Remissione di Querela: Quando un Accordo Può Annullare una Condanna
La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto penale, capace di porre fine a un procedimento anche in fasi molto avanzate. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza questo principio, chiarendo che la volontà della persona offesa di ritirare la querela può portare all’annullamento di una condanna già emessa. Analizziamo insieme questo interessante caso per comprendere la portata e le conseguenze di tale istituto.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da una condanna per il reato di lesioni personali (art. 582 c.p.), emessa inizialmente dal Giudice di Pace e successivamente confermata dal Tribunale. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, decideva di presentare ricorso per cassazione. Tuttavia, prima che la Suprema Corte si pronunciasse, si verificava un evento determinante: la persona offesa, tramite il proprio difensore, depositava un atto di remissione di querela, che veniva formalmente accettato dall’imputato. A questo punto, il ricorso per cassazione assumeva un obiettivo specifico: far valere l’avvenuta estinzione del reato.
L’Effetto della Remissione di Querela Anche Dopo la Condanna
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, basando la sua decisione su un principio di diritto consolidato. I giudici hanno affermato che un ricorso è ammissibile anche quando viene proposto al solo scopo di introdurre nel processo una remissione di querela intervenuta dopo la sentenza di condanna, ma prima della scadenza dei termini per impugnare. La volontà conciliativa delle parti, manifestata attraverso la remissione e l’accettazione, è un fatto giuridico sopravvenuto che il giudice ha il dovere di riconoscere.
Di conseguenza, la Corte ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando l’estinzione del reato. Questo significa che la condanna viene cancellata e non produce più alcun effetto giuridico.
Le Spese Processuali: Chi Paga?
Un aspetto cruciale in questi casi riguarda la ripartizione delle spese processuali. La legge (art. 340 c.p.p.) stabilisce una regola chiara: in mancanza di un accordo diverso tra le parti, le spese del procedimento sono a carico del querelato, ovvero della persona inizialmente accusata. Anche in questo caso, la Cassazione ha applicato tale norma, ponendo le spese processuali a carico dell’imputato, la cui posizione è stata comunque definita con l’estinzione del reato.
Le Motivazioni della Sentenza
La motivazione della Corte si fonda sulla prevalenza della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. Quando la vittima decide di non voler più perseguire penalmente l’autore del fatto, lo Stato perde il suo interesse a punire. Questo principio non si arresta nemmeno di fronte a una sentenza di condanna, a condizione che l’atto di remissione sia valido e tempestivo. La Cassazione, citando un proprio precedente del 2016, ha ribadito che la funzione del ricorso è anche quella di veicolare eventi che estinguono il reato, come la remissione di querela. L’annullamento della sentenza è, quindi, l’unica conseguenza logica e giuridica possibile.
Conclusioni
Questa sentenza offre un’importante lezione pratica: la risoluzione pacifica delle controversie è un valore che l’ordinamento tutela e incoraggia, anche in ambito penale. La remissione di querela è uno strumento efficace che può portare all’estinzione del reato e all’annullamento di una condanna, chiudendo definitivamente il procedimento. È tuttavia fondamentale ricordare che, salvo patto contrario, le spese processuali restano a carico del querelato. Ciò sottolinea l’importanza di gestire con attenzione anche questo aspetto nel momento in cui si raggiunge un accordo conciliativo.
È possibile presentare una remissione di querela dopo essere stati condannati?
Sì, la sentenza conferma che è possibile. Se la remissione e l’accettazione avvengono dopo la sentenza di condanna ma prima della scadenza dei termini per l’impugnazione, possono essere fatte valere in Cassazione per ottenere l’estinzione del reato.
Cosa succede alla condanna se la querela viene ritirata?
La sentenza di condanna viene annullata senza rinvio. Questo significa che la condanna viene eliminata e il procedimento si conclude definitivamente perché il reato è dichiarato estinto.
In caso di estinzione del reato per remissione di querela, chi paga le spese processuali?
Salvo che le parti si accordino diversamente, le spese processuali sono poste a carico del querelato (l’imputato), come previsto dalla legge.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 47095 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 47095 Anno 2024
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: PILLA EGLE
Data Udienza: 13/11/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato il 26/02/1969
avverso la sentenza del 23/04/2024 del TRIBUNALE di BOLZANO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME
Rilevato che lamel NOME ricorre avverso la sentenza del Tribunale di Bolzano, che ha confermato la pronuncia di condanna del Giudice di Pace di Brunico per il reato di cui all’ art. 582 cod. pen.
Considerato che in data 24 e 28 ottobre 2024 a mezzo del difensore di fiducia e procuratore speciale è pervenuta remissione di querela e successiva revoca della costituzione della parte civile.
Ritenuto che va fatta applicazione del principio di diritto secondo cui è ammissibile il ricorso per cassazione proposto anche al solo fine di introdurre nel processo la remissione della querela, ritualmente accettata, intervenuta dopo la sentenza impugnata e prima della scadenza del termine per la presentazione dell’impugnazione. (Sez. 4, n. 49226 del 19/10/2016, Bestente, Rv. 268625); la remissione e le accettazioni sono state ritualmente effettuate.
Rilevato che, pertanto, si deve far luogo all’annullamento della sentenza impugnata per sopravvenuta estinzione del reato e che, in mancanza di deroga pattizia, le spese processuali sono da porre a carico del querelato, come per legge (art. 340 cod. proc. pen.).
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per remissione di querela. Pone le spese processuali a carico del querelato.
Così deciso in data 13 novembre 2024
Il con GLYPH
‘ere estensore GLYPH Il Presidente