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Remissione di querela: annullamento senza rinvio

Due imputati, condannati in primo e secondo grado per furto pluriaggravato, hanno presentato ricorso in Cassazione. Durante il procedimento, è intervenuta la remissione di querela da parte della persona offesa, regolarmente accettata dai ricorrenti. La Corte di Cassazione, preso atto di ciò, ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando il reato estinto. Gli imputati sono stati comunque condannati al pagamento delle spese processuali.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Annulla una Condanna in Cassazione

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto penale, capace di estinguere un reato e porre fine a un procedimento giudiziario. Una recente sentenza della Corte di Cassazione illustra perfettamente l’efficacia di questo istituto, anche quando il processo è giunto alla sua fase finale. Vediamo come la volontà della persona offesa possa rivelarsi decisiva, portando all’annullamento di una condanna già confermata in appello.

I Fatti del Caso

Due individui venivano condannati sia dal Tribunale che dalla Corte d’Appello per il reato di furto pluriaggravato in concorso. Ritenendo ingiusta la sentenza, i due imputati proponevano ricorso per Cassazione, lamentando una violazione di legge nella determinazione della pena e nel diniego della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale.

L’Intervento Decisivo: la Remissione di Querela

I ricorsi erano stati inizialmente assegnati a una procedura semplificata (de plano), poiché proposti tardivamente. Tuttavia, un evento nuovo e determinante ha cambiato le sorti del processo. La difesa degli imputati ha depositato una memoria in cui comunicava l’avvenuta remissione di querela da parte della persona offesa, formalizzata il 20 novembre 2024. Pochi giorni dopo, il 26 novembre 2024, il procuratore speciale degli imputati ha formalmente accettato tale remissione.

Questo atto ha spostato il focus della Corte dalla valutazione dei motivi di ricorso alla presa d’atto di una causa di estinzione del reato. La remissione, infatti, quando accettata, produce l’effetto di far cessare la pretesa punitiva dello Stato per quei reati che non sono perseguibili d’ufficio.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, ricevuta la comunicazione della remissione e della relativa accettazione, non ha potuto fare altro che prenderne atto. La volontà concorde delle parti – la persona offesa che rimette la querela e l’imputato che accetta – è sufficiente a estinguere il reato.

Di conseguenza, i giudici hanno annullato la sentenza di condanna impugnata senza disporre un nuovo processo (annullamento senza rinvio).

Le Motivazioni della Sentenza

La motivazione della Corte è lineare e si fonda su un principio cardine del diritto processuale penale. L’estinzione del reato per remissione di querela è una causa di improcedibilità che prevale su ogni altra valutazione, inclusa l’analisi dei motivi di ricorso. Poiché il reato è stato estinto, non vi è più materia del contendere. La Corte ha quindi il dovere di dichiararlo, annullando la sentenza di condanna. La decisione ha anche stabilito che gli imputati debbano farsi carico delle spese processuali, una conseguenza tipica in questi casi di estinzione del reato.

Conclusioni

Questa sentenza ribadisce la portata risolutiva della remissione di querela. Dimostra che tale istituto può essere validamente utilizzato in ogni stato e grado del procedimento, persino durante il giudizio di legittimità davanti alla Cassazione. Per gli imputati, rappresenta una via d’uscita definitiva dal processo penale, mentre per l’ordinamento costituisce un meccanismo che valorizza la volontà della vittima e favorisce la composizione dei conflitti, alleggerendo il carico giudiziario. Un chiaro esempio di come la giustizia riparativa possa trovare spazio ed efficacia anche nelle fasi più avanzate del processo.

Cosa succede se la vittima ritira la querela mentre è in corso un ricorso in Cassazione?
La Corte di Cassazione, una volta verificata la validità della remissione e della relativa accettazione, dichiara il reato estinto e annulla la sentenza di condanna senza rinvio, chiudendo definitivamente il processo.

Chi paga le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione di querela in Cassazione?
Secondo quanto stabilito dalla sentenza, anche in caso di annullamento della condanna per estinzione del reato, gli imputati sono tenuti al pagamento delle spese processuali sostenute fino a quel momento.

La remissione di querela rende irrilevanti i motivi del ricorso?
Sì. L’estinzione del reato è una questione pregiudiziale che assorbe e supera l’analisi dei motivi di ricorso. La Corte non entra nel merito delle doglianze (es. calcolo della pena, tenuità del fatto) perché il reato stesso non è più perseguibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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