Remissione della Querela: Come Annulla una Condanna in Cassazione
La remissione della querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento penale, capace di incidere profondamente sull’esito di un processo. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 19802 del 2024, offre un chiaro esempio di come questo atto possa determinare l’estinzione del reato e l’annullamento di una condanna, persino nella fase più avanzata del giudizio.
Questo caso dimostra che la volontà della persona offesa può essere decisiva per la sorte del procedimento penale, anche dopo che si sono formati uno o più gradi di giudizio.
I Fatti del Caso
La vicenda processuale ha origine da un’accusa per il reato di truffa. L’imputato, dopo essere stato condannato dalla Corte d’Appello di Genova con sentenza del 26 aprile 2023, aveva proposto ricorso per Cassazione al fine di contestare la decisione.
Tuttavia, un evento nuovo e risolutivo si è verificato successivamente alla presentazione del ricorso: la persona offesa dal reato ha deciso di rimettere la querela, ovvero di ritirare la sua richiesta di punizione nei confronti dell’imputato.
La Decisione e gli Effetti della Remissione della Querela
La Corte di Cassazione, preso atto di questa nuova circostanza, ha agito di conseguenza. La remissione della querela, infatti, costituisce una causa di estinzione del reato.
Di fronte a un reato ormai estinto, la Corte non ha potuto fare altro che annullare la sentenza di condanna precedentemente emessa dalla Corte d’Appello. È importante sottolineare che l’annullamento è avvenuto “senza rinvio”, poiché non vi era più alcuna materia del contendere da sottoporre a un nuovo giudizio di merito. Il caso è stato chiuso definitivamente.
Nonostante l’esito favorevole per l’imputato, la Corte lo ha condannato al pagamento delle spese processuali, una conseguenza tipica in questi scenari.
Le Motivazioni
Le motivazioni della sentenza sono estremamente lineari e si fondano su un principio cardine del diritto processuale penale. La Corte ha semplicemente constatato che la remissione della querela era intervenuta validamente. Per i reati procedibili a querela di parte, come la truffa in molte sue forme, la volontà punitiva della persona offesa è un presupposto essenziale per l’azione penale.
Quando questa volontà viene a mancare, attraverso l’atto formale della remissione, il procedimento non può più proseguire e il reato si estingue. La Corte di Cassazione, anche in sede di legittimità, ha il dovere di rilevare e dichiarare immediatamente le cause di non punibilità, come l’estinzione del reato, che si verificano in qualsiasi stato e grado del processo.
La motivazione, dunque, non risiede in un errore della Corte d’Appello, ma in un fatto nuovo (la remissione) che ha privato di fondamento l’azione penale stessa.
Le Conclusioni
Questa pronuncia ribadisce con forza il potere dispositivo della persona offesa nei reati procedibili a querela. Le conclusioni pratiche sono significative:
1. L’estinzione del reato può avvenire in ogni momento: Anche dopo una condanna e durante il giudizio di Cassazione, la remissione della querela è efficace e produce l’effetto estintivo.
2. Prevalenza della volontà della vittima: Per certi reati, l’ordinamento dà prevalenza alla composizione del conflitto tra le parti private rispetto all’interesse punitivo dello Stato.
3. Conseguenze sulle spese: L’estinzione del reato non esonera automaticamente l’imputato dal pagamento delle spese processuali, come stabilito in questo caso dalla Corte.
Cosa accade se la querela viene ritirata dopo una condanna e durante il ricorso in Cassazione?
Il reato viene dichiarato estinto. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna impugnata senza la necessità di un nuovo processo (annullamento senza rinvio).
Perché la sentenza è stata annullata ‘senza rinvio’?
Perché la remissione della querela ha estinto il reato in modo definitivo, risolvendo completamente la questione. Non essendoci più un reato da giudicare, un nuovo processo di merito sarebbe inutile.
Chi paga le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione della querela in Cassazione?
Secondo questa sentenza, la Corte di Cassazione ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali, nonostante l’annullamento della condanna.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 19802 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 19802 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 20/02/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a CALTAGIRONE il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 26/04/2023 della CORTE APPELLO di GENOVA udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso proposto da NOME COGNOME; letta la memoria depositata;
ritenuto che, successivamente alla presentazione del ricorso è intervenuta remissione della querela, circostanza che determina l’estinzione del reato di truffa contestato;
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per remissione della querela.
Condanna l’imputato al pagamento delle spese processuali.
Così deciso in Roma, il 20/02/2024
Il Consigliere Estensore