Remissione della Querela: Come Annulla una Condanna per Truffa
La remissione della querela rappresenta un istituto fondamentale del nostro ordinamento penale, capace di incidere profondamente sull’esito di un processo, anche dopo una sentenza di condanna. Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha riaffermato questo principio, annullando una condanna per truffa proprio a seguito di un accordo intervenuto tra le parti. Questo caso dimostra come, per i reati procedibili a querela, la volontà della persona offesa sia decisiva fino all’ultimo grado di giudizio.
Il Percorso Giudiziario: Dalla Condanna al Ricorso in Cassazione
La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il reato di truffa, emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte d’appello. L’imputato, ritenuto colpevole di aver raggirato la persona offesa, aveva visto la sua condanna diventare quasi definitiva. A questo punto, decideva di presentare ricorso per cassazione, affidandosi a nove motivi di doglianza per contestare la sentenza di secondo grado.
La Svolta Decisiva: l’Effetto della Remissione della Querela
Il colpo di scena è avvenuto proprio durante la pendenza del ricorso in Cassazione. La difesa dell’imputato ha depositato una memoria contenente due atti cruciali:
1. Verbale di remissione di querela: La persona offesa, presentandosi presso una Stazione dei Carabinieri, ha dichiarato formalmente di rimettere la querela originariamente sporta contro l’imputato.
2. Verbale di accettazione: Il difensore dell’imputato, munito di procura speciale, ha dichiarato di accettare tale remissione.
Questi atti, trasmessi anche dalla Procura della Repubblica competente, hanno cambiato radicalmente le sorti del processo. La truffa semplice, infatti, è un reato procedibile a querela di parte. Ciò significa che lo Stato può perseguire il colpevole solo se la vittima lo richiede esplicitamente. La remissione della querela, quando accettata, fa venire meno questa condizione e, di conseguenza, estingue il reato.
Le Motivazioni Giuridiche della Cassazione
La Corte di Cassazione, preso atto della remissione e della relativa accettazione, non ha potuto fare altro che applicare la legge. La sentenza impugnata è stata annullata senza rinvio. La motivazione è netta e si fonda sull’articolo 620, comma 1, lettera a) del codice di procedura penale. Tale norma prevede che la Corte annulli la sentenza quando riconosce che il reato è estinto.
L’estinzione del reato per remissione della querela opera di diritto, travolgendo qualsiasi pronuncia di condanna precedente. Non c’era più materia del contendere, e quindi non era necessario un nuovo giudizio d’appello. Il processo si è concluso definitivamente con l’annullamento della condanna.
La Condanna al Pagamento delle Spese Processuali
Un aspetto importante della decisione riguarda le spese processuali. Nonostante l’annullamento della condanna, la Corte ha disposto che le spese del procedimento rimanessero a carico dell’imputato. Questa decisione si basa sull’articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale, che prevede, salvo diverso accordo tra le parti, che le spese processuali siano a carico del querelato in caso di remissione.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza
Questa sentenza ribadisce un principio cardine del diritto penale: per i reati non particolarmente gravi e che offendono principalmente un interesse privato, la volontà della vittima è sovrana. La possibilità di una remissione della querela incentiva la riconciliazione tra le parti e offre una via d’uscita deflattiva del sistema giudiziario. Dimostra, inoltre, che un accordo tra le parti può avere effetti risolutivi anche in una fase avanzata del processo, persino dopo due sentenze di condanna conformi, portando all’estinzione del reato e alla cancellazione della pena.
Cosa succede a una condanna per truffa se la vittima ritira la querela?
La sentenza di condanna viene annullata senza rinvio perché la remissione della querela, se accettata, estingue il reato. Di conseguenza, la condanna perde ogni fondamento giuridico.
È possibile ritirare una querela anche dopo che è stata emessa una sentenza di condanna in appello?
Sì, il caso in esame dimostra che la remissione della querela e la sua accettazione possono avvenire anche mentre il processo è pendente in Corte di Cassazione, producendo l’effetto di estinguere il reato e annullare le sentenze precedenti.
In caso di estinzione del reato per remissione della querela, chi paga le spese del processo?
Salvo che le parti si accordino diversamente, le spese processuali vengono poste a carico dell’imputato (il querelato), come stabilito dalla legge e confermato dalla Corte in questa sentenza.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 22215 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 22215 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 23/04/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME, nato a Campobasso il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 12/09/2023 della Corte d’appello di L’Aquila
visti gli atti;
letta la memoria dell’AVV_NOTAIO, difensore di NOME NOME e i relativi allegati;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 12/09/2023, la Corte d’appello di L’Aquila confermava la sentenza del 30/03/2023 del Tribunale di Vasto di condanna di NOME COGNOME per il reato di truffa ai danni di NOME COGNOME.
Avverso l’indicata sentenza della Corte d’appello di L’Aquila, ha proposto ricorso per cassazione NOME COGNOME, per il tramite del proprio difensore, affidato a nove motivi.
CONSIDERATO IN DIRITTO
La sentenza impugnata deve essere annullata senza rinvio, a norma dell’art. 620, comma 1, lett. a), cod. proc. pen., perché il reato è estinto per intervenuta remissione della querela.
Premesso che il reato di truffa semplice attribuito all’imputato è punibile a querela della persona offesa, si deve rilevare che: a) dal verbale di remissione di querela allegato alla menzionata memoria difensiva, risulta che, il 19/04/2024, NOME COGNOME, davanti a Carabinieri della Stazione di Monteprandone, dichiarava di rimettere la querela da lui proposta il 29/06/2019 nei confronti del ricorrente NOME COGNOME; b) dal verbale di accettazione di remissione della querela allegato alla stessa memoria difensiva, risulta che, il 20/04/2024, l’AVV_NOTAIO, munito di procura speciale anch’essa allegata, dichiarava di accettare la suddetta remissione.
Gli stessi atti sono stati qui trasmessi anche dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto.
Ne consegue che il reato di truffa attribuito all’imputato è estinto per remissione della querela.
Ai sensi dell’art. 340, comma 4, cod. proc. pen., le spese del procedimento devono essere poste a carico dell’imputato NOME COGNOME.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata, perché il reato è estinto per remissione di querela. Condanna l’imputato al pagamento delle spese processuali. Così deciso il 23/04/2024.