Prescrizione Occultamento Documenti: Quando Inizia a Decorrere? La Cassazione Fa Chiarezza
Comprendere i termini della prescrizione nei reati tributari è essenziale per professionisti e imprenditori. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale in materia di prescrizione occultamento documenti, stabilendo con precisione il momento dal quale inizia a decorrere il tempo per l’estinzione del reato. Analizziamo insieme la decisione e le sue importanti implicazioni pratiche.
Il Caso in Esame
Un imprenditore veniva condannato in primo grado e in appello per il reato di occultamento di scritture contabili, previsto dall’art. 10 del D.Lgs. 74/2000. La documentazione occultata si riferiva all’anno d’imposta 2013, ma l’illecito era stato scoperto solo a seguito di un accertamento fiscale avvenuto il 6 febbraio 2017.
L’imputato presentava ricorso in Cassazione, sostenendo che il reato si fosse ormai estinto per prescrizione, calcolata a partire dall’anno di riferimento delle scritture. Secondo la tesi difensiva, la Corte d’Appello aveva omesso di pronunciarsi su questo punto cruciale.
La Prescrizione Occultamento Documenti e la Natura di Reato Permanente
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato, e quindi inammissibile. Il fulcro della decisione risiede nella qualificazione del delitto di occultamento o distruzione di documenti contabili come reato permanente.
Cosa significa? Un reato si definisce ‘permanente’ quando la condotta illecita non si esaurisce in un singolo momento, ma si protrae nel tempo, continuando a ledere il bene giuridico protetto (in questo caso, la trasparenza e la correttezza fiscale). La condotta di occultare le scritture contabili perdura fino a quando queste non vengono scoperte o ritrovate. Di conseguenza, il reato si considera consumato solo nel momento in cui cessa la permanenza.
Il Momento Decisivo: l’Accertamento Fiscale
Proprio perché si tratta di un reato permanente, il termine per calcolare la prescrizione non può iniziare a decorrere dall’anno fiscale a cui i documenti si riferiscono. Al contrario, il dies a quo, ovvero il giorno da cui parte il conteggio, coincide con il momento in cui la condotta di occultamento cessa. Questo momento, come ribadito dalla Cassazione, è quello dell’accertamento fiscale, poiché è in quella sede che le autorità scoprono e contestano la mancata esibizione della contabilità.
Le Motivazioni della Corte
Nel caso specifico, l’accertamento era avvenuto il 6 febbraio 2017. La Corte ha sottolineato che il termine massimo di prescrizione per questo reato, ai sensi dell’art. 17, comma 1-bis, del D.Lgs. 74/2000, è di 10 anni. Facendo partire il conteggio dal 6 febbraio 2017, il termine prescrizionale maturerà solo il 6 febbraio 2027. Pertanto, la richiesta della difesa era palesemente priva di fondamento giuridico. La Cassazione ha ritenuto irrilevante il ‘silenzio’ della Corte d’Appello sulla questione, proprio perché la richiesta era basata su un presupposto legale errato e consolidata giurisprudenza aveva già chiarito il punto.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza conferma un orientamento giurisprudenziale solido e offre un’importante lezione pratica. Chi occulta la documentazione contabile non può sperare che il tempo decorra a suo favore a partire dalla chiusura dell’anno fiscale. Il ‘cronometro’ della prescrizione inizia a ticchettare solo dal momento in cui l’illecito viene a galla, solitamente durante una verifica. Questa interpretazione estende notevolmente il periodo in cui l’autore del reato può essere perseguito, rafforzando gli strumenti di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali. Per gli imprenditori, ciò si traduce nella necessità di una gestione contabile sempre trasparente e corretta, poiché le conseguenze di un occultamento possono manifestarsi a distanza di molti anni.
Da quando inizia a decorrere la prescrizione per il reato di occultamento di documenti contabili?
Secondo la Corte di Cassazione, la prescrizione inizia a decorrere dal momento dell’accertamento fiscale, ovvero quando la condotta di occultamento viene scoperta, e non dall’anno a cui si riferiscono i documenti.
Perché il reato di occultamento di documenti contabili è considerato un reato permanente?
È un reato permanente perché la condotta illecita (l’occultamento) si protrae nel tempo, continuando a ledere il bene giuridico tutelato (la trasparenza fiscale) fino a quando non cessa, tipicamente con la scoperta da parte delle autorità.
Qual è il termine massimo di prescrizione per il reato di occultamento di documenti contabili?
In base all’art. 17, comma 1 bis, del d.lgs. n. 74 del 2000, il termine massimo di prescrizione per questo reato è di 10 anni.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 1117 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 1117 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 13/09/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: NOME nato a NOLA il 09/05/1987
avverso la sentenza del 13/02/2024 della CORTE APPELLO di BOLOGNA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
e,
Premesso che è stata impugnata la sentenza della Corte di appello di Bologna del 13 febbraio 2024, che ha confermato la decisione resa dal Tribunale di Reggio Emilia il 14 gennaio 2021, con la quale NOME COGNOME era stato condannato alla pena di mesi 4 di reclusione, in quanto riten colpevole del reato ex art. 10 del d. Igs. n. 74 del 2000, commesso in Novellara il 6 febb 2017.
Rilevato che i due motivi di ricorso, con i quali si contesta l’omessa risposta della Corte di a alla richiesta difensiva con cui era stata sollecitata la declaratoria di estinzione del r prescrizione, che si ritiene intervenuta il 10 gennaio 2024, sono manifestamente infondati, dovendosi ritenere che il silenzio motivazionale della sentenza impugnata rispetto alla richi difensiva contenuta nelle conclusioni scritte trasmesse in vista della definizione del giudi appello è destinato a rimanere privo di rilievo, atteso che l’istanza volta alla declara estinzione del reato contestato per prescrizione era del tutto priva di fondamento giuridico invero il termine massimo di prescrizione del reato contestato si computa in 10 anni, in f della previsione di cui all’art. 17, comma 1 bis, del d. Igs. n. 74 del 2000; dunque, essendo indicata la data di commissione del reato nel 6 febbraio 2017, il termine prescrizionale matur 6 febbraio 2027, a nulla rilevando che le scritture contabili occultate si riferiscono a dovendosi fare riferimento all’epoca in cui è stato accertato l’occultamento (6 febbraio 20 avendo questa Corte precisato in tal senso che il delitto di occultamento di documenti contab ha natura di reato permanente, protraendosi la condotta penalmente rilevante sino al momento dell’accertamento fiscale, dal quale decorre il termine di prescrizione (cfr. Sez. 3, n. 383 09/07/2015, Rv. 264676 e Sez. 3, n. 5974 del 05/12/2012, dep. 2013, Rv. 254425).
Ritenuto, pertanto, che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile e rilevato che declaratoria dell’inammissibilità consegue, a norma dell’art. 616 cod. proc. pen., l’oner pagamento delle spese del procedimento, nonché quello del versamento della somma, in favore della Cassa delle ammende, equitativamente fissata in tremila euro.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processual della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 13 settembre 2024.