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Remissione di querela: annullamento senza rinvio

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna a seguito della remissione di querela da parte della persona offesa e della successiva accettazione da parte dell’imputato. La Corte ha dichiarato l’estinzione del reato, evidenziando come tale istituto processuale ponga fine al procedimento penale. Le spese processuali sono state poste a carico del querelato, come stabilito nella decisione finale.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando il Processo Penale Si Ferma

La remissione di querela è un istituto giuridico fondamentale nel nostro ordinamento che permette di porre fine a un procedimento penale attraverso un accordo tra le parti. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 18555/2025) offre un chiaro esempio di come questo meccanismo funzioni e quali siano le sue conseguenze dirette, portando all’annullamento di una condanna e alla declaratoria di estinzione del reato. Analizziamo insieme questo caso emblematico.

I Fatti del Caso

Un imputato, dopo essere stato condannato in Corte d’Appello, presentava ricorso per Cassazione. Durante il giudizio di legittimità, il suo difensore depositava una memoria con cui documentava un fatto nuovo e decisivo: la persona offesa, in data 20 febbraio 2025, aveva formalmente ritirato la querela presso un Commissariato di Pubblica Sicurezza. Successivamente, in data 13 marzo 2025, l’imputato, tramite il proprio avvocato munito di procura speciale, aveva formalmente accettato tale remissione.

Questo accordo tra le parti ha cambiato radicalmente le sorti del processo, spostando l’attenzione dalla colpevolezza dell’imputato alla procedibilità stessa dell’azione penale.

La Remissione di Querela e la Procedibilità

Il caso in esame riguarda un delitto procedibile a querela di parte. La procedibilità a querela significa che lo Stato non può avviare un’azione penale senza la specifica richiesta della persona offesa. Tale meccanismo è stato potenziato dalla recente Riforma Cartabia (d.lgs. n. 150 del 2022), che ha esteso il novero dei reati per i quali è necessaria la querela, nell’ottica di deflazionare il carico giudiziario e favorire soluzioni conciliative.

Quando la persona offesa rimette la querela e l’imputato accetta, si verifica una causa di estinzione del reato. L’accordo tra le parti priva lo Stato dell’interesse a perseguire penalmente il fatto, portando alla chiusura del procedimento in qualsiasi stato e grado esso si trovi.

La Decisione della Corte di Cassazione

Preso atto della valida remissione della querela e della sua accettazione, la Corte di Cassazione ha concluso che la sentenza impugnata dovesse essere annullata. La formula utilizzata è quella dell'”annullamento senza rinvio”, una decisione definitiva che non richiede un nuovo giudizio. La Corte ha inoltre stabilito che le spese del procedimento dovessero essere poste a carico del querelato (l’imputato).

Le Motivazioni: Estinzione del Reato

La motivazione della Suprema Corte è lineare e fondata su principi cardine della procedura penale. Una volta accertato che il reato è procedibile a querela e che la querela è stata validamente rimessa e accettata, il giudice non può fare altro che prendere atto dell’avvenuta estinzione del reato.

Questo evento processuale travolge qualsiasi precedente pronuncia di merito. La condanna emessa dalla Corte d’Appello, pertanto, perde ogni fondamento giuridico e deve essere annullata, poiché il presupposto stesso dell’azione penale – la volontà punitiva della persona offesa – è venuto meno in modo irrevocabile.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa sentenza ribadisce l’importanza e l’efficacia della remissione di querela come strumento di risoluzione dei conflitti. Dimostra come un accordo tra le parti possa determinare la fine del processo penale, anche quando questo è giunto al suo ultimo grado di giudizio.

Un aspetto interessante è la condanna del querelato al pagamento delle spese. Generalmente, le spese sono a carico di chi rimette la querela (il querelante), salvo diverso accordo. In questo caso, la decisione della Corte suggerisce che l’accollo delle spese da parte dell’imputato fosse probabilmente parte integrante dell’accordo raggiunto con la persona offesa per ottenere la remissione. Ciò evidenzia la flessibilità dell’istituto, che consente alle parti di negoziare anche gli aspetti economici legati alla chiusura della vicenda giudiziaria.

Cosa succede se la persona offesa ritira la querela e l’imputato la accetta?
Quando la persona offesa ritira la querela (remissione) e l’imputato accetta, il reato si estingue. Di conseguenza, il procedimento penale si conclude e qualsiasi eventuale condanna precedente viene annullata.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza ‘senza rinvio’?
La Corte ha annullato la sentenza senza rinvio perché, una volta estinto il reato per remissione di querela, non vi è più alcuna questione di merito da decidere. La chiusura del caso è definitiva e non è necessario un nuovo processo.

Chi paga le spese del procedimento in caso di remissione di querela?
In questo specifico caso, la Corte di Cassazione ha posto le spese a carico del querelato (l’imputato). Sebbene la legge preveda che di norma sia il querelante a farsene carico, le parti possono accordarsi diversamente, e tale accordo viene recepito dal giudice.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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