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Rapina lieve entità: ricorso generico è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per rapina. Nonostante una nuova sentenza della Consulta che ha introdotto l’attenuante per la rapina lieve entità, il ricorso è stato respinto perché non specificava i motivi per cui il fatto (furto di un furgone con colluttazione) dovesse considerarsi di lieve entità, risultando così generico.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rapina Lieve Entità: Quando il Ricorso in Cassazione è Inammissibile

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 46006/2024) offre un importante chiarimento sui requisiti di ammissibilità dei ricorsi basati sulla nuova attenuante della rapina lieve entità, introdotta dalla Corte Costituzionale. Il caso analizzato dimostra che non è sufficiente invocare la nuova norma, ma è necessario argomentare in modo specifico perché i fatti dovrebbero rientrare in tale categoria. L’analisi di questa decisione è fondamentale per comprendere i limiti e le condizioni per beneficiare di un trattamento sanzionatorio più mite.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna all’Accordo in Appello

Il procedimento riguardava un uomo imputato per il reato di rapina impropria. Nello specifico, l’imputato era stato accusato di aver sottratto un furgone e di aver ingaggiato una colluttazione con il proprietario del veicolo e un suo accompagnatore per assicurarsi il possesso del mezzo e l’impunità. In secondo grado, il processo si era concluso con una sentenza della Corte di Appello di Roma che ratificava un accordo sulla pena (il cosiddetto ‘concordato in appello’ previsto dall’art. 599-bis c.p.p.), definendo così la condanna.

Il Ricorso in Cassazione e l’impatto della Sentenza della Consulta

Successivamente alla sentenza di appello, la Corte Costituzionale, con la storica sentenza n. 86 del 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 628 del codice penale. La Consulta ha stabilito che la norma era incostituzionale nella parte in cui non prevedeva una diminuzione di pena (fino a un terzo) per i casi di rapina di ‘lieve entità’. Questa pronuncia ha introdotto, di fatto, una nuova circostanza attenuante speciale per questo reato.

Sulla base di questa novità normativa, il difensore dell’imputato ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo che il suo assistito non aveva potuto beneficiare di questa norma più favorevole, in quanto sopravvenuta alla sua condanna. L’avvocato ha richiesto l’annullamento della sentenza per consentire una nuova valutazione del fatto, che, a suo dire, avrebbe potuto essere inquadrato come rapina lieve entità.

La Decisione della Cassazione: Perché il Ricorso sulla Rapina Lieve Entità è stato Respinto

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Sebbene i giudici abbiano riconosciuto, in linea di principio, che una dichiarazione di incostituzionalità sopravvenuta può giustificare l’annullamento di una condanna per applicare la norma più favorevole, hanno ritenuto che nel caso specifico il ricorso mancasse di un requisito fondamentale: la specificità.

La Genericità del Motivo di Ricorso

Il punto cruciale della decisione risiede nella genericità dell’impugnazione. Il ricorrente si era limitato a qualificare la condotta come ‘di lieve entità’ e a invocare la nuova sentenza della Consulta, senza però fornire argomenti concreti e specifici a sostegno di tale qualificazione. Un ricorso in Cassazione deve indicare chiaramente quali elementi fattuali, precedentemente emersi nel processo, dovrebbero essere rivalutati per giustificare l’applicazione della nuova attenuante. La semplice affermazione non è sufficiente.

L’Analisi del Fatto Concreto: ‘Ictu Oculi Non Lieve’

La Corte ha inoltre osservato che i fatti, così come descritti, apparivano ‘ictu oculi non lievi’ (a prima vista, non di lieve entità). La rapina aveva avuto ad oggetto un furgone da lavoro e, soprattutto, era stata caratterizzata dall’uso di violenza fisica (una colluttazione) contro due persone. Questi elementi, secondo la Corte, contrastano intrinsecamente con la nozione di ‘lieve entità’, che presuppone un disvalore oggettivo e soggettivo contenuto del fatto.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si fondano sul principio secondo cui l’esercizio del diritto a una nuova valutazione, a seguito di una norma più favorevole, deve essere supportato da argomentazioni specifiche. In astratto, l’imputato aveva diritto a invocare l’annullamento della sentenza. In concreto, però, questo diritto è stato esercitato in modo inefficace. Il ricorso non ha superato la ‘soglia di ammissibilità’ perché non ha offerto alcun elemento specifico su cui basare una rivalutazione. La difesa avrebbe dovuto indicare, ad esempio, perché la violenza utilizzata fosse minima, perché il valore del bene fosse trascurabile o altre circostanze concrete che potessero mitigare la gravità del reato. In assenza di tali argomenti, il ricorso è risultato meramente assertivo e, quindi, inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa sentenza invia un messaggio chiaro agli operatori del diritto: l’introduzione dell’attenuante per la rapina lieve entità apre nuove possibilità difensive, ma queste devono essere coltivate con rigore e specificità. Per ottenere una rivalutazione di un caso alla luce della nuova norma, è indispensabile che il ricorso per cassazione non si limiti a un mero richiamo della sentenza della Corte Costituzionale, ma articoli in modo dettagliato e puntuale le ragioni fattuali e giuridiche per cui la specifica condotta contestata merita di essere qualificata come ‘lieve’. In caso contrario, come dimostra questa pronuncia, il ricorso sarà inevitabilmente dichiarato inammissibile per genericità.

È possibile chiedere l’applicazione dell’attenuante della rapina di lieve entità dopo una sentenza di condanna basata su un accordo in appello?
Sì, in linea di principio è possibile. La Corte di Cassazione ha affermato che una dichiarazione di incostituzionalità sopravvenuta, che introduce una norma più favorevole come l’attenuante in questione, può giustificare la richiesta di annullamento della sentenza per consentirne l’applicazione, anche se la condanna derivava da un concordato.

Perché la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso nonostante la nuova e più favorevole sentenza della Corte Costituzionale?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché era generico. La difesa si è limitata a invocare la nuova norma e a qualificare il fatto come di ‘lieve entità’, senza fornire argomenti specifici e concreti per dimostrare perché la condotta (furto di un furgone con colluttazione) dovesse essere considerata tale. Mancava un’analisi dettagliata degli elementi che avrebbero dovuto portare a una diversa qualificazione giuridica.

Cosa si intende per condotta ‘ictu oculi non lieve’ nel contesto di una rapina?
Significa che la condotta, a prima vista (‘ictu oculi’), appare chiaramente non di lieve entità. Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto che la sottrazione di un furgone, un bene di valore significativo, e l’uso di violenza fisica (una colluttazione) contro due persone fossero elementi tali da escludere, già a una prima valutazione, la possibilità di qualificare il fatto come lieve.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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