LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Remissione di querela: annullata condanna per truffa

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna per truffa a seguito della remissione di querela da parte della persona offesa e della successiva accettazione da parte dell’imputata. Nonostante la condanna nei primi due gradi di giudizio, l’accordo tra le parti ha portato all’estinzione del reato. La Corte ha quindi annullato la sentenza impugnata, ponendo le spese processuali a carico dell’imputata, come previsto in caso di remissione di querela.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando un Accordo Può Annullare una Condanna

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel nostro ordinamento giuridico, capace di estinguere un reato e porre fine a un procedimento penale anche dopo una sentenza di condanna. Una recente pronuncia della Corte di Cassazione (sentenza n. 4435/2024) offre un chiaro esempio di come questo istituto operi nella pratica, annullando una condanna per truffa a seguito di un accordo intervenuto tra le parti.

Il Caso: Dalla Condanna per Truffa all’Estinzione del Reato

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il delitto di truffa emessa dal Tribunale di Viterbo e successivamente confermata dalla Corte di Appello di Roma. L’imputata, ritenuta colpevole nei primi due gradi di giudizio, aveva presentato ricorso in Cassazione.

Tuttavia, prima che la Suprema Corte si pronunciasse sul merito del ricorso, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la persona che aveva originariamente sporto la querela nel 2016 ha deciso di ritirarla formalmente. Il giorno seguente, l’imputata ha formalizzato la propria accettazione di tale remissione.

L’Efficacia della Remissione di Querela nel Processo Penale

La remissione di querela è un atto giuridico, definito ‘negozio abdicativo’, con cui la parte offesa rinuncia al proprio diritto di ottenere la punizione del colpevole. Affinché produca l’effetto di estinguere il reato, è necessario che la persona querelata accetti la remissione. In questo caso, sia la remissione che l’accettazione sono state formalizzate secondo le regole procedurali, rendendo l’accordo pienamente valido ed efficace.

Di fronte a questa nuova situazione, la Corte di Cassazione non ha potuto fare altro che prenderne atto. Il percorso giudiziario, che aveva portato a una doppia condanna, si è interrotto bruscamente a causa della volontà conciliativa delle parti coinvolte.

La Decisione della Cassazione: Annullamento senza Rinvio

La Corte Suprema ha stabilito che, data la ritualità e la validità dell’accordo tra le parti, il reato contestato doveva considerarsi estinto. Di conseguenza, la sentenza di condanna impugnata è stata annullata senza rinvio, il che significa che la decisione è definitiva e il processo si è concluso.

Le motivazioni

La motivazione della Corte è diretta e lineare: il processo non poteva più proseguire perché il suo presupposto, ovvero la volontà della persona offesa di perseguire penalmente l’autore del fatto, era venuto meno. La remissione di querela, una volta accettata, ha l’effetto perentorio di estinguere il reato, privando di fondamento giuridico qualsiasi precedente pronuncia di condanna. La Corte ha inoltre specificato che, in assenza di accordi diversi tra le parti, le spese processuali accumulate fino a quel momento dovevano essere poste a carico della persona querelata, come previsto dall’articolo 340 del codice di procedura penale.

Le conclusioni

Questa sentenza ribadisce la centralità della volontà della persona offesa per i reati perseguibili a querela. Dimostra che la possibilità di una conciliazione tra le parti rimane aperta durante tutto l’arco del procedimento penale, persino fino al giudizio di Cassazione. Per gli operatori del diritto e per i cittadini, ciò conferma che le vie deflattive del processo, come la remissione di querela, sono strumenti efficaci per risolvere le controversie, estinguere il reato e chiudere definitivamente un contenzioso, sebbene con l’onere delle spese processuali a carico di chi beneficia dell’estinzione del reato.

Cosa succede a una condanna penale se la persona offesa ritira la querela?
Se la persona offesa ritira la querela (remissione) e l’imputato accetta, il reato si estingue. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna precedente in modo definitivo, come avvenuto nel caso di specie.

Chi paga le spese del processo in caso di remissione di querela?
Secondo l’articolo 340 del codice di procedura penale, in assenza di un accordo diverso tra le parti, le spese del procedimento sono a carico della persona querelata (l’imputato che accetta la remissione).

È sufficiente che la vittima ritiri la querela per estinguere il reato?
No, non è sufficiente. Oltre alla remissione da parte della persona offesa, è necessaria anche l’accettazione da parte del querelato. Solo quando entrambe le volontà sono formalizzate, il reato può essere dichiarato estinto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati