Remissione di Querela: Come Annulla la Condanna e Estingue il Reato
La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel nostro ordinamento per la risoluzione dei conflitti, consentendo di estinguere un reato procedibile, appunto, a querela. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 19845/2024) illustra in modo esemplare l’efficacia di questo istituto, anche quando interviene in una fase avanzata del processo, come il giudizio di legittimità. Vediamo come l’accordo tra le parti ha portato all’annullamento definitivo di una condanna emessa dalla Corte d’Appello.
I Fatti del Caso
Il caso ha origine dal ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un imputato, condannato in secondo grado dalla Corte d’Appello di Firenze. L’oggetto del contendere riguardava un reato per il quale la legge prevede la procedibilità a querela di parte. Durante il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: il querelante ha formalmente manifestato la volontà di ritirare la propria querela. A questa manifestazione di volontà ha fatto seguito la rituale accettazione da parte dell’imputato ricorrente. Di fronte a questo accordo, il ricorrente ha chiesto alla Corte di dichiarare l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.
La Decisione della Corte sulla remissione di querela
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha accolto la richiesta dell’imputato. I giudici hanno preso atto della documentazione prodotta, che attestava l’avvenuta remissione della querela e la sua contestuale accettazione. La Corte ha verificato che entrambe le dichiarazioni, sia quella del querelante che quella del querelato, fossero state espresse secondo le formalità previste dalla legge.
Di conseguenza, la Corte ha stabilito che la sentenza impugnata dovesse essere annullata senza rinvio. La ragione è perentoria: il reato si è estinto. Inoltre, conformemente alla normativa, ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali, come previsto in caso di estinzione del reato per questa specifica causa.
Le Motivazioni della Sentenza
La motivazione della Corte è lineare e si fonda sull’applicazione diretta dell’articolo 152 del codice penale. Questo articolo disciplina l’estinzione del reato proprio a seguito della remissione della querela. I giudici hanno sottolineato che, nel caso di specie, erano presenti tutti gli ‘elementi costitutivi della fattispecie estintiva’. In altre parole, la remissione è stata validamente presentata da chi ne aveva titolo (il querelante) e l’accettazione è stata formalizzata dalla controparte (il querelato).
La presenza di questi due atti formali e concordi rende operativa la causa di estinzione del reato. L’effetto giuridico è automatico e inevitabile: se il reato è estinto, non può più sussistere una condanna per quel reato. Pertanto, l’unica decisione possibile per la Corte di Cassazione era quella di annullare la sentenza di condanna. L’annullamento è ‘senza rinvio’ perché non vi è più nulla da giudicare nel merito; il procedimento si chiude definitivamente. Per quanto riguarda le spese, la Corte ha applicato l’articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale, che pone espressamente a carico del querelato le spese del procedimento in caso di remissione.
Conclusioni
Questa sentenza ribadisce un principio cruciale: la volontà delle parti, attraverso l’istituto della remissione di querela, ha il potere di neutralizzare gli effetti di un procedimento penale e persino di una sentenza di condanna non ancora definitiva. Dimostra che la risoluzione consensuale di una controversia penale è possibile e incoraggiata dall’ordinamento fino all’ultimo grado di giudizio. Per gli imputati in reati procedibili a querela, questa decisione conferma l’importanza di ricercare un accordo con la persona offesa, poiché può rappresentare la via più rapida ed efficace per ottenere la chiusura definitiva del caso, anche dopo una condanna nei gradi di merito.
Cosa succede a una sentenza di condanna se interviene una remissione di querela accettata?
La sentenza viene annullata senza rinvio perché il reato si considera estinto. La Corte di Cassazione, verificata la ritualità della remissione e dell’accettazione, deve dichiarare l’estinzione del reato e, di conseguenza, cancellare la condanna.
Chi paga le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione di querela?
Secondo la sentenza, che applica l’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale, le spese del procedimento restano a carico del querelato (l’imputato), che viene condannato al loro pagamento anche se il reato è estinto.
La remissione di querela è valida anche se avviene dopo una sentenza di condanna in appello?
Sì, la sentenza conferma che la remissione di querela è pienamente efficace anche se interviene durante il giudizio di Cassazione. Se formalmente valida e accettata, essa produce l’effetto di estinguere il reato e impone l’annullamento della sentenza impugnata.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 19845 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 19845 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 06/03/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a PORTOFERRAIO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 12/10/2021 della CORTE APPELLO di FIRENZE
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME COGNOME, rilevato che il ricorrente ha allegato e prodotto l’intervenuta remissione di querela con rituale accettazione, in presenza dei quali chiede che sia dichiarato l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata;
considerato che, alla luce di ciò, la sentenza va annullata senza rinvio perché il reato si è estinto per remissione di querela, ai sensi dell’art. 152, cod.pen..
va a tal proposito rilevato che la querela è stata ritualmente rimessa dal querelante; che la remissione è stata -altrettanto ritualmente- accettata. Sono dunque presenti tutti gli elementi costitutivi della fattispecie estintiva. Da c consegue l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perché il reato si è estinto per remissione della querela.
Le spese del procedimento restano a carico del querelato, ai sensi dell’art. 340, comma 4, cod.proc.pen..
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata, perché il reato è estinto per remissione di querela. Condanna l’imputato al pagamento delle spese processuali.
Così deciso il 6 marzo 2024