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Remissione di querela: annullamento senza rinvio

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna senza rinviarla a un nuovo giudizio, a seguito della remissione di querela. La Corte ha stabilito che, in assenza di prove evidenti di cause di non punibilità, la sopravvenuta estinzione del reato impone l’annullamento diretto della decisione impugnata, con addebito delle spese processuali alla parte ricorrente.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando la Cassazione Annulla la Sentenza Senza Rinvio

La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento che può portare all’estinzione del reato. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 24206 del 2025, offre un importante chiarimento su come questo atto influenzi il giudizio di legittimità, delineando i confini del controllo della Corte e le conseguenze sulla sentenza impugnata.

Il Fatto: dal Ricorso alla Sopravvenuta Estinzione

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un’imputata avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Bologna. Durante lo svolgimento del giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione, è intervenuta la remissione della querela da parte della persona offesa. Questo evento ha cambiato radicalmente le sorti del procedimento, spostando l’attenzione dalla valutazione dei motivi di ricorso alla presa d’atto della causa di estinzione del reato.

La Decisione della Corte sulla Remissione di Querela

La Suprema Corte ha accolto l’istanza, annullando la sentenza impugnata senza disporre un nuovo giudizio (annullamento senza rinvio). La decisione si fonda su un principio consolidato, che limita il potere di valutazione della Corte di Cassazione in presenza di una causa estintiva del reato come la remissione di querela.

L’impatto dell’Art. 129 del Codice di Procedura Penale

Il fulcro della decisione risiede nell’applicazione dell’articolo 129 del codice di procedura penale. Questa norma impone al giudice di dichiarare immediatamente l’esistenza di una causa di estinzione del reato in ogni stato e grado del processo. Tuttavia, il secondo comma dello stesso articolo prevede che, qualora emerga l’evidenza che l’imputato non ha commesso il fatto, che il fatto non sussiste, non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, il giudice debba pronunciare una sentenza di assoluzione con formula piena, che è più favorevole per l’imputato rispetto alla mera declaratoria di estinzione.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha precisato che, in sede di legittimità, il controllo sulla sussistenza delle condizioni per un’assoluzione nel merito è circoscritto alla loro evidenza. Il compito della Corte non è quello di compiere un “apprezzamento” approfondito delle prove, ma una mera “constatazione” della presenza di palesi cause di non punibilità. Poiché un’analisi di questo tipo richiederebbe un nuovo giudizio di merito, essa è incompatibile con la declaratoria di estinzione del reato, che invece chiude il processo.

Citando un proprio precedente (sentenza n. 4233 del 2008), la Corte ha ribadito che l’annullamento con rinvio a un’altra sezione della Corte d’Appello non è conciliabile con la declaratoria di estinzione del reato. Di conseguenza, in assenza di una prova evidente e immediatamente percepibile di una causa di assoluzione, la Corte non può fare altro che prendere atto della sopravvenuta estinzione del reato e annullare la sentenza impugnata.

Le Conclusioni: Estinzione del Reato e Spese Processuali

In conclusione, la sentenza ha stabilito che la remissione di querela intervenuta nel corso del giudizio di Cassazione determina l’annullamento senza rinvio della sentenza di condanna. La Corte ha inoltre disposto che, in assenza di un diverso accordo tra le parti, le spese processuali debbano essere poste a carico della parte ricorrente, ovvero l’imputata querelata. Questa decisione conferma un orientamento procedurale rigoroso, che privilegia la rapida definizione del processo quando il reato si estingue, limitando il controllo di legittimità alla sola evidenza di cause di proscioglimento più favorevoli.

Cosa succede se una querela viene ritirata mentre il processo è in Cassazione?
Se la querela viene ritirata, il reato si estingue. La Corte di Cassazione, di conseguenza, annulla la sentenza impugnata perché non è più possibile procedere per quel reato.

Perché la Corte di Cassazione annulla la sentenza “senza rinvio” in caso di remissione di querela?
La Corte annulla senza rinvio perché la declaratoria di estinzione del reato è incompatibile con un nuovo processo di merito. Il suo controllo si limita a verificare se esistono cause di assoluzione “evidenti”; in loro assenza, il processo si chiude definitivamente con l’annullamento.

Chi paga le spese processuali quando il reato si estingue per remissione di querela in Cassazione?
Secondo la sentenza, in assenza di un diverso accordo tra le parti, le spese processuali vengono poste a carico della parte ricorrente, ovvero della persona che era stata querelata e che ha impugnato la sentenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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