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Remissione di querela: annullamento senza rinvio

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 46127/2024, ha annullato senza rinvio la condanna per furto emessa dalla Corte d’Appello di Torino. La decisione è stata presa in seguito alla remissione di querela presentata dalla persona offesa e accettata dall’imputato. Questo atto ha determinato l’estinzione del reato, rendendo superflua la valutazione dei motivi di ricorso. Le spese processuali sono state poste a carico del querelato.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando il Processo si Ferma

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto processuale penale, capace di porre fine a un procedimento giudiziario. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 46127/2024) illustra perfettamente come questo istituto possa portare all’annullamento di una condanna, anche dopo la celebrazione di due gradi di giudizio. Vediamo nel dettaglio il caso e le sue implicazioni.

Il Contesto Processuale

Un individuo era stato condannato dal Tribunale di Alessandria per diversi episodi di furto. In sede di appello, la Corte di Torino aveva riformato parzialmente la sentenza, dichiarando l’improcedibilità per la maggior parte dei capi d’accusa a causa della mancanza di querela. Tuttavia, aveva confermato la condanna per un singolo episodio, per il quale la querela era stata regolarmente presentata, rideterminando la pena.

L’imputato, non soddisfatto della decisione, ha proposto ricorso in Cassazione, lamentando vizi di motivazione e violazione di legge riguardo al suo ruolo nella vicenda e al mancato riconoscimento di un’attenuante. Il caso era stato assegnato alla Sezione Settima penale per la trattazione.

L’Impatto Decisivo della Remissione di Querela

Il colpo di scena è avvenuto proprio durante la pendenza del ricorso in Cassazione. La difesa dell’imputato ha depositato la documentazione che attestava l’avvenuta remissione di querela da parte della persona offesa e la relativa accettazione.

Nello specifico, la persona offesa dal reato di furto ancora sub iudice ha firmato una dichiarazione di remissione in data 2 agosto 2024 presso la Stazione dei Carabinieri. Successivamente, in data 30 agosto 2024, il difensore dell’imputato, nominato procuratore speciale per questo specifico atto, ha formalmente accettato la remissione.

Questo accordo tra le parti ha avuto un effetto risolutivo sull’intero procedimento.

La Decisione della Cassazione: Estinzione del Reato

Di fronte a questi nuovi atti, la Corte di Cassazione ha concluso che il reato contestato doveva considerarsi estinto. La remissione di querela, validamente presentata dalla parte offesa e accettata dal querelato, fa venir meno la condizione di procedibilità e, di conseguenza, estingue il reato.

Questo principio prevale su qualsiasi altra valutazione di merito. I motivi del ricorso presentati dall’imputato sono diventati irrilevanti, in quanto la base stessa dell’azione penale era venuta a mancare.

Le motivazioni

La Corte Suprema ha motivato la sua decisione sulla base di un principio cardine del diritto processuale penale: l’estinzione del reato per remissione di querela è una causa di proscioglimento che deve essere dichiarata in ogni stato e grado del procedimento. Una volta accertata la validità della remissione e della sua accettazione, il giudice non può fare altro che prenderne atto e dichiarare l’estinzione del reato.

Di conseguenza, la sentenza di condanna della Corte d’Appello è stata annullata senza rinvio. Non era necessario un nuovo processo di merito perché non c’era più nulla da giudicare. La Corte ha inoltre stabilito, come previsto dall’art. 340 del codice di procedura penale, che le spese processuali fossero a carico del querelato, ovvero dell’imputato che ha beneficiato della remissione.

Conclusioni

Questa sentenza ribadisce l’importanza della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. La remissione di querela è un atto dispositivo che, se accettato, ha l’effetto di paralizzare l’azione penale e definire il contenzioso. Dimostra come, anche in una fase avanzata del processo come il giudizio di cassazione, un accordo tra le parti possa risolvere definitivamente la vicenda giudiziaria, portando all’annullamento della condanna e all’estinzione del reato.

Cosa succede se la querela viene rimessa durante il processo in Cassazione?
Se la remissione di querela viene presentata e accettata mentre il ricorso è pendente in Cassazione, la Corte annulla la sentenza impugnata senza rinvio, dichiarando l’estinzione del reato. I motivi del ricorso non vengono esaminati perché superati dall’estinzione.

Chi paga le spese del processo in caso di remissione di querela?
Salvo diverso accordo tra le parti, le spese del procedimento sono a carico del querelato, ovvero la persona contro cui era stata presentata la querela, come previsto dall’articolo 340 del codice di procedura penale.

Perché la sentenza è stata annullata ‘senza rinvio’?
L’annullamento è ‘senza rinvio’ perché la causa estintiva del reato (la remissione della querela) ha risolto definitivamente la questione, rendendo superfluo un nuovo giudizio di merito da parte di un’altra corte.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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