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Remissione di querela: annullata condanna in Cassazione

Una donna, condannata in primo e secondo grado per truffa e appropriazione indebita, ha ottenuto l’annullamento della sentenza dalla Corte di Cassazione. La decisione si fonda sulla remissione di querela intervenuta tra le parti, un atto che estingue il reato e che ha reso superfluo l’esame degli altri motivi di ricorso presentati dalla difesa. La Suprema Corte ha quindi annullato la condanna senza rinvio, dichiarando il reato estinto.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando l’Accordo Estingue il Reato e Annulla la Condanna

La remissione di querela rappresenta uno strumento processuale di grande importanza, capace di risolvere una controversia penale anche dopo una sentenza di condanna. Una recente pronuncia della Corte di Cassazione (Sentenza n. 20140/2025) offre un chiaro esempio di come questo istituto possa portare all’estinzione del reato e, di conseguenza, all’annullamento definitivo di una condanna, dimostrando la sua efficacia nel deflazionare il contenzioso giudiziario.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un’imputata, emessa dal Tribunale di Monza e successivamente confermata dalla Corte di Appello di Milano, per i reati continuati di truffa e appropriazione indebita. La pena inflitta era di 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre a una multa di 1.500 euro. Ritenendo la sentenza ingiusta e viziata da errori procedurali e di valutazione, la difesa dell’imputata ha proposto ricorso per cassazione.

I Motivi del Ricorso e il Ruolo della Remissione di Querela

La difesa ha articolato diversi motivi di ricorso, tra cui la violazione di norme procedurali relative alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e l’errata gestione delle prove testimoniali da parte dei giudici di merito. In particolare, si lamentava il mancato ascolto di due testimoni ritenuti fondamentali per dimostrare l’innocenza dell’imputata e la violazione del principio di colpevolezza “oltre ogni ragionevole dubbio”.
Tuttavia, prima ancora di entrare nel merito di tali questioni, la difesa ha avanzato una richiesta preliminare decisiva: la declaratoria di estinzione del reato per avvenuta remissione di querela, accettata dall’imputata. Questo atto, che consiste nella rinuncia da parte della persona offesa a proseguire l’azione penale, ha cambiato radicalmente le sorti del processo.

La Decisione della Corte: l’Effetto Assorbente della Remissione di Querela

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta preliminare, ritenendola assorbente rispetto a tutti gli altri motivi di ricorso. I giudici supremi hanno applicato un principio fondamentale del diritto processuale: la presenza di una causa di estinzione del reato deve essere rilevata e dichiarata prioritariamente rispetto a qualsiasi altra valutazione sul merito della vicenda.
Di conseguenza, la Corte ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, poiché il reato contestato era ormai estinto. La controversia penale si è conclusa in modo definitivo, senza la necessità di analizzare le presunte violazioni procedurali o la fondatezza dell’accusa.

Le Motivazioni

La motivazione alla base della decisione della Suprema Corte è chiara e lineare. L’estinzione del reato per remissione di querela priva il processo del suo stesso oggetto. Una volta che il reato non esiste più per l’ordinamento giuridico, non ha più senso discutere se l’imputato sia colpevole o innocente, o se il processo che ha portato alla sua condanna sia stato condotto correttamente. La causa estintiva ha un effetto tombale sull’intero procedimento. La Corte, quindi, non ha esaminato i motivi di ricorso relativi alle prove e alla procedura perché la questione era già stata risolta a monte dalla volontà delle parti di porre fine alla contesa attraverso la remissione.

Conclusioni

Questa sentenza ribadisce la centralità e l’efficacia degli istituti deflattivi come la remissione di querela. Essa dimostra come, per i reati procedibili a querela, la volontà conciliativa delle parti possa prevalere fino all’ultimo grado di giudizio, portando a una soluzione definitiva che evita ulteriori lungaggini processuali. Per gli operatori del diritto e per i cittadini, questo caso insegna che la via della conciliazione rimane aperta anche dopo una condanna e può rappresentare lo strumento più efficace per chiudere una vicenda giudiziaria, estinguendo il reato e cancellando la condanna penale.

Qual è l’effetto di una remissione di querela su un procedimento penale in corso?
Secondo la sentenza, la remissione di querela, se accettata dall’imputato, estingue il reato. Questo obbliga il giudice a dichiarare l’estinzione e ad annullare la condanna, indipendentemente da altre questioni legali sollevate.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza senza esaminare gli altri motivi di ricorso?
La Corte ha agito in questo modo perché l’estinzione del reato per remissione di querela è una questione pregiudiziale che assorbe e rende superflua l’analisi di tutti gli altri motivi. Una volta estinto il reato, non c’è più un’accusa da valutare nel merito.

Cosa significa che una sentenza viene ‘annullata senza rinvio’?
Significa che la decisione della Corte di Cassazione è definitiva. La sentenza di condanna precedente viene cancellata in modo permanente e il caso non viene rinviato a un altro giudice per un nuovo processo. La vicenda giudiziaria si conclude con quella decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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