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Reazione ad atto arbitrario: quando è legittima?

La Corte di Cassazione analizza un caso di resistenza a pubblico ufficiale, chiarendo i limiti della scriminante della reazione ad atto arbitrario. Un uomo aveva reagito con violenza all’intervento dei carabinieri, entrati in casa per sedare una lite. La Corte ha stabilito che l’intervento, svolto a scopo preventivo e senza compiere perquisizioni, non costituiva un atto arbitrario, annullando così la decisione del Tribunale che non aveva convalidato l’arresto.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Reazione ad Atto Arbitrario: Quando l’Intervento della Polizia è Legittimo?

La linea che separa un intervento legittimo delle forze dell’ordine da un abuso di potere è spesso sottile e fonte di complesse questioni legali. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha offerto chiarimenti cruciali sulla cosiddetta reazione ad atto arbitrario, delineando quando un cittadino può legittimamente opporsi a un pubblico ufficiale e quando, invece, la sua condotta integra il reato di resistenza. Il caso analizzato riguarda un uomo che, in stato di ebbrezza, ha minacciato i Carabinieri intervenuti per sedare una lite domestica.

I Fatti del Caso: Lite Domestica e Intervento delle Forze dell’Ordine

La vicenda ha origine da una chiamata ai Carabinieri da parte di una donna, preoccupata per un’accesa lite in corso tra lei e il cognato. Giunti sul posto, i militari trovavano l’uomo in evidente stato di ubriachezza. Per verificare la situazione e tentare di riportare la calma, i Carabinieri accedevano all’abitazione dell’uomo, la cui porta era aperta. La situazione degenerava rapidamente: l’individuo reagiva minacciando gli agenti con un monopattino e un coltello, opponendosi al loro intervento.

La Decisione del Tribunale di Primo Grado

In prima istanza, il Tribunale non convalidava l’arresto dell’uomo. La decisione si basava sulla convinzione che fosse presente il fumus della scriminante prevista dall’art. 393-bis del codice penale, ovvero la reazione ad atto arbitrario del pubblico ufficiale. Secondo il giudice, l’accesso dei Carabinieri al domicilio dell’arrestato era avvenuto al di fuori dei casi previsti dalla legge (come l’art. 14 della Costituzione) e senza i presupposti per una perquisizione d’iniziativa. Di conseguenza, la reazione violenta dell’uomo, seppur sproporzionata, era stata considerata come una risposta a un atto percepito come illegittimo.

Il Ricorso in Cassazione: i limiti della reazione ad atto arbitrario

Il Procuratore della Repubblica ha impugnato l’ordinanza, sostenendo che l’intervento dei militari non fosse affatto arbitrario. Essi, infatti, stavano agendo nell’adempimento di un dovere generale di prevenzione, proprio delle funzioni di polizia giudiziaria, per tutelare l’incolumità della persona che aveva richiesto il loro aiuto. Non si trattava di una perquisizione, ma di un’attività di polizia amministrativa finalizzata a riportare la tranquillità.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Procuratore, annullando senza rinvio l’ordinanza del Tribunale e dichiarando legittimo l’arresto. La Corte ha chiarito un punto fondamentale: i Carabinieri non hanno compiuto alcun atto arbitrario. Il loro intervento non era una perquisizione illegittima, ma un’attività di carattere preventivo, svolta per sedare una lite e proteggere la richiedente.

L’accesso all’abitazione, con la porta aperta, non costituiva una violazione di domicilio, ma rientrava nell’esercizio dei loro doveri. La condotta dei militari non è stata né illegittima né disfunzionale rispetto allo scopo dell’intervento. Pertanto, la violenta reazione dell’uomo, che ha minacciato gli agenti e si è scagliato contro di loro, non poteva essere giustificata dalla scriminante della reazione ad atto arbitrario, poiché mancava il presupposto essenziale: l’arbitrarietà dell’atto del pubblico ufficiale.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce un principio cruciale: la causa di giustificazione prevista dall’art. 393-bis c.p. non è applicabile quando le forze dell’ordine agiscono nell’ambito delle loro funzioni preventive e di polizia amministrativa, senza compiere atti palesemente illegittimi o prevaricatori. L’intervento per sedare una lite, anche se comporta l’ingresso in un’abitazione con la porta aperta, non è di per sé un atto arbitrario che legittima una reazione violenta. La decisione sottolinea l’importanza di distinguere le legittime attività di prevenzione e controllo del territorio dagli abusi di potere, circoscrivendo l’applicazione della scriminante ai soli casi di palese e ingiustificata violazione dei diritti del cittadino.

L’intervento della polizia in un’abitazione privata per sedare una lite è un atto arbitrario?
No, secondo la sentenza, l’intervento dei carabinieri presso un’abitazione con la porta aperta, per verificare le ragioni di una lite segnalata e ricondurre alla calma i contendenti, rientra nell’esercizio di un’attività di carattere preventivo e di polizia amministrativa e non costituisce un atto arbitrario.

Perché la reazione violenta dell’individuo non è stata considerata una legittima reazione ad atto arbitrario?
La reazione non è stata considerata legittima perché mancava il presupposto fondamentale della scriminante: l’atto arbitrario del pubblico ufficiale. La condotta dei carabinieri è stata ritenuta legittima e funzionale al loro dovere di prevenzione, pertanto la reazione violenta dell’uomo (minacce con un monopattino e un coltello) non era giustificata.

Cosa si intende per atto arbitrario ai fini dell’applicazione dell’art. 393-bis cod. pen.?
Un atto arbitrario è un’azione del pubblico ufficiale non solo illegittima, ma anche disfunzionale rispetto ai fini istituzionali, ovvero posta in essere con modalità scorrette, incivili o sconvenienti. Nel caso di specie, l’intervento dei carabinieri non presentava tali caratteristiche.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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