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Prescrizione Ricettazione: Cassazione annulla condanna

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna per il reato di ricettazione. La decisione si fonda sulla maturata prescrizione del reato, evidenziando che le normative sulla sospensione dei termini (sia quelle per l’emergenza Covid sia la L. 103/2017) non erano applicabili al caso specifico. La prescrizione ricettazione è stata quindi dichiarata estinta.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione Ricettazione: Quando il Tempo Annulla la Condanna

Il calcolo dei termini nel processo penale è un’attività cruciale che può determinare l’esito di un intero procedimento. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato questo principio, annullando una condanna per il reato di ricettazione a causa dell’intervenuta estinzione del reato. L’analisi del caso verte sulla Prescrizione Ricettazione e sull’inapplicabilità di alcune normative che sospendono il decorso del tempo, come quelle introdotte per l’emergenza Covid.

Il Caso in Analisi: un Appello in Cassazione

Un imputato, condannato dalla Corte di Appello di Bologna per il reato di ricettazione, ha proposto ricorso per Cassazione. La Suprema Corte, nell’esaminare il caso, non è entrata nel merito delle accuse, ma si è concentrata su un aspetto procedurale dirimente: il decorso del tempo. L’analisi dei giudici si è focalizzata sulla data di commissione del reato e sulle date delle sentenze nei vari gradi di giudizio per verificare se fosse maturato il termine massimo di prescrizione previsto dalla legge.

La Sospensione dei Termini e la Prescrizione Ricettazione

Il nodo centrale della questione riguardava la possibilità di applicare al caso di specie le norme che prevedono una sospensione del corso della prescrizione. In particolare, sono state prese in considerazione due diverse normative: quella emergenziale legata alla pandemia e quella introdotta dalla legge n. 103/2017.

L’Inapplicabilità delle Sospensioni Covid

I giudici hanno chiarito che le sospensioni dei termini processuali introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria Covid non potevano trovare applicazione. Il motivo è puramente cronologico: la sentenza di primo grado era stata deliberata il 27 settembre 2019, una data ben antecedente all’insorgere della pandemia e all’introduzione delle relative misure di sospensione. Di conseguenza, il tempo ha continuato a decorrere senza interruzioni legate a questa specifica normativa.

L’Esclusione della Legge n. 103/2017

Allo stesso modo, è stata esclusa l’applicabilità della sospensione prevista dalla legge n. 103/2017. Tale normativa ha introdotto modifiche al regime della prescrizione, ma con una precisa clausola di irretroattività. Poiché il reato di ricettazione contestato all’imputato era stato commesso in una data antecedente al 3 agosto 2017 (data di entrata in vigore della legge), anche questa potenziale causa di sospensione non poteva essere considerata.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione, sulla base di queste premesse, ha constatato che, al momento dell’udienza davanti a sé, il termine massimo di prescrizione per il reato di ricettazione era inequivocabilmente trascorso. Senza l’applicazione di alcuna sospensione, il tempo necessario a estinguere il reato era maturato. Pertanto, la Corte ha ritenuto che la sentenza impugnata dovesse essere annullata. La decisione è stata di ‘annullamento senza rinvio’, una formula che si utiliza quando la Corte può decidere la questione in modo definitivo, senza bisogno di un ulteriore giudizio di merito. In questo caso, la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione ha chiuso definitivamente la vicenda processuale.

Le Conclusioni

Questa sentenza sottolinea l’importanza fondamentale del principio di legalità e delle regole temporali nel diritto penale. La prescrizione ricettazione, come per ogni altro reato, è un istituto di garanzia che sancisce come lo Stato non possa perseguire un cittadino per un tempo indefinito. La decisione dimostra come un’attenta analisi della cronologia dei fatti e delle normative applicabili ratione temporis sia essenziale per determinare l’esito di un processo, portando all’estinzione del reato e all’annullamento di una condanna precedentemente emessa.

Perché la condanna per ricettazione è stata annullata?
La condanna è stata annullata perché il reato di ricettazione si è estinto per prescrizione. La Corte di Cassazione ha verificato che era trascorso il tempo massimo previsto dalla legge per perseguire quel reato, senza che fossero applicabili sospensioni dei termini.

Le sospensioni dei termini di prescrizione legate all’emergenza Covid erano applicabili in questo caso?
No, le sospensioni legate all’emergenza Covid non erano applicabili perché la sentenza di primo grado era stata emessa il 27/09/2019, prima dell’introduzione di tali normative emergenziali.

Perché la sospensione prevista dalla legge n. 103/2017 non è stata applicata?
La sospensione prevista da tale legge non è stata applicata perché il reato era stato commesso prima del 3 agosto 2017, data di entrata in vigore della legge stessa, la quale non ha efficacia retroattiva su questo punto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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