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Remissione di querela: annullata condanna in Cassazione

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per truffa a seguito della remissione di querela da parte delle persone offese, accettata dall’imputato. La Corte ha stabilito che la remissione di querela, intervenuta durante il giudizio di Cassazione, prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, portando all’estinzione del reato e all’annullamento della sentenza senza rinvio.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela in Cassazione: Quando un Accordo Estingue il Reato

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 88 del 2024, offre un importante chiarimento sul potere della remissione di querela di definire un procedimento penale, anche nelle sue fasi più avanzate. La Corte ha stabilito che la volontà delle parti di porre fine alla controversia, manifestata tramite la remissione e la sua accettazione, prevale persino su eventuali vizi formali del ricorso presentato, portando all’estinzione del reato e all’annullamento della condanna.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il reato di truffa, emessa in primo grado dal Tribunale e successivamente confermata, seppur con una parziale riforma, dalla Corte d’Appello. L’imputato era stato condannato a otto mesi di reclusione e 500 euro di multa, con concessione della sospensione condizionale della pena.

Contro la sentenza d’appello, l’imputato ha proposto ricorso per cassazione, lamentando principalmente due aspetti: da un lato, una motivazione carente sulla distinzione tra la truffa e un semplice inadempimento contrattuale; dall’altro, un’errata valutazione riguardo all’esclusione della causa di estinzione del reato per condotte riparatorie.

La Svolta: l’Intervento della Remissione di Querela

Mentre il caso era pendente dinanzi alla Suprema Corte, è avvenuto un fatto decisivo: le persone offese hanno formalmente ritirato la querela presentata a suo tempo, e l’imputato ha accettato tale remissione. Questo atto ha cambiato radicalmente le sorti del procedimento.

La Corte di Cassazione, pur ritenendo i motivi del ricorso inammissibili perché manifestamente infondati, ha dovuto prendere atto di questa nuova circostanza. La truffa semplice, infatti, è un reato procedibile a querela della persona offesa. La remissione della querela, pertanto, rappresenta una causa di estinzione del reato.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte Suprema ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, basandosi su un principio consolidato, espresso anche dalle Sezioni Unite. Il principio stabilisce che la remissione di querela, intervenuta durante il giudizio di cassazione e ritualmente accettata, prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso (a condizione che il ricorso non sia tardivo).

La ragione di questa prevalenza risiede nella natura stessa della remissione. Non si tratta solo di una causa che estingue la punibilità, ma di un atto che paralizza la stessa perseguibilità del reato. In altre parole, la remissione toglie allo Stato il potere di procedere penalmente per quel determinato fatto. Di conseguenza, il giudice non può fare altro che dichiarare l’estinzione del reato, una decisione che assorbe e supera ogni altra questione, inclusa l’analisi dei motivi di ricorso.

Conclusioni

La sentenza in esame ribadisce un concetto fondamentale nel diritto processuale penale: la volontà conciliativa delle parti, espressa tramite la remissione di querela, ha la forza di porre fine a un processo penale per i reati non perseguibili d’ufficio. Questa possibilità sussiste fino al momento in cui la condanna diventa definitiva. Anche un ricorso destinato all’inammissibilità non impedisce alla remissione di produrre il suo effetto estintivo. La decisione conferma quindi l’importanza degli istituti deflattivi del processo penale, che permettono di risolvere le controversie valorizzando l’accordo tra le parti coinvolte e alleggerendo il carico giudiziario.

Cosa succede se la vittima di un reato ritira la querela mentre il processo è in Cassazione?
Se la remissione di querela è ritualmente formalizzata e accettata dall’imputato, il reato si estingue. La Corte di Cassazione, di conseguenza, annulla la sentenza di condanna senza rinviarla a un altro giudice, chiudendo definitivamente il caso.

La remissione di querela è valida anche se il ricorso presentato dall’imputato è inammissibile?
Sì. Secondo la giurisprudenza consolidata richiamata nella sentenza, la remissione di querela prevale sulle eventuali cause di inammissibilità del ricorso, a patto che questo sia stato presentato tempestivamente. L’estinzione del reato è una questione prioritaria che il giudice deve rilevare.

In caso di remissione di querela, chi paga le spese del procedimento?
Salvo diverso accordo tra le parti specificato nell’atto di remissione, le spese del procedimento vengono poste a carico del querelato, ovvero della persona contro cui era stata presentata la querela.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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