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Remissione di querela: annullamento senza rinvio

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per tentato furto aggravato. A seguito della Riforma Cartabia, il reato è diventato procedibile a querela. La successiva remissione di querela da parte della vittima, accettata dall’imputato, ha portato all’estinzione del reato, rendendo la condanna inefficace.

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Pubblicato il 27 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Annulla una Condanna per Furto Aggravato

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 3394/2024) offre un chiarimento fondamentale sugli effetti della remissione di querela nel contesto dei reati di furto aggravato, alla luce delle modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia. Il caso dimostra come un atto successivo alla condanna, come il ritiro della querela da parte della vittima, possa portare all’annullamento definitivo della sentenza e all’estinzione del reato. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante pronuncia.

I Fatti: Dal Tentato Furto alla Condanna

La vicenda processuale ha origine da una condanna per tentato furto aggravato. Un uomo era stato ritenuto colpevole sia in primo grado che in appello per aver tentato di impossessarsi di beni altrui. La condanna prevedeva una pena di sei mesi di reclusione e 200 euro di multa. Insoddisfatto dell’esito, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando la violazione dei suoi diritti di difesa e vizi nella motivazione della sentenza d’appello.

Il Ricorso in Cassazione

L’imputato, attraverso il suo difensore, ha sollevato due principali motivi di ricorso:
1. La mancata acquisizione di prove decisive, come i fotogrammi che avrebbero dovuto ritrarre il suo furgone sul luogo del delitto.
2. La mancata audizione di un testimone chiave che, secondo la difesa, era l’unico ad aver assistito al tentato furto.

Questi elementi hanno portato la Corte a considerare il ricorso non manifestamente infondato, aprendo così la strada a una valutazione di merito.

La Svolta: L’Impatto della Riforma Cartabia e della Remissione di Querela

Mentre il processo era pendente in Cassazione, sono intervenuti due eventi decisivi. Il primo è di natura normativa: l’entrata in vigore del d.lgs. n. 150/2022 (la cosiddetta “Riforma Cartabia”), che ha modificato l’articolo 624 del codice penale. Questa riforma ha reso il delitto di furto aggravato, per molte ipotesi, procedibile a querela della persona offesa, e non più d’ufficio.

Il secondo evento è stato la remissione di querela da parte della persona offesa, formalizzata nell’agosto 2023, e la contestuale accettazione da parte dell’imputato. Questo accordo tra le parti ha radicalmente cambiato le sorti del procedimento.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto le conclusioni del Procuratore Generale, che aveva richiesto l’annullamento della sentenza. I giudici hanno stabilito che, poiché il ricorso era stato validamente presentato, il rapporto processuale era ancora aperto. Di conseguenza, la Corte doveva prendere atto degli eventi successivi, in particolare della intervenuta remissione della querela.

Alla luce della nuova normativa, il reato per cui l’imputato era stato condannato non era più procedibile d’ufficio. Poiché la persona offesa ha ritirato la sua querela e l’imputato ha accettato tale ritiro, il reato si è estinto. Questa causa di estinzione prevale sulla valutazione dei motivi del ricorso. Pertanto, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando il reato estinto. Le spese processuali, come stabilito nell’atto di remissione, sono state poste a carico del querelato.

Le Conclusioni: Gli Effetti Pratici della Sentenza

Questa sentenza evidenzia due principi fondamentali:
1. L’impatto della Riforma Cartabia: Molti reati contro il patrimonio, prima procedibili d’ufficio, ora richiedono la querela della vittima. Questo conferisce maggior peso alla volontà della persona offesa e apre spazi a soluzioni deflattive del contenzioso penale.
2. La prevalenza della remissione: Anche dopo una sentenza di condanna, se il processo è ancora in corso (in questo caso, in Cassazione), la remissione della querela per un reato divenuto procedibile a querela estingue il reato stesso e travolge la condanna. L’annullamento senza rinvio chiude definitivamente la vicenda giudiziaria.

Cosa succede se la vittima ritira la querela dopo una sentenza di condanna?
Se la querela viene ritirata (remissione) e l’imputato accetta mentre il processo è ancora pendente (ad esempio, in Cassazione), e il reato è procedibile a querela, la Corte deve dichiarare l’estinzione del reato e annullare la condanna senza bisogno di un nuovo processo.

La Riforma Cartabia ha cambiato la disciplina del furto aggravato?
Sì, il D.Lgs. n. 150/2022 ha modificato l’art. 624 del codice penale, rendendo il delitto di furto aggravato procedibile a querela della persona offesa in diverse ipotesi che prima erano procedibili d’ufficio, salvo alcune specifiche eccezioni.

In caso di remissione di querela, chi paga le spese del processo?
Salvo diverso accordo tra le parti, le spese del procedimento sono a carico del querelato, ovvero dell’imputato che accetta la remissione, come previsto dall’articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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