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Prescrizione reati armi: le sospensioni la allungano

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato per possesso abusivo di armi, confermando che il calcolo della prescrizione reati armi deve tenere conto di molteplici cause di sospensione. L’ordinanza chiarisce come il periodo post-sentenza di primo grado, le sospensioni per l’emergenza Covid-19 e per l’astensione degli avvocati si sommino, posticipando l’estinzione del reato. Viene inoltre ribadita l’obbligatorietà della confisca dell’arma.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione Reati Armi: Come le Sospensioni Processuali Incidono sui Tempi della Giustizia

L’istituto della prescrizione nel diritto penale rappresenta un punto di equilibrio tra la necessità di punire i reati e il diritto all’oblio. Tuttavia, il suo calcolo può diventare complesso. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione fa luce su come diverse cause di sospensione, incluse quelle emergenziali e le riforme legislative, influenzino la prescrizione reati armi, un tema di grande attualità e rilevanza sociale.

I Fatti del Caso: un Appello Basato sulla Prescrizione

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un individuo condannato dal Tribunale di Benevento per il reato di detenzione abusiva di armi, previsto dall’art. 697 del codice penale. Il reato era stato accertato il 13 agosto 2018. L’imputato, nel suo ricorso alla Suprema Corte, sosteneva che il reato si fosse ormai estinto per prescrizione prima della pronuncia della sentenza d’appello, avvenuta il 7 giugno 2023.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. I giudici hanno chiarito che il termine di prescrizione non era affatto maturato, in quanto nel calcolo si doveva tenere conto di tre distinti periodi di sospensione che ne avevano prolungato la durata.

Il calcolo della prescrizione reati armi e le sospensioni

La Corte ha meticolosamente ricostruito il calcolo, evidenziando tre fattori cruciali:
1. Sospensione per Astensione degli Avvocati: Un primo periodo di sospensione, pari a 7 mesi e 10 giorni, è derivato dall’astensione dalle udienze degli avvocati del Foro di Benevento, dal 31 marzo 2021 al 10 novembre 2021.
2. Sospensione per Emergenza Covid-19: Un secondo periodo è stato causato dalla legislazione emergenziale per la pandemia, che ha sospeso i termini processuali dal 9 marzo 2020 all’11 maggio 2020.
3. Sospensione Post-Sentenza di Primo Grado: Il punto più significativo riguarda l’applicazione dell’art. 159 del codice penale, come modificato dalla legge n. 103 del 2017. Poiché il reato è stato commesso nell’agosto 2018 (quindi nel lasso temporale di vigenza della norma, dal 3 agosto 2017 al 31 dicembre 2019), il corso della prescrizione è rimasto sospeso dal termine per il deposito della sentenza di primo grado fino alla pronuncia della sentenza d’appello, per un periodo massimo di un anno e sei mesi.

La Confisca Obbligatoria dell’Arma

Oltre alla questione della prescrizione, la Corte ha confermato la correttezza della decisione del Tribunale di disporre la confisca dell’arma e la sua devoluzione all’Artiglieria di Stato. I giudici hanno ribadito un principio consolidato: la confisca prevista dall’art. 6 della legge n. 152/1975 è una misura obbligatoria per tutti i delitti e le contravvenzioni relative alle armi. Tale obbligatorietà sussiste anche in caso di estinzione del reato (ad esempio per oblazione) e viene meno solo in caso di assoluzione nel merito o se l’arma appartiene a una persona estranea al reato.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si fondano su una rigorosa applicazione delle norme che regolano la sospensione della prescrizione. La decisione sottolinea che tutti i periodi di sospensione previsti dalla legge devono essere sommati per determinare il tempo necessario a prescrivere il reato. La pronuncia è particolarmente importante perché applica concretamente la “mini-riforma” della prescrizione del 2017 (Legge Orlando), che ha introdotto una sospensione fissa dopo la condanna di primo grado, con l’obiettivo di evitare che i processi si estinguano durante le fasi di impugnazione. La somma di questa sospensione “strutturale” con quelle “straordinarie” (pandemia e sciopero) ha determinato il rigetto del ricorso. Riguardo alla confisca, la Corte ha richiamato la propria giurisprudenza costante (in particolare la sentenza n. 33982 del 2016), che interpreta la norma del 1975 come una disposizione a tutela della sicurezza pubblica, che impone la sottrazione del bene pericoloso dalla circolazione, a prescindere dall’esito finale del processo, salvo poche e specifiche eccezioni.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

L’ordinanza offre due importanti spunti di riflessione. In primo luogo, ribadisce che il calcolo della prescrizione è un’operazione tecnica complessa, che non può prescindere da un’attenta analisi di tutte le cause di sospensione e interruzione intervenute nel corso del processo. La stratificazione di norme ordinarie, riforme legislative e leggi emergenziali rende indispensabile un approccio meticoloso. In secondo luogo, viene confermata la linea dura del legislatore e della giurisprudenza in materia di reati concernenti le armi. La confisca obbligatoria agisce come un presidio di sicurezza, garantendo che le armi illegalmente detenute vengano definitivamente rimosse dalla disponibilità dei privati, anche quando il reato si estingue per cause diverse da una sentenza di merito.

Come si calcola la prescrizione di un reato se ci sono state sospensioni come quella per il Covid-19 o uno sciopero degli avvocati?
I periodi di sospensione, come quelli dovuti alla legislazione emergenziale per la pandemia o all’astensione degli avvocati, non vengono contati nel calcolo del tempo necessario a prescrivere il reato. Il termine riprende a decorrere dal punto in cui si era interrotto, sommando di fatto la durata della sospensione al tempo ordinario di prescrizione.

La sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, introdotta nel 2017, si applica a tutti i reati?
No, la sospensione della durata massima di un anno e sei mesi dopo la sentenza di primo grado, prevista dall’art. 159 c.p. nel testo introdotto dalla L. 103/2017, si applicava specificamente ai reati commessi nel periodo tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019. Successivamente, la normativa è stata ulteriormente modificata.

La confisca di un’arma è sempre obbligatoria in caso di reati concernenti le armi?
Sì, secondo la sentenza, la confisca prevista dalla L. 152/1975 è obbligatoria per tutti i delitti e le contravvenzioni relative alle armi. È esclusa solo in caso di assoluzione nel merito dell’imputato o se si dimostra che l’arma appartiene a una persona completamente estranea ai fatti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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