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Remissione di querela: annullata condanna per truffa

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna per truffa a seguito dell’intervenuta remissione di querela da parte della persona offesa, ritualmente accettata dall’imputato. Questo atto ha determinato l’estinzione del reato ai sensi dell’art. 152 c.p., rendendo superflua la discussione sui motivi del ricorso e comportando l’annullamento senza rinvio della decisione. Le spese processuali sono state poste a carico dell’imputato.

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Pubblicato il 26 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando l’Accordo Estingue il Reato di Truffa

La giustizia penale non sempre si conclude con una condanna o un’assoluzione. Esistono istituti giuridici, come la remissione di querela, che permettono di chiudere un procedimento penale attraverso un accordo tra le parti. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 2839/2024) illustra perfettamente come questo strumento possa rivelarsi decisivo, anche dopo una condanna per truffa, portando all’annullamento della sentenza e all’estinzione del reato.

I Fatti del Processo

Il caso ha origine da una condanna per il reato di truffa, emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte d’Appello. L’imputato, non rassegnandosi alla decisione, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, sollevando diverse questioni relative a presunte violazioni di legge e vizi di motivazione della sentenza di secondo grado. Il suo obiettivo era ottenere l’annullamento della condanna.

Il Colpo di Scena: L’Intervento della Remissione di Querela

Durante il giudizio di legittimità, è accaduto un evento che ha cambiato completamente le sorti del processo. La persona offesa dal reato di truffa ha formalmente presentato un atto di remissione di querela. Contestualmente, l’imputato, tramite il suo procuratore speciale, ha accettato tale remissione. Questo accordo tra le parti è stato depositato presso la Corte, che ne ha dovuto prendere atto prima ancora di esaminare i motivi del ricorso.

L’Effetto Decisivo della Remissione di Querela nel Processo Penale

La remissione di querela, disciplinata dall’articolo 152 del Codice Penale, è una causa di estinzione del reato. Per i delitti procedibili a querela, come la truffa semplice, la volontà della persona offesa è fondamentale non solo per avviare il procedimento, ma anche per porvi fine. Quando la remissione viene formalmente accettata dalla persona accusata, il reato si estingue e lo Stato perde interesse a proseguire l’azione penale. Questo meccanismo prevale su qualsiasi valutazione di merito sulla colpevolezza o innocenza dell’imputato.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione sull’analisi della documentazione prodotta. I giudici hanno verificato che sia l’atto di remissione da parte del querelante sia l’atto di accettazione da parte dell’imputato (querelato) erano stati compiuti nel pieno rispetto delle forme previste dalla legge. Essendo presenti tutti gli elementi costitutivi della ‘fattispecie estintiva’, la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare l’estinzione del reato. Di conseguenza, la sentenza di condanna impugnata è stata annullata ‘senza rinvio’, poiché non vi era più alcuna questione da decidere nel merito. La Corte ha inoltre stabilito che, come previsto dall’articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale, le spese del procedimento restano a carico dell’imputato che ha accettato la remissione.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce la centralità della volontà delle parti nei reati procedibili a querela. La remissione di querela si conferma uno strumento efficace per la risoluzione alternativa delle controversie penali, capace di produrre effetti risolutivi anche nelle fasi più avanzate del processo, compreso il giudizio di Cassazione. Per gli operatori del diritto e i cittadini, ciò significa che la via dell’accordo è percorribile fino alla fine, con la conseguenza di estinguere il reato e annullare le condanne non ancora definitive, pur con l’onere delle spese processuali a carico di chi accetta la remissione.

Cosa succede se la vittima di una truffa ritira la querela dopo la condanna?
Se la remissione di querela viene formalizzata e accettata dall’imputato anche dopo la condanna (ma prima che diventi definitiva), il reato si estingue. Di conseguenza, come in questo caso, la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna senza bisogno di un nuovo processo.

Chi deve pagare le spese del processo in caso di remissione di querela?
Secondo la sentenza, che si basa sull’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale, le spese del procedimento sono a carico del querelato, ovvero dell’imputato che ha accettato la remissione.

La remissione di querela è sempre possibile per il reato di truffa?
La sentenza si basa su un caso di truffa procedibile a querela, dove la remissione è efficace. Il provvedimento non specifica se vi fossero aggravanti che rendono il reato procedibile d’ufficio, ma l’esito finale di estinzione del reato conferma che si trattava di una fattispecie in cui la volontà della parte offesa era determinante.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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