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Prescrizione reato finanziario: Cassazione annulla

La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna per il reato di abusiva attività finanziaria. La decisione si fonda sulla sopravvenuta prescrizione del reato, maturata dopo la pronuncia della Corte d’Appello. La Suprema Corte ha calcolato il termine massimo di prescrizione in 7 anni e 6 mesi, aggiungendo i periodi di sospensione, e ha dichiarato l’estinzione del reato, annullando così la condanna agli effetti penali.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione Reato Finanziario: La Cassazione Annulla la Condanna

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato l’importanza del corretto calcolo dei termini di prescrizione, in particolare per i reati finanziari. Con la sentenza in esame, la Suprema Corte ha annullato una condanna per abusiva attività finanziaria, dichiarando l’estinzione del reato per il decorso del tempo. Questo caso offre uno spunto fondamentale per comprendere come la prescrizione del reato finanziario viene determinata, specialmente alla luce delle riforme legislative e dei periodi di sospensione processuale.

I Fatti di Causa e il Ricorso in Cassazione

Il caso ha origine da un ricorso presentato da un imputato, condannato in secondo grado dalla Corte d’Appello per il reato di abusiva attività finanziaria, previsto dall’art. 132 del Testo Unico Bancario (d.lgs. n. 385/1993). L’imputato, attraverso il suo difensore, ha impugnato la sentenza lamentando un’erronea applicazione della legge penale.

La Corte di Cassazione, pur ritenendo infondato il motivo di ricorso nel merito, ha rilevato d’ufficio una questione dirimente: la maturazione della prescrizione del reato in una data successiva alla pronuncia della sentenza d’appello.

Il Calcolo della Prescrizione del Reato Finanziario

Il cuore della decisione della Cassazione risiede nel meticoloso calcolo del termine di prescrizione. La Corte ha stabilito che il termine massimo per il reato contestato era di 7 anni e 6 mesi. Questo calcolo tiene conto di un importante principio di diritto sancito dalle Sezioni Unite della stessa Corte (sentenza n. 17615/2023).

Le Sezioni Unite avevano chiarito che la riforma del 2010 (d.lgs. n. 141/2010) aveva implicitamente abrogato una precedente norma del 2005 che prevedeva il raddoppio delle pene e, di conseguenza, dei termini di prescrizione per alcuni reati finanziari. Questo intervento nomofilattico ha ridotto significativamente il tempo necessario per estinguere il reato.

L’impatto delle Sospensioni sul Termine

Al termine base di 7 anni e 6 mesi, la Corte ha aggiunto i giorni di sospensione del procedimento. Nello specifico, sono stati conteggiati 124 giorni, derivanti da due distinti periodi: 64 giorni per la sospensione legata all’emergenza Covid-19 e 60 giorni per un legittimo impedimento del difensore. Sommando questi periodi, la data finale di maturazione della prescrizione è stata individuata nel 2 aprile 2024.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha constatato che la prescrizione era maturata dopo la sentenza d’appello ma prima della propria udienza. In assenza di elementi che potessero condurre a un proscioglimento più favorevole per l’imputato (ad esempio, per insussistenza del fatto), la Cassazione è obbligata a dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione.

Di conseguenza, ai sensi dell’art. 129, comma 2, del codice di procedura penale, la Suprema Corte ha pronunciato l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. Questa formula significa che la decisione è definitiva e il procedimento si chiude, con la cancellazione della condanna agli effetti penali.

Le Conclusioni

La sentenza evidenzia come il decorso del tempo sia un elemento cruciale nel processo penale. Il corretto calcolo dei termini di prescrizione, influenzato da riforme legislative e sospensioni procedurali, può determinare l’esito di un giudizio. In questo caso, la sopravvenuta estinzione del reato ha portato all’annullamento di una condanna, ribadendo che nessuna pena può essere inflitta quando lo Stato, entro i termini da esso stesso stabiliti, non è riuscito a pervenire a una sentenza definitiva.

Quando si estingue per prescrizione il reato di abusiva attività finanziaria di cui all’art. 132 T.U.B.?
Il termine massimo di prescrizione per questo reato è di 7 anni e 6 mesi, calcolato a partire dal momento in cui il reato è stato commesso (tempus commissi delicti). A questo periodo devono essere aggiunti eventuali periodi di sospensione del procedimento.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la condanna se il motivo del ricorso era infondato?
La Corte ha annullato la condanna perché ha rilevato che il reato si era estinto per prescrizione. Anche se i motivi specifici del ricorso non sono stati accolti, la legge impone al giudice di dichiarare d’ufficio l’estinzione del reato in ogni stato e grado del processo, se questa matura prima di una sentenza definitiva.

Cosa significa ‘annullamento senza rinvio per prescrizione’?
Significa che la Corte di Cassazione ha cassato in via definitiva la sentenza di condanna, senza che sia necessario un nuovo processo. La condanna viene eliminata agli effetti penali perché il reato è considerato estinto a causa del tempo trascorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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