siano a carico del querelato, ovvero dell’imputato. La Corte ha applicato questa regola, ponendo le spese a carico di quest’ultimo.
le motivazioni
La motivazione della Corte è lineare e si basa sulla constatazione di un fatto giuridico incontrovertibile. La presenza agli atti della remissione di querela e della relativa accettazione da parte dell’imputato costituisce una causa di estinzione del reato che opera di diritto. Il giudice, in ogni stato e grado del procedimento, ha il dovere di rilevarla e di dichiarare immediatamente la fine del processo. Non vi era spazio per alcuna valutazione di merito sulla colpevolezza o sull’entità della pena, poiché il presupposto stesso dell’azione penale era venuto meno. La Corte ha semplicemente applicato la norma procedurale, annullando la sentenza impugnata e chiudendo definitivamente il caso.
le conclusioni
La sentenza in esame ribadisce l’importanza e l’efficacia della remissione di querela come strumento di risoluzione dei conflitti. Le conclusioni pratiche che se ne possono trarre sono due:
1. Potere alle parti: Per una specifica categoria di reati, il legislatore conferisce alle parti private il potere di decidere le sorti del processo penale, favorendo la composizione bonaria della lite.
2. Certezza sulle spese: Viene confermata la regola generale secondo cui, salvo patto contrario, è l’imputato a dover sostenere le spese del procedimento estinto per remissione. Questo incentiva le parti a regolare esplicitamente anche l’aspetto economico al momento dell’accordo, per evitare successive controversie.
Cosa succede al processo penale se la persona offesa ritira la querela e l’imputato accetta?
Il reato si estingue e il procedimento penale viene interrotto. La sentenza di condanna, se già emessa, viene annullata senza rinvio.
In caso di estinzione del reato per remissione di querela, chi paga le spese processuali?
Secondo la sentenza, in assenza di un diverso accordo tra le parti, le spese processuali sono a carico del querelato (l’imputato).
Qual è stato l’esito finale del ricorso in Cassazione?
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata perché il reato è stato dichiarato estinto per intervenuta remissione di querela.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 45094 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 45094 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 07/11/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a CUNEO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 18/01/2024 del TRIBUNALE di CUNEO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
NOME COGNOME ha proposto ricorso avverso la sentenza indicata in epigrafe e con la quale la Corte territoriale ha confermato la condanna per il rea previsto dall’art.590 cod.pen., commesso in danno di NOME COGNOME.
Il ricorso, con il quale è stata dedotta l’intervenuta estinzione del reato effetto di remissione di querela, è fondato.
Risulta difatti dagli atti l’intervenuta remissione medesima e la successi accettazione da parte dell’imputato.
Per l’effetto, va dichiarato non doversi procedere nei confronti dell’imputat in ordine al reato ascritto in quanto estinto per intervenuta remissione di quer con spese – stante l’assenza di diverso accordo – a carico dell’imputato.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata, perché il reato è estinto pe remissione di querela; spese a carico del querelato.
Così deciso il 7 novembre 2024
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