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Prescrizione e sospensione: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per guida senza patente, il quale sosteneva l’avvenuta estinzione del reato. La Corte ha chiarito che, per i reati commessi tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019, si applicano le norme su prescrizione e sospensione introdotte dalla L. 103/2017 (Riforma Orlando), come stabilito da una recente sentenza delle Sezioni Unite. Di conseguenza, il termine di prescrizione non era decorso.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione e Sospensione: La Cassazione Fa Chiarezza sulla Legge Orlando

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato una questione cruciale riguardante la prescrizione e sospensione dei reati, facendo riferimento a un intervento chiarificatore delle Sezioni Unite. Il caso, originato da una condanna per guida senza patente, è diventato l’occasione per ribadire quale disciplina si applica ai reati commessi in un preciso arco temporale, risolvendo così i dubbi interpretativi sorti a seguito di diverse riforme legislative.

I Fatti del Caso

Un soggetto veniva condannato in primo e secondo grado per aver guidato un motociclo senza aver mai conseguito la patente di guida, con l’aggravante della recidiva nel biennio. Il fatto era stato accertato il 21 dicembre 2018. L’imputato, tramite il suo difensore, proponeva ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: l’avvenuta estinzione del reato per prescrizione alla data della celebrazione del giudizio d’appello.
Secondo la tesi difensiva, le cause di sospensione della prescrizione previste dall’art. 159 del codice penale non avrebbero dovuto essere calcolate, in quanto abrogate da una legge successiva.

La questione sulla prescrizione e sospensione tra le riforme

Il nodo centrale del ricorso riguardava il complesso intreccio di leggi che hanno modificato l’istituto della prescrizione negli ultimi anni. La difesa sosteneva l’inapplicabilità di alcune cause di sospensione, il che avrebbe portato a un calcolo del tempo più breve e, di conseguenza, all’estinzione del reato. Questa incertezza interpretativa ha reso necessario l’intervento delle Sezioni Unite della Cassazione per fornire una linea guida chiara e uniforme.

La Decisione della Corte e il Richiamo alle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per manifesta infondatezza, basando la sua decisione su una recentissima pronuncia delle Sezioni Unite del 12 dicembre 2024. Quest’ultima ha risolto il quesito su quale disciplina della prescrizione e sospensione si debba applicare ai reati commessi tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019.

Le Motivazioni

Le Sezioni Unite hanno stabilito che per i reati commessi in tale arco temporale, si applica integralmente la disciplina introdotta dalla Legge n. 103 del 2017, nota come Riforma Orlando. Poiché il reato contestato all’imputato risaliva al dicembre 2018, rientrava pienamente in questo periodo.

La Riforma Orlando aveva modificato l’art. 159 del codice penale, introducendo una nuova ipotesi di sospensione del termine di prescrizione. Tale sospensione decorre dalla scadenza del termine per il deposito della motivazione della sentenza di primo o secondo grado fino alla pronuncia della sentenza del grado successivo, per un tempo massimo di un anno e sei mesi per ciascun grado di giudizio.

Applicando questo principio, la Corte di Cassazione ha concluso che il termine di prescrizione non era affatto decorso, poiché era stato legittimamente sospeso secondo le norme vigenti al momento del fatto. La tesi difensiva era quindi palesemente errata e il ricorso è stato respinto.

Conclusioni

Questa sentenza riafferma un principio di diritto fondamentale per la gestione di numerosi procedimenti penali. La chiarezza fornita dalle Sezioni Unite sulla successione delle leggi in materia di prescrizione e sospensione garantisce certezza e uniformità applicativa, eliminando ambiguità che avrebbero potuto portare a esiti processuali ingiusti o contraddittori. La decisione sottolinea come, nel diritto penale, la determinazione della legge applicabile debba seguire criteri rigorosi, specialmente quando si tratta di istituti che incidono direttamente sull’estinzione del reato.

Quali regole sulla sospensione della prescrizione si applicano ai reati commessi tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019?
Secondo la sentenza, che si conforma a una decisione delle Sezioni Unite, per i reati commessi in questo periodo si applica integralmente la disciplina sulla sospensione introdotta dalla Legge n. 103 del 2017 (cosiddetta Riforma Orlando).

Quale nuova causa di sospensione ha introdotto la Riforma Orlando?
La legge ha introdotto una nuova ipotesi di sospensione che decorre dalla scadenza del termine per il deposito della motivazione della sentenza di condanna (di primo o secondo grado) fino alla pronuncia della sentenza del grado successivo, per un periodo comunque non superiore a un anno e sei mesi per ciascun grado.

Perché il ricorso dell’imputato è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché manifestamente infondato. La sua tesi si basava su un’errata interpretazione delle norme sulla prescrizione. Poiché il reato era stato commesso nel 2018, rientrava nel periodo di applicazione della Riforma Orlando, le cui norme sulla sospensione impedivano che la prescrizione maturasse, contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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