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Prescrizione ricettazione: l’attenuante non la riduce

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di proscioglimento per intervenuta prescrizione del reato di ricettazione. È stato chiarito che la qualificazione del fatto come di ‘speciale tenuità’ costituisce una mera circostanza attenuante e non un’autonoma figura di reato. Di conseguenza, il calcolo della prescrizione ricettazione deve basarsi sulla pena massima prevista per l’ipotesi base del reato, senza considerare la riduzione di pena legata all’attenuante.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione Ricettazione: l’Attenuante di Speciale Tenuità non Abbrevia i Termini

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35193/2025, interviene su un tema cruciale del diritto penale: il calcolo della prescrizione ricettazione quando al reato viene applicata l’attenuante della speciale tenuità. Questa decisione chiarisce che tale attenuante non modifica il termine di prescrizione, che deve essere sempre calcolato sulla base della pena prevista per l’ipotesi di reato non attenuata. Analizziamo insieme la vicenda e le importanti conclusioni della Suprema Corte.

I Fatti del Caso: Dalla Riqualificazione alla Prescrizione

Il Tribunale di Salerno, in primo grado, aveva dichiarato il non doversi procedere nei confronti di un imputato per il reato di ricettazione, contestualmente riqualificato nell’ipotesi di ‘particolare tenuità’ prevista dal quarto comma dell’art. 648 del codice penale. Secondo il giudice di merito, in virtù di tale riqualificazione, il termine massimo di prescrizione era da considerarsi più breve (sette anni e sei mesi), e di conseguenza già decorso alla data della pronuncia.

Il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Salerno ha impugnato tale sentenza, sostenendo un’errata applicazione della legge penale. A suo avviso, il Tribunale aveva sbagliato a considerare l’ipotesi di speciale tenuità come un reato autonomo con un proprio termine di prescrizione. L’accusa sosteneva che, essendo una semplice circostanza attenuante, non potesse influire sul calcolo della prescrizione, che avrebbe dovuto rimanere ancorato al termine decennale previsto per la ricettazione base, tenuto conto delle interruzioni.

La Decisione della Cassazione sul Calcolo della Prescrizione Ricettazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Procuratore Generale, ritenendolo fondato. Gli Ermellini hanno annullato la sentenza di proscioglimento e rinviato gli atti al Tribunale di Salerno per un nuovo giudizio. Il punto centrale della decisione è la natura giuridica dell’ipotesi di ‘speciale tenuità’ nel reato di ricettazione.

Le Motivazioni della Corte

La Suprema Corte ha ribadito un principio consolidato: l’ipotesi del fatto di speciale tenuità prevista per la ricettazione non costituisce una figura autonoma di reato, bensì una circostanza attenuante speciale. Ai sensi dell’art. 157 del codice penale, nel determinare il tempo necessario a prescrivere, non si tiene conto delle circostanze attenuanti.

Di conseguenza, il calcolo deve essere effettuato con riferimento al limite edittale massimo previsto per l’ipotesi-base di ricettazione, che è di otto anni di reclusione. A questo termine base si aggiunge l’aumento di un quarto in caso di atti interruttivi, portando il termine massimo di prescrizione a dieci anni. Poiché il reato era stato commesso nell’aprile del 2017, alla data della sentenza di primo grado (maggio 2025) il termine decennale non era ancora trascorso.

Le Conclusioni

Questa sentenza riafferma un principio fondamentale per il corretto calcolo della prescrizione ricettazione. La presenza di circostanze attenuanti, come quella della speciale tenuità, incide sulla determinazione della pena in caso di condanna, ma non sul tempo necessario a estinguere il reato. La decisione del Tribunale è stata quindi annullata perché, basandosi su un calcolo errato, aveva dichiarato estinto un reato che, secondo la legge, era ancora perseguibile. Il processo dovrà quindi proseguire per accertare nel merito la responsabilità dell’imputato.

Come si calcola la prescrizione per la ricettazione quando il fatto è di ‘speciale tenuità’?
La prescrizione si calcola sulla base della pena massima prevista per il reato di ricettazione nella sua forma base (otto anni), aumentata di un quarto in caso di interruzioni, arrivando a dieci anni. La ‘speciale tenuità’ è un’attenuante e non influisce su questo calcolo.

La riqualificazione del reato di ricettazione nell’ipotesi di speciale tenuità modifica il termine di prescrizione?
No. Secondo la sentenza, la riqualificazione del fatto come di speciale tenuità non modifica il termine di prescrizione, poiché si tratta di una circostanza attenuante e non di una fattispecie di reato autonoma.

Qual è stata la conseguenza della decisione della Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di proscioglimento emessa dal Tribunale. Di conseguenza, il processo per il reato di ricettazione deve proseguire davanti al Tribunale di Salerno, che dovrà decidere sulla colpevolezza o innocenza dell’imputato nel merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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