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Prescrizione pena sospesa: quando decorre il termine?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23463/2025, ha chiarito che il termine di prescrizione della pena sospesa, se revocata per la mancata demolizione di un’opera abusiva, inizia a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine concesso per adempiere all’ordine. La Corte ha accolto il ricorso di un’imputata, annullando la revoca della sospensione condizionale perché il procedimento era stato avviato dopo il decorso del quinquennio, calcolato correttamente dal 91° giorno dopo la sentenza definitiva.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione pena sospesa: la Cassazione fissa il dies a quo

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 23463 del 2025, affronta un tema cruciale in materia di esecuzione penale: la decorrenza della prescrizione pena sospesa quando il beneficio viene revocato per inadempimento a un obbligo specifico, come quello di demolire un manufatto abusivo. La decisione offre un chiarimento fondamentale sul calcolo dei termini, consolidando un orientamento giurisprudenziale a tutela della certezza del diritto.

I fatti del caso

Il caso trae origine da una condanna per abusi edilizi. All’imputata era stato concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena, subordinato però all’obbligo di demolire l’opera illegale entro novanta giorni dal passaggio in giudicato della sentenza. L’imputata, tuttavia, non adempiva a tale obbligo.

Di conseguenza, la Corte d’Appello, in funzione di giudice dell’esecuzione, revocava il beneficio, rendendo così esecutiva la pena originariamente sospesa. Contro questo provvedimento di revoca, la difesa proponeva ricorso per Cassazione, sollevando una questione determinante relativa al decorso del tempo.

Il ricorso e il nodo della prescrizione pena sospesa

La difesa sosteneva che il procedimento per la revoca della sospensione condizionale era stato avviato quando ormai la pena si era prescritta. Secondo la tesi difensiva, il termine di prescrizione quinquennale doveva essere calcolato a partire dal novantunesimo giorno successivo al passaggio in giudicato della sentenza, ovvero dal giorno in cui l’imputata avrebbe dovuto aver già ottemperato all’ordine di demolizione. Essendo trascorso più di un quinquennio da quella data, la pretesa punitiva dello Stato si sarebbe estinta.

Le motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato e allineandosi a un orientamento ormai consolidato. I giudici hanno ribadito un principio di diritto chiaro: il termine di prescrizione di una pena, che diventa eseguibile dopo la revoca della sospensione condizionale per l’inadempimento di un obbligo, decorre dal giorno successivo a quello entro cui l’interessato avrebbe potuto adempiere.

In altre parole, il dies a quo (il giorno di partenza) per il calcolo della prescrizione non è la data della sentenza definitiva, né la data del provvedimento di revoca. È, invece, il momento esatto in cui si concretizza l’inadempimento, ovvero il giorno successivo alla scadenza del termine imposto dal giudice. Nel caso specifico, avendo la condannata 90 giorni di tempo per demolire, la prescrizione della pena è iniziata a decorrere dal 91° giorno.

La Corte ha specificato che questa interpretazione è coerente con i principi espressi anche dalle Sezioni Unite in casi analoghi, garantendo così uniformità e prevedibilità nell’applicazione della legge.

Conclusioni: le implicazioni pratiche della sentenza

Questa pronuncia rafforza un principio fondamentale: l’inerzia dello Stato nel far valere le proprie pretese punitive non può durare all’infinito. La fissazione di un dies a quo certo per la prescrizione pena sospesa impedisce che il condannato rimanga esposto a tempo indeterminato alla possibilità di esecuzione della pena. La decisione sottolinea l’importanza per gli organi dell’esecuzione penale di agire tempestivamente per accertare l’inadempimento e procedere alla revoca del beneficio, prima che il decorso del tempo estingua la pena stessa. Per i cittadini, ciò si traduce in una maggiore certezza giuridica riguardo alla propria posizione nei confronti della giustizia.

Quando inizia a decorrere la prescrizione se viene revocata una pena sospesa per mancata demolizione?
Secondo la Corte di Cassazione, il termine di prescrizione della pena decorre dal giorno successivo alla scadenza del termine che era stato concesso al condannato per eseguire la demolizione.

Qual era il motivo principale del ricorso presentato in Cassazione?
Il ricorso si basava sul fatto che il procedimento di revoca della sospensione condizionale era stato iniziato quando ormai era trascorso il termine di prescrizione della pena (cinque anni), calcolato a partire dalla scadenza del termine per la demolizione.

Perché la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso?
La Corte ha accolto il ricorso perché ha ritenuto corretta l’interpretazione della difesa. Ha confermato il suo orientamento consolidato secondo cui il termine di prescrizione della pena inizia a decorrere dal momento in cui si verifica l’inadempimento all’obbligo (in questo caso, il giorno dopo la scadenza dei 90 giorni per la demolizione), e non da altri momenti successivi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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