Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 16887 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 7 Num. 16887 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME COGNOME
Relatore: NOME
Data Udienza: 07/03/2025
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME nato il 30/04/1969
avverso la sentenza del 04/03/2024 della CORTE APPELLO di BARI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
il ricorso di NOME COGNOME;
Letto che a fronte della non manifesta infondatezza dei motivi di
considerato ricorso, in particolare quelli attinenti alla responsabilità penale, risulta decorso il
termine di prescrizione del reato;
infatti che a fronte di una contestazione che colloca la vicenda, come ritenuto
descritta nel capo di imputazione, debba farsi decorrere il termine iniziale per calcolo del tempo necessario a produrre l’effetto estintivo del reato ex art. 157 e
161 cod. pen. dal 1 gennaio 2015; osservato che il contestato reato di tentata estorsione si prescrive in sei anni e otto mesi (dieci anni, corrispondenti alla pena
edittale massima, ridotti di un terzo per il tentativo), da aumentarsi di un quarto ex art. 161 cod. pen., per i successivi eventi interruttivi, a otto anni e quattro
mesi, tempo certamente decorso, all’attualità;
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata, perché il reato è estinto per prescrizione.
Così deciso in Roma, il 7/03/2025