Prescrizione Ricettazione: Quando la Lieve Entità non Accorcia i Tempi
La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, è tornata a pronunciarsi su un tema cruciale per il calcolo della prescrizione ricettazione: la qualificazione giuridica della fattispecie di particolare tenuità. La decisione ribadisce un principio consolidato, fondamentale per avvocati e imputati, chiarendo che la lieve entità del fatto non costituisce un reato autonomo, ma una semplice circostanza attenuante. Analizziamo insieme la vicenda e le sue importanti conseguenze pratiche.
I Fatti del Caso: Il Ricorso in Cassazione
Il caso trae origine dal ricorso presentato da un’imputata avverso una sentenza della Corte d’Appello. La difesa sosteneva l’avvenuta estinzione del reato di ricettazione per decorso dei termini di prescrizione. Il fulcro dell’argomentazione difensiva si basava sulla tesi che la ricettazione di particolare tenuità, data la pena edittale più bassa, dovesse essere considerata una figura di reato autonoma, con un conseguente termine di prescrizione più breve.
La Decisione della Corte: Ricorso Inammissibile
La Suprema Corte ha respinto la tesi difensiva, dichiarando il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. I giudici hanno condannato la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, confermando la decisione impugnata.
Le Motivazioni: La Prescrizione Ricettazione e la Natura dell’Attenuante
La Corte di Cassazione ha fondato la propria decisione su un orientamento giurisprudenziale ormai granitico. La motivazione principale risiede nella corretta qualificazione giuridica della ricettazione di particolare tenuità.
Il Calcolo del Termine di Prescrizione
I giudici hanno chiarito che, ai sensi dell’art. 157 del codice penale, il tempo necessario a prescrivere un reato si calcola avendo riguardo alla pena massima stabilita dalla legge per il reato stesso. Il punto chiave è determinare quale sia la pena di riferimento nel caso di ricettazione di lieve entità. Secondo la Corte, l’ipotesi di particolare tenuità non è un reato a sé stante, ma una circostanza attenuante speciale. Questo significa che essa non modifica la struttura del reato base, ma incide solo sul trattamento sanzionatorio, riducendo la pena. Di conseguenza, per il calcolo della prescrizione, si deve considerare la pena massima prevista per la ricettazione nella sua ‘ipotesi-base’, e non quella ridotta per effetto dell’attenuante.
Il Principio di Diritto Consolidato
La Corte ha richiamato una sua precedente pronuncia (Sez. 7, n. 39944 del 08/07/2022) per sottolineare come tale interpretazione sia pacifica. La scelta del legislatore di configurare la lieve entità come attenuante implica che essa non possa essere utilizzata per abbreviare i tempi necessari all’estinzione del reato. Pertanto, il delitto contestato all’imputata non risultava ancora estinto.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza
L’ordinanza in esame conferma un principio fondamentale con importanti ricadute pratiche. Chi è imputato per ricettazione di lieve entità non può sperare in un termine di prescrizione più breve. La natura di circostanza attenuante, e non di reato autonomo, impone di calcolare la prescrizione sulla base della cornice edittale del reato di ricettazione ‘semplice’. Questa decisione serve da monito: la valutazione sulla tempistica di estinzione del reato deve sempre partire dalla corretta qualificazione giuridica delle fattispecie contestate, distinguendo nettamente tra figure autonome di reato e circostanze che modificano la pena.
La ricettazione di particolare tenuità è considerata un reato autonomo?
No, la Corte di Cassazione ha ribadito che si tratta di una circostanza attenuante e non di una figura autonoma di reato.
Come si calcola il termine di prescrizione per la ricettazione di lieve entità?
Il termine si calcola con riferimento al limite di pena massimo previsto per l’ipotesi-base del reato di ricettazione, senza tener conto della diminuzione di pena derivante dalla circostanza attenuante della particolare tenuità.
Qual è stata la conseguenza di questo principio nel caso specifico?
La conseguenza è stata che il reato non era ancora prescritto al momento della decisione. Pertanto, il ricorso è stato dichiarato inammissibile e la ricorrente condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 181 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 181 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 21/11/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: NOME COGNOME nato a PIOVE DI SACCO il 28/10/1975
avverso la sentenza del 19/12/2022 della CORTE APPELLO di VENEZIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME NOMECOGNOME
Ritenuto che l’unico motivo di ricorso, che contesta una violazione di legge in or mancata declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, è manifestamente inf considerazione dell’orientamento consolidato della giurisprudenza, secondo cui la ricet particolare tenuità non costituisce un’autonoma figura di reato, ma una circostanza sicché, ai sensi dell’art. 157 cod. pen., non può tenersene conto ai fini della deter termine di prescrizione, da computarsi con riferimento al limite edittaile massimo pr l’ipotesi-base, con la conseguenza che il delitto contestato alla prevenuta non ri prescritto (ex plurimis, Sez. 7, n. 39944 del 08/07/2022, COGNOME, Rv. 284186);
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condan ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di eurio tremila in fa Cassa delle ammende;
P.Q.M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese pr della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 21 novembre 2023
Il Cotí)idiere estensore
Il Presidente