LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Prescrizione pena recidiva: la Cassazione conferma

Un condannato ha contestato il diniego dell’estinzione della sua pena, sostenendo l’incostituzionalità della norma che esclude tale beneficio per i recidivi. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ribadendo che la regola sulla prescrizione pena recidiva è legittima. Secondo la Corte, la maggiore pericolosità sociale del recidivo giustifica un trattamento più severo, rendendo la scelta del legislatore ragionevole e coerente con il sistema penale.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione Pena Recidiva: Perché la Cassazione la Nega?

La prescrizione pena recidiva è un tema di grande attualità nel diritto penale, che contrappone il diritto all’oblio del condannato con l’esigenza di tutela della collettività. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sulla legittimità della norma che esclude l’estinzione della pena per i recidivi qualificati, confermando un orientamento ormai consolidato. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Un soggetto, condannato in via definitiva, si era visto rigettare dal Tribunale di Modena la richiesta di declaratoria di estinzione della pena per prescrizione, ai sensi dell’art. 72 del codice penale. Il Tribunale, in funzione di giudice dell’esecuzione, aveva respinto l’istanza a causa dello status di recidivo qualificato del condannato.

Contro questa decisione, il condannato ha proposto ricorso per Cassazione, sollevando un’unica questione: la presunta incostituzionalità dell’art. 172, settimo comma, del codice penale. Secondo la difesa, questa norma, escludendo l’operatività della prescrizione della pena per i recidivi ai sensi dell’art. 99 c.p., violerebbe i principi di uguaglianza (art. 3 Cost.), la finalità rieducativa della pena (art. 27 Cost.) e il giusto processo (art. 111 Cost.).

La Questione sulla Prescrizione Pena Recidiva

Il cuore del ricorso si è concentrato sulla legittimità costituzionale della disciplina sulla prescrizione pena recidiva. Il ricorrente ha sostenuto che negare l’estinzione della pena a chi è stato dichiarato recidivo qualificato creerebbe una disparità di trattamento ingiustificata e priverebbe la pena della sua funzione rieducativa, trasformandola in una condanna senza fine.

La difesa ha riproposto argomentazioni volte a dimostrare come questa esclusione fosse una scelta irragionevole del legislatore, in contrasto con i principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo la questione di legittimità costituzionale manifestamente infondata. Gli Ermellini hanno basato la loro decisione su un orientamento giurisprudenziale consolidato, richiamando un precedente specifico (Cass. n. 32677/2021).

Le motivazioni della Corte si possono sintetizzare nei seguenti punti:

1. Maggiore Pericolosità del Recidivo: La recidiva qualificata non è una mera etichetta, ma un giudizio che attesta una ‘accresciuta colpevolezza e pericolosità’ del condannato. La particolare inclinazione a delinquere, dimostrata con la commissione di nuovi reati, rende il soggetto non meritevole del beneficio dell’estinzione della pena per il solo decorso del tempo.

2. Scelta Discrezionale e Ragionevole del Legislatore: La decisione di escludere la prescrizione pena recidiva rientra nella discrezionalità del legislatore. Tale scelta non è considerata irragionevole, ma coerente con l’intero sistema penale, che prevede un trattamento più severo per i recidivi in molti altri istituti. La Corte elenca, a titolo esemplificativo, le limitazioni previste in materia di amnistia, indulto, sospensione condizionale della pena, perdono giudiziale, liberazione condizionale e patteggiamento.

3. Coerenza del Sistema: La norma contestata non è isolata, ma si inserisce in un quadro normativo che differenzia la posizione di chi delinque occasionalmente da quella di chi manifesta una ‘concreta manifestazione della proclività a delinquere’. L’imprescrittibilità della pena per i recidivi qualificati è, quindi, una conseguenza logica di questa valutazione.

La Corte ha concluso che la censura del ricorrente non introduceva elementi nuovi o diversi rispetto a quelli già esaminati e respinti in passato, confermando la piena legittimità della normativa vigente.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame riafferma con forza un principio cardine dell’esecuzione penale: la recidiva qualificata ha conseguenze significative e durature. La decisione della Cassazione chiarisce che il trattamento differenziato riservato ai recidivi non costituisce una violazione dei principi costituzionali, ma una ponderata scelta legislativa basata su una valutazione della pericolosità sociale del condannato. Per i professionisti del diritto e per i cittadini, questa pronuncia è un’ulteriore conferma che la lotta alla recidiva passa anche attraverso la certezza che le pene inflitte a chi dimostra una persistente inclinazione a delinquere vengano effettivamente eseguite, senza che il semplice trascorrere del tempo possa cancellarle.

Perché la prescrizione della pena non si applica ai recidivi qualificati?
Non si applica perché la legge considera la recidiva qualificata come un indice di accresciuta colpevolezza e pericolosità sociale. Il legislatore ha ritenuto che chi dimostra una particolare inclinazione a delinquere non sia meritevole di beneficiare dell’estinzione della pena per il solo decorso del tempo.

La norma che esclude la prescrizione per i recidivi è costituzionale?
Sì, secondo la Corte di Cassazione la norma è costituzionale. La Corte ha stabilito che si tratta di una scelta discrezionale ma non irragionevole del legislatore, coerente con altre disposizioni del sistema penale che prevedono un trattamento più severo per i recidivi (ad esempio in materia di amnistia, indulto, sospensione condizionale della pena).

Qual è la conseguenza se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la Corte di Cassazione non esamina il merito della questione. La decisione impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, come avvenuto in questo caso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati