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Procura speciale: valida per le aziende anche generica

In un caso di truffa assicurativa, la Corte di Cassazione ha stabilito che la procura speciale conferita da una società per sporgere querela è valida anche se non specifica i singoli reati, purché questi siano desumibili dall’oggetto sociale. La sentenza conferma la condanna per responsabilità ma annulla con rinvio la parte relativa alla pena per una nuova valutazione sulle attenuanti, a seguito di un’offerta risarcitoria non considerata.

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Pubblicato il 25 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Procura Speciale per Querela: Valida Anche se Generica per le Società

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37430 del 2025, affronta un’importante questione di procedura penale riguardante la validità della procura speciale per la presentazione di querela da parte di persone giuridiche. In un caso di truffa assicurativa, la Corte ha stabilito che la procura conferita da una società ai propri dirigenti può essere considerata valida anche se formulata in termini generali, a condizione che i reati per cui si agisce siano riconducibili all’oggetto sociale dell’ente. Questa decisione consolida un orientamento giurisprudenziale fondamentale per le grandi organizzazioni che necessitano di difendere i propri interessi in sede penale.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una condanna per truffa assicurativa. L’imputato era stato accusato di aver partecipato a un falso sinistro stradale, mettendo a disposizione il proprio motociclo per simulare un incidente e ottenere un risarcimento illecito da una compagnia assicurativa. Dopo la condanna in primo grado, confermata dalla Corte d’Appello, l’imputato ha presentato ricorso in Cassazione sollevando diverse eccezioni, sia di natura procedurale che di merito.

I Motivi del Ricorso e la questione della procura speciale

La difesa ha articolato il ricorso su sei motivi principali. I più rilevanti dal punto di vista giuridico riguardavano:
1. Nullità della querela per difetto di procura speciale: Si contestava la validità della querela presentata dai dirigenti della compagnia assicurativa, sostenendo che la procura da loro ricevuta dal consiglio di amministrazione fosse troppo generica e non indicasse specificamente i reati per cui era conferita.
2. Tardività della querela: Si affermava che la compagnia fosse a conoscenza dei fatti ben prima della data di presentazione della querela, superando così il termine di legge.
3. Carenza dell’elemento soggettivo: L’imputato si dichiarava estraneo all’organizzazione della truffa.
4. Mancato riconoscimento delle attenuanti generiche: La difesa lamentava che i giudici di merito non avessero tenuto conto di un’offerta risarcitoria formulata a favore della parte civile.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha analizzato dettagliatamente ogni motivo di ricorso, fornendo chiarimenti cruciali su ciascun punto.

Sulla validità della Procura Speciale

La Corte ha rigettato il motivo relativo alla nullità della querela. Ha affermato che, per le persone giuridiche e le strutture complesse, la procura speciale preventiva, prevista dall’art. 37 disp. att. c.p.p., non richiede necessariamente l’indicazione specifica dei singoli reati. È sufficiente che il potere di querela sia implicitamente desumibile dall’oggetto sociale dell’ente. La procura che conferisce la facoltà di presentare ‘denunce-querele’ per fatti che danneggiano gli interessi della società è da ritenersi valida e conforme alla legge. Questo orientamento prevalente tiene conto delle esigenze organizzative delle grandi imprese, che altrimenti sarebbero gravate da un onere eccessivo nel dover rilasciare una procura specifica per ogni singolo illecito subito.

Sulla Decorrenza del Termine per la Querela

Anche il secondo motivo è stato ritenuto infondato. La Cassazione ha ribadito che il termine per proporre querela (dies a quo) decorre dal momento in cui il titolare del diritto ha una conoscenza certa e completa del fatto-reato, sia nella sua dimensione oggettiva che soggettiva (identità dell’autore). Per un’organizzazione complessa come una compagnia assicurativa, tale conoscenza si perfeziona non quando emergono i primi sospetti, ma quando gli organi dotati del potere di querela sono materialmente investiti di tutti gli elementi necessari a seguito delle dovute verifiche interne, come una relazione investigativa.

Sulla Responsabilità e il Trattamento Sanzionatorio

La Corte ha confermato la responsabilità penale dell’imputato, ritenendo la ricostruzione dei giudici di merito logica e supportata da prove sufficienti. Tuttavia, ha accolto il motivo relativo al mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche. La sentenza impugnata aveva negato le attenuanti affermando ‘l’assenza di qualsiasi comportamento risarcitorio o anche solo resipiscente’. Questa affermazione si poneva in netto contrasto con l’offerta di risarcimento di 2.500 euro, documentata e depositata dalla difesa prima dell’udienza d’appello. La Corte ha ritenuto che tale dato, sebbene non accettato dalla parte civile, costituisse un elemento che il giudice di merito avrebbe dovuto valutare. Per questo motivo, la sentenza è stata annullata limitatamente al trattamento sanzionatorio, con rinvio ad un’altra sezione della Corte d’Appello per una nuova valutazione sul punto.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha dichiarato irrevocabile l’affermazione di responsabilità dell’imputato per il reato di truffa assicurativa. Al contempo, ha annullato la sentenza per quanto riguarda la determinazione della pena, rinviando il caso alla Corte d’Appello per una nuova valutazione che tenga conto dell’offerta risarcitoria. La decisione rappresenta un importante punto di riferimento sulla validità della procura speciale nelle società e sui criteri per la valutazione delle circostanze attenuanti, sottolineando l’obbligo del giudice di considerare tutti gli elementi fattuali presentati dalla difesa.

Una procura speciale per sporgere querela, rilasciata da una società, deve indicare specificamente i reati per cui è conferita?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la procura speciale rilasciata in via preventiva dal legale rappresentante di un ente non deve necessariamente contenere l’indicazione dei singoli reati. Il potere di querela si intende implicitamente devoluto per tutti i fatti che danneggiano gli interessi della società e che rientrano nel suo oggetto sociale.

Da quando inizia a decorrere il termine per presentare una querela per una società complessa?
Il termine decorre dal momento in cui gli organi della società dotati del potere di querela acquisiscono una conoscenza certa e completa del fatto-reato, sia nei suoi elementi oggettivi che soggettivi (cioè l’identità del presunto autore). Non è sufficiente il semplice sospetto, ma è necessario che le verifiche interne siano concluse e i risultati portati a conoscenza di chi può decidere di agire penalmente.

Un’offerta di risarcimento non accettata dalla parte offesa ha rilevanza per la concessione delle attenuanti generiche?
Sì. Anche se l’offerta non viene accettata, essa rappresenta un elemento che il giudice di merito deve valutare ai fini della concessione delle attenuanti generiche. Omettere tale valutazione può portare all’annullamento della sentenza sulla parte relativa alla determinazione della pena (trattamento sanzionatorio).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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