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Recidiva facoltativa: la motivazione del giudice

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso, chiarendo i criteri per la motivazione della recidiva facoltativa. La Corte ha stabilito che per giustificare l’aumento di pena è sufficiente che il giudice evidenzi, anche sinteticamente, come la condotta dell’imputato si inserisca in un percorso criminale persistente, senza la necessità di un’analisi comparativa dettagliata con i reati precedenti. La sentenza affronta anche il diniego delle attenuanti generiche e dell’attenuante del danno di speciale tenuità.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Recidiva Facoltativa: Come e Perché il Giudice Motiva l’Aumento di Pena

La valutazione dei precedenti penali di un imputato è un momento cruciale nel processo penale, poiché può portare a un significativo aumento della pena. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 19125/2024) ha offerto importanti chiarimenti su come il giudice debba motivare l’applicazione della recidiva facoltativa. Questo istituto permette di inasprire la sanzione per chi, già condannato, delinque di nuovo, ma richiede una giustificazione precisa da parte del magistrato. Analizziamo la decisione per capire i principi affermati dalla Suprema Corte.

I Fatti del Caso: Un Ricorso contro la Valutazione dei Precedenti

Il caso riguarda un individuo condannato in primo e secondo grado per reati commessi in concorso. La Corte d’Appello aveva confermato la sentenza, applicando l’aggravante della recidiva reiterata. La difesa ha presentato ricorso in Cassazione, sollevando tre questioni principali:

1. Violazione di legge sulla recidiva: Secondo il ricorrente, i giudici di merito si erano limitati a elencare i suoi precedenti penali, senza spiegare perché la nuova condotta dimostrasse una maggiore pericolosità sociale rispetto al passato.
2. Mancanza di motivazione sulle attenuanti generiche: Si lamentava il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche senza un’adeguata giustificazione.
3. Errata esclusione dell’attenuante del danno di speciale tenuità: La difesa sosteneva che l’acquisto di più telefoni cellulari non escludesse automaticamente che il danno fosse di lieve entità.

La Decisione della Corte: Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha rigettato tutte le doglianze, dichiarando il ricorso inammissibile. I giudici supremi hanno ritenuto che la motivazione della Corte d’Appello, seppur sintetica, fosse pienamente adeguata a giustificare sia l’applicazione della recidiva sia il diniego delle attenuanti.

Le Motivazioni: Analisi della recidiva facoltativa e delle attenuanti

La sentenza si sofferma in modo approfondito sui doveri di motivazione del giudice, fornendo indicazioni operative preziose.

La Motivazione sulla Recidiva Facoltativa

Il punto centrale della decisione riguarda la recidiva facoltativa. La Cassazione ribadisce un principio consolidato: per applicare questa aggravante, il giudice deve fornire una motivazione specifica. Tuttavia, tale obbligo può essere assolto anche con una motivazione succinta, purché dimostri che la nuova condotta è una ‘significativa prosecuzione di un processo delinquenziale già avviato’.

Nel caso specifico, la Corte d’Appello aveva definito i precedenti dell’imputato non come una ‘ricaduta occasionale’, ma come un ‘pervicace percorso criminale intrapreso nel lontano 1985’. Secondo la Cassazione, questa valutazione è logica e sufficiente, in quanto esprime chiaramente il giudizio di maggiore pericolosità sociale che giustifica l’aumento di pena. Non è necessario, quindi, un confronto analitico tra il nuovo reato e quelli passati.

Il Diniego delle Attenuanti Generiche

Per quanto riguarda le attenuanti generiche, la Corte ricorda che la loro concessione non è un diritto dell’imputato, ma una facoltà del giudice. Di conseguenza, per negarle è sufficiente che il giudice indichi ‘plausibili ragioni’ a sostegno della sua decisione. Non è tenuto a contestare o invalidare ogni singolo elemento a favore portato dalla difesa. Nel caso di specie, il ricorrente non aveva nemmeno indicato in appello elementi concreti che potessero giustificare la concessione del beneficio, rendendo il motivo di ricorso manifestamente infondato.

L’Esclusione del Danno di Speciale Tenuità

Infine, la Corte ha respinto anche la censura relativa all’attenuante del danno di speciale tenuità (art. 62 n. 4 c.p.). Il giudice di merito aveva rilevato l’acquisto di ‘svariati telefoni cellulari’, implicando l’acquisto di almeno tre dispositivi. La Cassazione ha osservato che è notorio che il prezzo di un telefono cellulare nuovo non ha un valore irrisorio. Di conseguenza, l’acquisto di più unità impedisce di considerare il danno complessivo come ‘di speciale tenuità’, rendendo il motivo di ricorso generico e infondato.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa sentenza consolida alcuni importanti principi:

1. Motivazione sulla recidiva: Per la recidiva facoltativa, una motivazione che evidenzi la persistenza e la coerenza del percorso criminale dell’imputato è sufficiente, senza la necessità di un’analisi comparativa dettagliata.
2. Onere della prova per le attenuanti: È l’imputato che deve fornire elementi concreti per meritare le attenuanti generiche; il giudice, nel negarle, ha solo l’obbligo di fornire una motivazione logica e plausibile.
3. Valutazione del danno: Il concetto di ‘danno di speciale tenuità’ deve essere valutato in concreto, e l’acquisto di più beni di valore non trascurabile può legittimamente portare alla sua esclusione.

Quali elementi sono sufficienti per motivare la recidiva facoltativa?
Secondo la Corte, è sufficiente una motivazione, anche sintetica, che dia conto del fatto che la nuova condotta delittuosa costituisce una significativa prosecuzione di un percorso criminale già avviato, come nel caso di un ‘pervicace percorso criminale’ intrapreso da lungo tempo.

Cosa deve fare un giudice per negare le attenuanti generiche?
Il giudice, a fronte di una specifica richiesta, deve indicare delle plausibili ragioni a sostegno del rigetto. Non è tenuto a contestare o invalidare analiticamente tutti gli elementi su cui la richiesta si fonda. La motivazione è adeguata se il giudice indica le ragioni del suo convincimento.

L’acquisto di più beni di valore non irrisorio può escludere l’attenuante del danno di speciale tenuità?
Sì. La Corte ha stabilito che l’acquisto di ‘svariati telefoni cellulari’ (intendendo almeno tre) impedisce di ritenere sussistente il danno di speciale tenuità, poiché è notorio che il prezzo di un singolo telefono nuovo non ha un valore irrisorio, e l’acquisto di più unità aggrava il danno complessivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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