Prescrizione Reato: Come il Tempo Estingue la Truffa e Riduce la Pena
La prescrizione di un reato è un principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che stabilisce un limite di tempo entro cui lo Stato può perseguire e punire un illecito. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 12553 del 2024, offre un chiaro esempio di come questo istituto possa incidere concretamente sull’esito di un processo, portando all’annullamento di una condanna. Analizziamo insieme i dettagli di questa decisione.
I Fatti del Processo
Il caso trae origine da un procedimento penale in cui un imputato era stato condannato in Corte d’Appello per due distinti reati: truffa, ai sensi dell’art. 640 del codice penale, e ricettazione, secondo l’art. 648 del codice penale.
Contro la sentenza di secondo grado, l’imputato ha presentato ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico ma decisivo motivo: l’avvenuta prescrizione del reato di truffa. Secondo la difesa, il tempo massimo previsto dalla legge per perseguire tale delitto era già trascorso in una data precedente a quella in cui la Corte d’Appello aveva emesso la sua sentenza. Si chiedeva, pertanto, l’annullamento della condanna per quel capo d’imputazione.
La Decisione della Corte di Cassazione sulla Prescrizione Reato
La Suprema Corte ha accolto il ricorso, ritenendolo ammissibile e fondato. I giudici di legittimità hanno verificato che, effettivamente, il termine di prescrizione per il delitto di truffa contestato era maturato prima della pronuncia della sentenza d’appello.
Di fronte a questa constatazione, la Corte non ha potuto fare altro che applicare la legge. Ha quindi pronunciato l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente al reato estinto. Questo significa che la condanna per truffa è stata definitivamente cancellata. Conseguentemente, i giudici hanno dovuto ricalcolare la pena complessiva, eliminando quella parte relativa al reato prescritto e determinando la nuova sanzione per il solo reato di ricettazione residuo. La pena finale è stata fissata in cinque mesi di reclusione e 100 euro di multa.
Le Motivazioni della Sentenza
La motivazione della Corte è lineare e si basa su un presupposto giuridico non eludibile. Il decorso del tempo, quando raggiunge il limite fissato dalla legge, estingue il potere punitivo dello Stato. Nel caso di specie, il ricorso è stato considerato ‘ammissibile e fondato’ proprio perché sollevava una questione di diritto che non richiedeva ulteriori accertamenti di fatto: il semplice calcolo dei termini ha dimostrato che la prescrizione del reato era già intervenuta. L’annullamento della condanna per la truffa è stata una conseguenza automatica e doverosa. L’intervento della Corte si è reso necessario per correggere la decisione del giudice di merito che non aveva rilevato d’ufficio tale causa di estinzione del reato. La rideterminazione della pena è, a sua volta, un atto dovuto per adeguare la sanzione alla reale portata della colpevolezza residua dell’imputato.
Le Conclusioni
Questa sentenza ribadisce l’importanza cruciale del monitoraggio dei termini di prescrizione in ogni fase e grado del processo penale. La prescrizione di un reato non è un mero tecnicismo, ma un istituto di garanzia che tutela il cittadino dall’incertezza di un’azione penale che si protragga indefinitamente nel tempo. Per l’imputato, il corretto rilievo di questa circostanza ha comportato un significativo beneficio: l’eliminazione di una delle accuse e la conseguente riduzione della pena. Per gli operatori del diritto, questa decisione serve come promemoria dell’obbligo di vigilare costantemente sul rispetto delle norme procedurali, la cui violazione può vanificare l’intero impianto accusatorio.
Cosa succede se un reato si prescrive prima della sentenza d’appello?
Come stabilito in questo caso, se il termine di prescrizione matura prima della pronuncia della sentenza d’appello, la Corte di Cassazione deve annullare la condanna per quel reato specifico perché estinto per prescrizione.
La prescrizione di un reato cancella l’intera sentenza di condanna?
Non necessariamente. La sentenza viene annullata solo per la parte relativa al reato prescritto. Se l’imputato è stato condannato per altri reati non prescritti, la condanna per questi ultimi rimane valida, ma la pena complessiva viene ricalcolata.
Qual è stata la conseguenza pratica della prescrizione nel caso esaminato?
La Corte di Cassazione ha annullato la condanna per il reato di truffa (art. 640 c.p.) e ha eliminato la relativa pena. Ha poi rideterminato la sanzione per il solo reato residuo di ricettazione (art. 648 c.p.), fissandola in cinque mesi di reclusione e 100 euro di multa.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 12553 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 12553 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 06/03/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a RAVARINO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 26/04/2023 della CORTE APPELLO di BOLOGNA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME NOME;
ritenuto che l’unico motivo di ricorso proposto con il quale si è rilevato l’intervenuto decorso del termine di prescrizione per il delitto contestato ai sensi dell’art. 640 cod. pe in data antecedente alla sentenza di appello è ammissibile e fondato, sicché si impone l’annullamento senza rinvio sul punto della decisione impugnata perché il delitto è estinto per prescrizione, con rideterminazione della pena nella misura di mesi 5 di reclusione ed euro 100 di multa per il residuo reato ascritto ai sensi dell’art. 648 cod. pen.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata in relazione al delitto di cui all’art. 64 cod. pen. perché estinto per prescrizione ed elimina la relativa pena, determinando quella per il reato di cui all’art. 648 cod. pen. in mesi cinque di reclusione ed euro 100, 00 multa.
Così deciso, il 6 marzo 2024.