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Remissione della querela: estinzione del reato

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna a seguito della remissione della querela. La Corte ha stabilito che l’estinzione del reato per remissione della querela prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, purché tempestivamente proposto. La decisione sottolinea che tale remissione, anche se fatta a favore di un solo coimputato, si estende a tutti i concorrenti nel reato, portando alla chiusura definitiva del procedimento.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

La Remissione della Querela e l’Estinzione del Reato: L’Analisi della Cassazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 19889 del 2025, offre un importante chiarimento sul potere della remissione della querela come causa di estinzione del reato. La Suprema Corte ha stabilito che tale atto prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, portando all’annullamento della sentenza di condanna e alla chiusura definitiva del procedimento penale. Analizziamo insieme i dettagli di questa decisione fondamentale.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Bari. Durante il procedimento dinanzi alla Corte di Cassazione, è emersa una circostanza decisiva: l’avvenuta remissione della querela da parte della persona offesa. Il compito della Suprema Corte, quindi, è stato quello di valutare gli effetti di tale remissione sul processo in corso.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il principio dell’estinzione del reato e, di conseguenza, ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata. La Corte ha dichiarato il reato estinto per remissione della querela, condannando l’imputato al solo pagamento delle spese processuali, come previsto dalla legge in assenza di un diverso accordo tra le parti.

Le Motivazioni: La Prevalenza della Remissione della Querela

Il cuore della decisione risiede nell’analisi giuridica svolta dai giudici di legittimità. La Corte ha ribadito un principio consolidato: l’estinzione del reato è una causa che prevale su eventuali vizi procedurali, inclusa l’inammissibilità del ricorso. Questo significa che, se il ricorso è stato presentato nei termini, il giudice deve prioritariamente verificare se sussistano le condizioni per dichiarare il reato estinto.

La Cassazione ha fondato il suo ragionamento su due pilastri normativi e giurisprudenziali:

1. Prevalenza della causa estintiva: Citando precedenti sentenze, la Corte ha affermato che la causa estintiva del reato deve essere rilevata e dichiarata dal giudice di legittimità, a condizione che il ricorso sia stato tempestivamente proposto. Questa regola garantisce che una persona non subisca una condanna per un reato che, per legge, non è più punibile.

2. Effetto estensivo della remissione: Un altro punto cruciale, richiamato dalla Corte, è l’effetto espansivo della remissione. La legge stabilisce che la remissione della querela fatta a favore di un solo coimputato si estende di diritto a tutti coloro che hanno partecipato al reato. Questo principio mira a garantire parità di trattamento e a favorire la risoluzione definitiva dei conflitti.

Nel caso specifico, essendo stata accertata la remissione della querela, la Corte non ha potuto fare altro che applicare l’art. 129 del codice di procedura penale, dichiarando l’estinzione del reato ai sensi dell’art. 152 del codice penale.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa sentenza rafforza l’importanza della remissione della querela come strumento di deflazione processuale e di composizione dei conflitti. Le implicazioni pratiche sono significative:

* Priorità assoluta: L’estinzione del reato per remissione della querela ha la precedenza su questioni puramente formali, assicurando che la sostanza del diritto prevalga sulla procedura.
* Certezza del diritto: Viene confermata la regola che, una volta ritirata la querela, il procedimento penale deve concludersi, offrendo certezza sia al querelante che al querelato.
* Responsabilità per le spese: La decisione ricorda che, salvo diverso accordo, le spese del procedimento restano a carico del querelato, anche se il reato è estinto. Questo serve a bilanciare l’interesse a non proseguire l’azione penale con la necessità di coprire i costi della giustizia attivati dalla condotta iniziale dell’imputato.

Cosa succede se la querela viene ritirata (remissione) mentre è in corso un ricorso in Cassazione?
La Corte di Cassazione è tenuta a dichiarare immediatamente l’estinzione del reato. Questa causa di estinzione prevale su qualsiasi altra potenziale questione di inammissibilità del ricorso, a condizione che l’impugnazione sia stata presentata tempestivamente.

Se la remissione della querela è fatta solo per uno dei coimputati, ha effetto anche per gli altri?
Sì. La sentenza ribadisce il principio secondo cui la remissione della querela fatta a favore di un solo coimputato si estende automaticamente per legge a tutti gli altri soggetti che hanno commesso il medesimo reato.

Chi paga le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione della querela?
In base alla sentenza e all’art. 340, comma 4, cod. proc. pen., le spese del procedimento sono a carico del querelato (l’imputato), a meno che non sia stato diversamente pattuito tra le parti al momento della remissione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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