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Reato continuato e pene eterogenee: la Cassazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17521/2025, ha annullato una condanna per reati ambientali limitatamente al calcolo della pena. Il caso riguardava l’applicazione del reato continuato a illeciti con pene eterogenee (alcuni con arresto e ammenda, altri solo con arresto). La Corte ha stabilito che l’aumento di pena per i reati satellite deve rispettare il genere di sanzione previsto per essi. Di conseguenza, è stato ritenuto illegittimo aumentare l’ammenda per un reato punito dalla legge solo con l’arresto, in applicazione del principio del favor rei. La pena pecuniaria è stata quindi ridotta.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Reato continuato e pene eterogenee: la Cassazione chiarisce il calcolo

La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 17521/2025, interviene su un tema tecnico ma di grande rilevanza pratica: il calcolo della pena in caso di reato continuato tra illeciti puniti con sanzioni di natura diversa (pene eterogenee). La pronuncia riafferma un principio fondamentale a tutela dell’imputato, il favor rei, stabilendo che l’aumento di pena per i reati satellite deve sempre rispettare la tipologia di sanzione prevista dalla legge per ciascuno di essi.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una condanna per una serie di reati ambientali, previsti dal D.Lgs. 152/2006. La Corte di Appello di Bologna aveva confermato la sentenza di primo grado, che condannava l’imputato a una pena complessiva di un anno e tre mesi di arresto ed euro 5.300 di ammenda. La pena era stata calcolata partendo dal reato più grave (punito con arresto e ammenda) e aumentandola per la continuazione con altri reati, alcuni dei quali puniti dalla legge con la sola pena dell’arresto. Proprio questo aumento, che aveva incluso anche una componente pecuniaria per reati che non la prevedevano, è stato oggetto del ricorso in Cassazione.

Il Ricorso e la questione del calcolo della pena nel reato continuato

L’imputato ha presentato ricorso in Cassazione lamentando un vizio di motivazione. La difesa ha sostenuto che i giudici di merito avessero errato nell’aumentare sia la pena detentiva (arresto) sia quella pecuniaria (ammenda) a titolo di continuazione per i reati satellite. Secondo il ricorrente, poiché alcuni di questi reati erano sanzionati dalla legge solo con l’arresto, l’aumento non poteva includere una pena pecuniaria. Tale operazione, infatti, si poneva in contrasto con il principio del favor rei e con la giurisprudenza più recente della stessa Cassazione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha ritenuto il ricorso fondato, cogliendo l’occasione per ripercorrere l’evoluzione giurisprudenziale in materia.

L’evoluzione giurisprudenziale sul punto

In passato, un orientamento consolidato sosteneva che, nel reato continuato, i reati satellite perdessero la loro autonomia sanzionatoria. La pena veniva determinata aumentando quella per la violazione più grave, senza tener conto del tipo di sanzione prevista per i reati meno gravi (principio della cosiddetta “omologazione sanzionatoria”).

Tuttavia, questo approccio è stato superato da una storica sentenza delle Sezioni Unite (la n. 40983/2018, Giglia), che ha operato un decisivo revirement. Le Sezioni Unite hanno affermato che, nei casi di reati puniti con pene eterogenee posti in continuazione, l’aumento di pena deve essere effettuato rispettando il genere della pena previsto per il reato satellite. Ciò in ossequio a due principi cardine: il principio di legalità della pena e il principio del favor rei.

L’applicazione del principio al caso concreto

Applicando questo principio, la Corte ha rilevato l’errore commesso dai giudici di merito. Essi avevano disposto un aumento di 150 euro di ammenda per ciascuno dei reati satellite di cui all’art. 255 del D.Lgs. 152/2006. Tuttavia, tale norma prevede per quelle violazioni la sola pena dell’arresto. L’aumento della pena pecuniaria è stato quindi ritenuto illegittimo, perché ha di fatto introdotto una sanzione non prevista dal legislatore per quegli specifici illeciti.

Le Conclusioni della Corte

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata, limitatamente al trattamento sanzionatorio. Non essendo necessari ulteriori accertamenti di fatto, la stessa Corte ha provveduto a rideterminare la pena, eliminando l’aumento illegittimo della pena pecuniaria pari a 300 euro complessivi. La condanna finale è stata quindi fissata in anni uno e mesi tre di arresto ed euro 5.000,00 di ammenda.

Questa decisione consolida un importante principio di garanzia: nel calcolare la pena per il reato continuato, il giudice non può applicare una sanzione di tipo diverso da quella che il legislatore ha specificamente previsto per ciascun reato, anche se meno grave.

Come si calcola la pena per il reato continuato se gli illeciti hanno sanzioni di tipo diverso (pene eterogenee)?
La pena si calcola partendo da quella prevista per il reato più grave e aumentandola per i reati meno gravi (satellite). Tuttavia, l’aumento deve rispettare il tipo (o genere) di pena che la legge prevede per ciascun reato satellite.

È legittimo aumentare la pena pecuniaria per un reato satellite che è punito dalla legge solo con l’arresto?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che è illegittimo. L’aumento di pena per la continuazione non può introdurre una sanzione pecuniaria se il reato satellite è punito unicamente con una pena detentiva, in applicazione dei principi di legalità della pena e del favor rei.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso specifico?
La Corte ha annullato la sentenza impugnata limitatamente al trattamento sanzionatorio e ha rideterminato direttamente la pena. Ha eliminato la parte di ammenda che era stata illegittimamente aggiunta per i reati satellite puniti solo con l’arresto, riducendo così l’importo totale della pena pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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