Remissione di querela: annullamento senza rinvio e fine del processo
La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel nostro ordinamento giuridico, capace di porre fine a un procedimento penale anche quando questo è giunto al suo grado più alto, ovvero in Cassazione. Una recente sentenza della Suprema Corte chiarisce gli effetti immediati di tale atto, portando all’annullamento della sentenza impugnata e all’estinzione del reato. Analizziamo insieme i dettagli e le implicazioni di questa decisione.
I Fatti di Causa
Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello. Durante il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la persona offesa ha formalmente ritirato la propria querela. A questo atto di remissione è seguita la contestuale e rituale accettazione da parte dell’imputato (querelato).
Questo accordo tra le parti ha modificato radicalmente lo scenario processuale, introducendo una causa di estinzione del reato che la Corte ha dovuto prendere in esame prioritariamente rispetto a qualsiasi altra questione sollevata nel ricorso.
Effetti della remissione di querela: la decisione della Corte
La Suprema Corte, preso atto dell’intervenuta remissione di querela e della relativa accettazione, ha dichiarato estinto il reato per cui si procedeva. Di conseguenza, ha applicato il disposto dell’articolo 620, comma 1, lettera a) del codice di procedura penale, che prevede l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata quando il reato è estinto.
La decisione sottolinea come la volontà delle parti, in determinati tipi di reati (quelli procedibili a querela), possa prevalere sulla prosecuzione dell’azione penale, portando alla conclusione definitiva del giudizio in qualunque stato e grado esso si trovi.
Le Motivazioni della Sentenza
La motivazione della Corte è lineare e si fonda su precisi riferimenti normativi. Il fulcro è l’articolo 152 del codice penale, che disciplina appunto l’estinzione del reato per remissione della querela. Una volta verificata la validità e la ritualità della remissione e della sua accettazione, il giudice non può fare altro che prenderne atto e dichiarare il non doversi procedere.
In sede di legittimità, questo si traduce nell’annullamento della decisione del giudice di merito. L’annullamento avviene “senza rinvio” perché non vi è più alcuna questione da decidere: il reato non esiste più dal punto di vista giuridico e, pertanto, un nuovo processo sarebbe superfluo.
Un aspetto rilevante della decisione riguarda la gestione delle spese processuali. Ai sensi dell’articolo 340 del codice di procedura penale, in caso di remissione, le spese sono generalmente a carico del querelato, salvo diverso accordo tra le parti. In questo caso, in assenza di patti contrari, la Corte ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali, confermando l’applicazione della norma.
Le Conclusioni
Questa sentenza ribadisce un principio cardine del diritto penale: la disponibilità dell’azione penale per i reati minori, per i quali è la volontà della persona offesa a condizionare l’inizio e la prosecuzione del processo. La remissione della querela si conferma come un efficace strumento deflattivo del contenzioso, capace di risolvere una controversia con un accordo tra le parti, evitando l’ulteriore dispendio di risorse giudiziarie.
Per gli imputati, ciò significa che la possibilità di una risoluzione conciliativa rimane aperta fino all’ultimo grado di giudizio. Per le persone offese, rappresenta la facoltà di ritornare sulle proprie decisioni, magari a seguito di un risarcimento o di una riappacificazione, ponendo fine a una vicenda giudiziaria.
Cosa succede se la remissione di querela avviene durante il processo in Cassazione?
La Corte di Cassazione prende atto della remissione e della sua accettazione, dichiara l’estinzione del reato e annulla la sentenza impugnata senza rinvio, chiudendo definitivamente il caso.
Chi paga le spese processuali in caso di remissione della querela?
Secondo la sentenza, in applicazione dell’art. 340 c.p.p. e in assenza di un diverso accordo tra le parti, le spese del procedimento sono poste a carico dell’imputato (il querelato) che ha accettato la remissione.
Che significa ‘annullamento senza rinvio’ per estinzione del reato?
Significa che la Corte di Cassazione cassa la sentenza precedente in via definitiva, senza che sia necessario un nuovo processo. La causa di estinzione del reato, come la remissione di querela, rende superfluo un ulteriore giudizio di merito.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 46070 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 46070 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 05/11/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
NOME (CODICE_FISCALE nato a FERMO il 19/02/1983
avverso la sentenza del 02/05/2024 della CORTE APPELLO di BOLOGNA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME NOMECOGNOME
rilevato che in data 2/11/2024 è intervenuta remissione di querela da parte del persona offesa NOME COGNOME con contestuale rituale accettazione da parte del querelato, pertanto, essendosi verificata la causa di estinzione del reato di cui all’art. 152 c.p., deve annullarsi la sentenza impugnata senza rinvio ai sensi dell’art. 620, co. 1, lett. a) c.p.p.
Ai sensi dell’art. 340 c.p.p. le spese del procedimento sono poste a carico del querelato.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per remissione di querela. Condanna l’imputato al pagamento delle spese processuali.
Così deciso, in data 5 novembre 2024
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Il Consigliere estensore
Il Presidente