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Remissione di querela: annullamento senza rinvio

La Corte di Cassazione annulla senza rinvio una sentenza di condanna a seguito della remissione di querela. La Corte ha constatato l’estinzione del reato, avvenuta tramite il ritiro della denuncia da parte della persona offesa e la relativa accettazione da parte dell’imputata. Non emergendo dagli atti elementi per una pronuncia più favorevole, come l’assoluzione, la Corte ha dichiarato estinto il reato, condannando l’imputata al pagamento delle spese processuali.

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Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando il Processo si Ferma

La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento penale, capace di porre fine a un procedimento giudiziario. Si tratta di una causa di estinzione del reato che si verifica quando la persona offesa, dopo aver sporto querela, decide di ritirarla e l’imputato accetta tale ritiro. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sent. N. 15523/2025) offre un chiaro esempio di come questo meccanismo funzioni nella pratica, portando all’annullamento di una sentenza di condanna.

I Fatti del Caso

Il caso giunto all’attenzione della Suprema Corte riguardava un ricorso presentato da un’imputata avverso una sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Lecce. Durante il procedimento in Cassazione, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la remissione della querela da parte della persona che aveva originariamente dato avvio al processo e la conseguente accettazione da parte dell’imputata stessa. Questo accordo tra le parti ha cambiato radicalmente le sorti del giudizio.

La Decisione della Corte sulla Remissione di Querela

La Corte di Cassazione, preso atto della rituale remissione e accettazione della querela, ha dovuto valutare le conseguenze giuridiche di tale atto. In base al nostro codice di procedura penale, la remissione della querela, per i reati procedibili a querela di parte, estingue il reato. Di conseguenza, non vi è più la possibilità per lo Stato di proseguire l’azione penale e punire il presunto colpevole. Pertanto, la Corte ha deciso di annullare la sentenza impugnata senza rinviare il caso a un altro giudice, dichiarando l’estinzione del reato.

Le Motivazioni della Sentenza

La motivazione della Corte si fonda su una precisa analisi normativa. In primo luogo, i giudici hanno verificato la validità formale della remissione e della sua accettazione, ritenendole correttamente effettuate. Successivamente, in applicazione dell’articolo 129, comma 2, del codice di procedura penale, hanno controllato se dagli atti emergesse in modo evidente una delle cause di proscioglimento più favorevoli per l’imputata, come ad esempio la prova della sua innocenza. Poiché tale evidenza non sussisteva, la Corte non ha potuto fare altro che prendere atto della causa estintiva del reato. Infine, per quanto riguarda le spese processuali, in assenza di un diverso accordo tra le parti, la Corte ha applicato l’articolo 340 del codice di procedura penale, che pone le spese a carico della persona querelata.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce un principio cardine del diritto penale: la volontà della persona offesa è decisiva per la prosecuzione dei procedimenti relativi a reati procedibili a querela. La remissione di querela è uno strumento efficace che permette di chiudere una vicenda giudiziaria, spesso nell’ottica di una riconciliazione tra le parti. Tuttavia, è importante notare l’implicazione pratica relativa alle spese processuali: se le parti non si accordano diversamente, queste rimangono a carico dell’imputato, anche se il reato viene dichiarato estinto.

Cosa succede se la querela viene ritirata durante il processo e l’imputato accetta?
Se la remissione della querela e la sua accettazione sono valide, il reato si estingue. Di conseguenza, il giudice annulla la sentenza impugnata e dichiara l’estinzione del reato, ponendo fine al procedimento.

Chi deve pagare le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione di querela?
Secondo la legge (art. 340 cod. proc. pen.), in mancanza di un accordo diverso tra le parti, le spese processuali sono a carico della persona querelata, ovvero dell’imputato.

La Corte può annullare una sentenza senza un nuovo processo se il reato è estinto?
Sì, la Corte di Cassazione può annullare la sentenza ‘senza rinvio’, ovvero in modo definitivo, quando constata la presenza di una causa di estinzione del reato, come la remissione della querela, e non vi sono elementi evidenti per una pronuncia di assoluzione più favorevole all’imputato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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