Prescrizione Reato: Quando il Tempo Annulla la Condanna
La prescrizione del reato è un istituto fondamentale del nostro ordinamento penale che sancisce l’estinzione di un illecito per il decorso del tempo. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 30903/2024) offre un chiaro esempio di come la sua corretta applicazione sia un dovere inderogabile per il giudice. In questo caso, una condanna per truffa è stata completamente annullata perché i giudici d’appello non si erano accorti che il reato era, di fatto, già estinto.
I Fatti del Caso: Dal Tribunale alla Cassazione
La vicenda processuale ha origine con una sentenza di condanna per il reato di truffa, emessa da un Tribunale di primo grado nel novembre 2021. L’imputato, ritenuto colpevole, proponeva appello avverso tale decisione.
La Corte d’Appello, nell’ottobre 2023, confermava integralmente la sentenza di primo grado, ribadendo la colpevolezza dell’imputato. Tuttavia, contro questa seconda pronuncia, la difesa presentava ricorso per Cassazione, sollevando un’unica, ma decisiva, questione giuridica.
L’Unico Motivo di Ricorso: la prescrizione del reato
Il difensore dell’imputato ha basato il suo ricorso su un solo motivo: la violazione di legge da parte della Corte d’Appello per non aver dichiarato l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Secondo la tesi difensiva, il termine massimo previsto dalla legge per perseguire il reato di truffa era già scaduto prima ancora che la Corte d’Appello emettesse la sua sentenza di conferma.
L’Obbligo del Giudice di Rilevare la Prescrizione
L’istituto della prescrizione opera come un limite temporale all’esercizio della potestà punitiva dello Stato. Quando questo limite viene superato, il giudice ha l’obbligo di dichiarare l’estinzione del reato, a prescindere da ogni valutazione sul merito della colpevolezza. Nel caso di specie, si contestava proprio questa omissione da parte dei giudici del secondo grado.
Le Motivazioni della Cassazione: la prescrizione del reato è inderogabile
La Corte di Cassazione ha ritenuto il ricorso pienamente fondato. Gli Ermellini, analizzando gli atti, hanno confermato che il calcolo dei termini era corretto: il tempo massimo per la prescrizione del reato era effettivamente trascorso prima della data in cui la Corte d’Appello aveva pronunciato la sua sentenza.
Di fronte a questa evidenza, la Suprema Corte non ha potuto fare altro che constatare l’errore dei giudici di merito. La sentenza impugnata è stata quindi annullata senza rinvio. Questa formula significa che la decisione è definitiva: il processo si chiude qui, e la condanna viene cancellata perché il reato, per la legge, non è più perseguibile.
Le Conclusioni: L’Importanza del Controllo sui Termini Processuali
Questa pronuncia ribadisce un principio cardine del diritto penale: la prescrizione è una causa di estinzione del reato che deve essere rilevata d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento. La sua mancata declaratoria costituisce una violazione di legge che vizia irrimediabilmente la sentenza. Il caso dimostra l’importanza cruciale, per la difesa, di un attento monitoraggio dei termini processuali, poiché un corretto calcolo può determinare l’esito finale del giudizio, portando all’annullamento di una condanna altrimenti confermata.
Perché la Corte di Cassazione ha annullato la condanna?
La condanna è stata annullata perché il reato di truffa era già estinto per prescrizione prima che la Corte d’Appello emettesse la sua sentenza di conferma. I giudici d’appello hanno commesso un errore non rilevando questa causa di estinzione.
Cosa significa che un reato è estinto per prescrizione?
Significa che è trascorso un periodo di tempo, stabilito dalla legge, dalla commissione del fatto, senza che sia intervenuta una condanna definitiva. Di conseguenza, lo Stato perde il potere di punire il responsabile per quel reato.
Che effetto ha la decisione di “annullamento senza rinvio”?
L’annullamento senza rinvio è una decisione definitiva della Corte di Cassazione. Comporta la cancellazione della sentenza impugnata senza che sia necessario un nuovo processo. In questo caso, il procedimento si è concluso con l’estinzione del reato.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 30903 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 30903 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 21/06/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a TROINA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 03/10/2023 della CORTE APPELLO di L’AQUILA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
La Corte di appello di L’Aquila, con sentenza del 3 ottobre 2023, ha confermato la sentenza di condanna del Tribunale di Pescara, pronunciata in data 16 novembre 2021, nei confronti di COGNOME NOME per il reato di truffa.
Ritenuto che l’unico motivo di ricorso, con il quale si deduce la violazione di legge per omessa declaratoria di estinzione del reato per intervenuta prescrizione prima della sentenza di appello, è fondato poiché il termine massimo di prescrizione risulta effettivamente decorso prima della data della pronuncia della sentenza impugnata;
rilevato, pertanto, che la sentenza impugnata deve essere annullata senza rinvio.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per prescrizione.
Così deciso, in data 21 giugno 2024
GLYPH
Il Consigliere estensore
Il Presidente