LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Remissione di querela: annulla la condanna in Cassazione

La Corte di Cassazione annulla una condanna per il reato di minaccia perché, durante il processo, è intervenuta una remissione di querela. La Corte ha stabilito che la remissione, ritualmente accettata dall’imputato, estingue il reato e questa causa di estinzione prevale su eventuali altre questioni processuali, portando all’annullamento della sentenza e anche delle relative statuizioni civili.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Annulla una Condanna in Cassazione

La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento processuale penale, capace di porre fine a un procedimento anche nelle sue fasi più avanzate. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come questo atto possa determinare l’annullamento di una condanna persino davanti al giudice di legittimità, prevalendo su altre questioni procedurali. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna emessa dal Tribunale di Nocera Inferiore nei confronti di un imputato per il reato di minaccia, previsto dall’articolo 612 del codice penale. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, aveva proposto ricorso per cassazione, portando la questione all’esame della Suprema Corte.

L’Accordo tra le Parti e la Remissione di Querela in Cassazione

Il colpo di scena è avvenuto proprio durante la pendenza del ricorso. Il difensore dell’imputato ha depositato un verbale che attestava l’avvenuta remissione di querela da parte della persona offesa. Quest’ultima, presentatasi personalmente presso la Tenenza dei Carabinieri, aveva formalmente ritirato la sua querela. Contestualmente, l’imputato, anch’egli presente, aveva accettato la remissione.
Questo accordo tra le parti, intervenuto prima della decisione della Cassazione, ha cambiato radicalmente le sorti del processo.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione, nel prendere atto della documentazione prodotta, ha annullato la sentenza di condanna senza nemmeno entrare nel merito dei motivi del ricorso. I giudici hanno ribadito un principio consolidato: la remissione di querela, quando ritualmente accettata, determina l’estinzione del reato.

Questa causa estintiva, secondo la Corte, deve essere rilevata e dichiarata in ogni stato e grado del procedimento, purché il ricorso sia stato presentato tempestivamente. Citando una fondamentale sentenza delle Sezioni Unite (n. 24246/2004), i giudici hanno chiarito che l’estinzione del reato prevale persino su eventuali cause di inammissibilità del ricorso stesso. Di conseguenza, non essendo emersi elementi per una pronuncia di assoluzione più favorevole per l’imputato (ai sensi dell’art. 129, comma 2, c.p.p.), la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare l’estinzione del reato.

Un altro aspetto cruciale sottolineato nella sentenza è che l’estinzione del reato travolge anche le statuizioni civili. Ciò significa che qualsiasi decisione relativa al risarcimento del danno, stabilita nella sentenza di condanna, viene anch’essa annullata.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La decisione della Corte di Cassazione si conclude con l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, poiché il reato è estinto per remissione di querela. L’imputato è stato condannato unicamente al pagamento delle spese processuali.

Questa sentenza conferma l’enorme portata della volontà delle parti nei reati procedibili a querela. Dimostra che la via della conciliazione è percorribile fino all’ultimo grado di giudizio e che i suoi effetti sono risolutivi, capaci di chiudere definitivamente una vicenda giudiziaria, azzerando la condanna penale e le relative conseguenze economiche.

Cosa succede se una querela viene ritirata mentre il processo è in Cassazione?
Se la remissione di querela viene accettata dall’imputato, il reato si estingue. La Corte di Cassazione deve prenderne atto e annullare la sentenza di condanna, chiudendo definitivamente il caso.

La remissione di querela ha effetto anche se il ricorso in Cassazione è potenzialmente inammissibile?
Sì, la sentenza chiarisce che la remissione di querela, a condizione che il ricorso sia stato presentato tempestivamente, prevale su eventuali cause di inammissibilità e porta comunque all’estinzione del reato.

Con l’estinzione del reato, cosa accade alle richieste di risarcimento del danno?
L’estinzione del reato per remissione di querela annulla anche le statuizioni civili. Questo significa che le decisioni relative al risarcimento del danno stabilite nella sentenza precedente vengono cancellate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati