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Prescrizione reato: quando annulla la condanna

Una persona condannata in primo e secondo grado per truffa aggravata ha presentato ricorso in Cassazione. La Suprema Corte, pur non entrando nel merito di tutte le doglianze, ha rilevato il sopraggiungere della prescrizione del reato. Di conseguenza, ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, estinguendo il reato per il decorso del tempo massimo previsto dalla legge per perseguirlo.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione del Reato: Come Annulla una Condanna per Truffa

La prescrizione del reato è un istituto giuridico fondamentale nel nostro ordinamento penale, che sancisce l’estinzione di un illecito a causa del decorso del tempo. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato questo principio, annullando una condanna per truffa aggravata proprio perché i termini massimi per la sua punibilità erano scaduti. Analizziamo insieme la vicenda processuale e le motivazioni della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

Una donna veniva condannata sia in primo grado dal Tribunale di Marsala sia in secondo grado dalla Corte d’appello di Palermo per il reato di truffa aggravata. La Corte d’appello, pur confermando la sua colpevolezza, aveva parzialmente riformato la sentenza iniziale riducendo la pena a otto mesi di reclusione e 250 euro di multa.

Contro questa decisione, la difesa dell’imputata proponeva ricorso per cassazione, sollevando diverse questioni di natura processuale. In particolare, si lamentava la mancata rinnovazione del dibattimento, richiesta per presunti difetti di notifica nel primo grado e per la tardiva scoperta di una presunta confessione del fratello dell’imputata, che si sarebbe autoaccusato del reato in punto di morte. Venivano inoltre presentati motivi nuovi che criticavano la logicità della motivazione della sentenza d’appello.

L’Intervento della Cassazione e la Prescrizione del reato

La Corte di Cassazione, prima di esaminare nel dettaglio tutti i motivi del ricorso, ha svolto una valutazione preliminare. Ha ritenuto che il primo motivo di ricorso non fosse manifestamente infondato. Questa valutazione è cruciale, perché permette alla Corte di superare il vaglio di ammissibilità e di procedere all’analisi del merito del caso.

Una volta aperta questa ‘finestra’, la Corte ha immediatamente rilevato una questione pregiudiziale e assorbente: la maturazione della prescrizione del reato. Il reato di truffa aggravata contestato era stato commesso il 17 luglio 2017.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha basato la sua decisione su un calcolo preciso dei termini di prescrizione, come stabilito dal codice penale. Per il reato di truffa aggravata ai sensi dell’art. 61, n. 5, c.p., il tempo necessario a prescrivere è di sei anni.

Tuttavia, nel corso del procedimento si erano verificati degli atti interruttivi (come le sentenze di condanna). Secondo l’articolo 161 del codice penale, l’interruzione non può comportare un aumento superiore a un quarto del tempo base. Pertanto, il termine massimo di prescrizione nel caso di specie era di sette anni e sei mesi.

Facendo il calcolo, partendo dalla data del reato (17/07/2017), il termine massimo scadeva il 17 gennaio 2025. Poiché la Corte di Cassazione si è pronunciata in udienza il 15 luglio 2025, il reato era già estinto.

Conclusioni

Di conseguenza, ai sensi dell’art. 620 del codice di procedura penale, la Suprema Corte ha annullato la sentenza impugnata senza rinvio. La decisione evidenzia un principio cardine del diritto penale: lo Stato non può perseguire un cittadino per un tempo indefinito. Anche di fronte a una condanna nei gradi di merito, se il tempo massimo stabilito dalla legge trascorre prima che la sentenza diventi definitiva, il reato si estingue e la condanna viene annullata. Questo caso sottolinea l’importanza della durata ragionevole del processo come garanzia per l’imputato.

Cosa succede quando la prescrizione del reato matura durante il giudizio in Cassazione?
Se la Corte di Cassazione ritiene che almeno uno dei motivi di ricorso non sia palesemente infondato, deve dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione e annullare la sentenza di condanna senza rinviare il caso a un altro giudice.

Come si calcola il termine di prescrizione per la truffa aggravata?
Il termine base è di sei anni. In presenza di atti che interrompono la prescrizione (come le sentenze), questo termine può essere aumentato al massimo di un quarto, portando il tempo totale a sette anni e sei mesi dalla data di commissione del fatto.

La Cassazione deve analizzare tutti i motivi di ricorso prima di dichiarare la prescrizione?
No, è sufficiente che la Corte valuti come non manifestamente infondato anche un solo motivo di ricorso. Una volta superato questo controllo di ammissibilità, la Corte deve rilevare d’ufficio la causa di estinzione del reato, come la prescrizione, che ha la precedenza su ogni altra questione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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