Prescrizione Reato: La Cassazione Annulla Senza Rinvio
Il tempo è un fattore cruciale nel diritto penale. Quando trascorre un determinato periodo dalla commissione di un illecito senza una condanna definitiva, può intervenire la prescrizione reato, un istituto che estingue la punibilità. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, annullando senza rinvio la decisione di una Corte d’Appello proprio per il maturare dei termini di prescrizione. Analizziamo insieme i dettagli e le implicazioni di questa pronuncia.
Il Contesto Processuale del Caso
La vicenda giudiziaria ha origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli. La persona imputata, ritenendo la decisione lesiva dei propri diritti, ha proposto ricorso per Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Suprema Corte, che ha fissato l’udienza per la discussione.
Durante l’esame del ricorso, la Corte ha rilevato un elemento decisivo, non legato al merito della vicenda, ma a un aspetto procedurale fondamentale: il decorso del tempo.
L’Effetto della Prescrizione Reato in Cassazione
L’intervento della prescrizione reato ha un impatto terminativo sul processo. Quando la Corte di Cassazione rileva che i termini massimi previsti dalla legge per perseguire un determinato reato sono scaduti, non può fare altro che prenderne atto e dichiarare l’estinzione del reato stesso. Questo è esattamente ciò che è accaduto nel caso di specie.
Cosa Significa ‘Annullamento Senza Rinvio’?
La formula utilizzata dalla Corte, “annulla senza rinvio la sentenza impugnata”, ha un significato preciso e definitivo.
* Annulla: La sentenza della Corte d’Appello viene cancellata, come se non fosse mai stata emessa.
* Senza rinvio: Il processo non viene rimandato a un altro giudice d’appello per una nuova valutazione. La decisione della Cassazione chiude il caso per sempre.
Questa formula si adotta quando non ci sono ulteriori questioni di merito da decidere, e la declaratoria di una causa di estinzione del reato, come la prescrizione, è l’unica conclusione possibile.
Le Motivazioni della Suprema Corte
Le motivazioni della sentenza sono concise ma inequivocabili. La Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere e dato avviso alle parti, ha semplicemente constatato che il tempo necessario a far maturare la prescrizione era trascorso. In base a questo rilievo oggettivo, i giudici hanno applicato la legge che impone, in tali circostanze, di dichiarare estinto il reato. Non è stato necessario entrare nel merito dei motivi del ricorso presentati dalla difesa, poiché la prescrizione è una causa di proscioglimento che prevale su altre valutazioni, a meno che non emerga con evidenza l’innocenza dell’imputato.
Le Conclusioni
La sentenza in esame è un chiaro esempio del funzionamento dell’istituto della prescrizione nel processo penale. Essa dimostra come il decorso del tempo possa estinguere la pretesa punitiva dello Stato, chiudendo definitivamente un procedimento giudiziario. Per l’imputato, ciò significa la fine di un lungo percorso processuale con una declaratoria di non punibilità. Per il sistema giudiziario, rappresenta un monito sull’importanza della ragionevole durata del processo, un principio fondamentale per garantire una giustizia efficace ed equa.
Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte ha annullato la sentenza della Corte d’Appello in modo definitivo, senza la necessità di un nuovo processo.
Perché la sentenza è stata annullata?
La sentenza è stata annullata perché la Corte ha rilevato che il reato era estinto per prescrizione, ovvero era trascorso il tempo massimo previsto dalla legge per punire quel fatto.
Cosa comporta l’annullamento senza rinvio per prescrizione?
Comporta la chiusura definitiva del procedimento penale. La sentenza precedente viene eliminata e non ci sarà un nuovo giudizio sulla vicenda, poiché lo Stato ha perso il diritto di perseguire il reato.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 18536 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 7 Num. 18536 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 23/04/2025
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME COGNOME nato a NAPOLI il 01/10/1963
avverso la sentenza del 06/06/2024 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME
MOTIVI DELLA DECISIONE
Rilevato che, con la sentenza impugnata, la Corte di appello di Napoli ha
confermato la pronuncia di primo grado di condanna della ricorrente per il delitto di furto pluriaggravato ex art. 625 n. 2 e 7 cod. pen.;
Considerato che, con il secondo motivo, la ricorrente denuncia la non idonea
contestazione in fatto della circostanza aggravante di cui all’art. 625 n. 7
pen.;
Ritenuto detto motivo non manifestamente infondato alla luce dei principi
espressi dalla giurisprudenza di questa Corte sulla natura valutativa di t circostanza (Sez. 5, n. 3741 del 22/01/2024, COGNOME, Rv. 285878);
Considerato, dunque, in via preliminare, stante la non manifesta
infondatezza di tale motivo, che il reato si è prescritto in data 6 febbraio 2025
Ritenuto, pertanto, che la sentenza impugnata deve essere annullata senza
rinvio perché il reato è estinto per prescrizione;
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per prescrizione.
Così deciso il 23/04/2025