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Prescrizione e sospensione: il calcolo corretto

La Corte di Cassazione si pronuncia sul calcolo della prescrizione in un caso di lesioni aggravate. La sentenza chiarisce come conteggiare i periodi di sospensione dovuti a legittimo impedimento, confermando che il reato non era estinto al momento della condanna d’appello. La corretta applicazione delle norme sulla sospensione è cruciale per determinare l’estinzione del reato.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione e Sospensione: La Cassazione sul Calcolo dei Termini

La prescrizione nel diritto penale rappresenta un istituto di fondamentale importanza, bilanciando l’interesse dello Stato a punire i reati con il diritto del cittadino a non essere perseguito a tempo indeterminato. Tuttavia, il calcolo dei suoi termini può diventare complesso, specialmente in presenza di plurime cause di sospensione. Con la sentenza n. 10863 del 2024, la Corte di Cassazione è tornata a fare chiarezza su questi aspetti, in un caso riguardante un reato di lesioni personali aggravate.

I Fatti di Causa

Due individui venivano condannati in primo e secondo grado per il reato di lesioni personali aggravate, commesse in concorso tra loro all’interno di un istituto penitenziario ai danni di un altro detenuto. I fatti risalivano al luglio del 2012. La Corte d’Appello, pur riformando parzialmente la sentenza di primo grado per uno degli imputati concedendo le attenuanti generiche, aveva confermato l’impianto accusatorio e la condanna per entrambi.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

Contro la decisione della Corte d’Appello, entrambi gli imputati proponevano ricorso per Cassazione. Il motivo principale, comune a entrambi, riguardava l’asserita estinzione del reato per intervenuta prescrizione. La difesa sosteneva che la Corte territoriale avesse errato nel calcolare i periodi di sospensione del termine prescrizionale, maturato, a loro dire, prima della pronuncia della sentenza di secondo grado. Nello specifico, veniva contestato il conteggio dei giorni di sospensione per alcuni rinvii dovuti a legittimo impedimento di un coimputato. Altri motivi di ricorso riguardavano presunti vizi di motivazione sulla responsabilità penale e sul trattamento sanzionatorio.

Calcolo della Prescrizione: Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha dichiarato i ricorsi inammissibili, ritenendo le doglianze, in particolare quella sulla prescrizione, manifestamente infondate. I giudici di legittimità hanno proceduto a un’analisi dettagliata e a un ricalcolo puntuale di tutti i periodi di sospensione verificatisi sia nel giudizio di primo che di secondo grado.

Il reato, commesso il 26 luglio 2012, aveva un termine massimo di prescrizione di 8 anni e 9 mesi, con scadenza naturale il 26 aprile 2021. La Corte ha verificato che, sommando correttamente tutti i periodi di sospensione (per un totale di 447 giorni), il termine ultimo per la prescrizione si spostava al 17 luglio 2022. Poiché la sentenza d’appello era stata pronunciata il 15 luglio 2022, il reato non poteva considerarsi estinto. La Corte ha specificato che, anche accogliendo il calcolo leggermente diverso proposto dalla difesa, il risultato non sarebbe cambiato.

Un punto cruciale chiarito dalla sentenza è l’estensione degli effetti della sospensione ai coimputati. La Corte ha ribadito il principio secondo cui la sospensione del corso della prescrizione derivante dal legittimo impedimento di un coimputato si estende a tutti gli altri che non si siano opposti al rinvio del dibattimento. Infine, la Corte ha respinto gli altri motivi di ricorso come generici o infondati, evidenziando come la sentenza d’appello avesse logicamente motivato sia la responsabilità penale degli imputati sia le decisioni relative al trattamento sanzionatorio.

Conclusioni

La pronuncia della Cassazione ribadisce la necessità di un’estrema precisione nel calcolo dei termini di prescrizione e dei relativi periodi di sospensione. La sentenza sottolinea come un’analisi meticolosa degli atti processuali sia determinante per stabilire se un reato possa o meno considerarsi estinto per il decorso del tempo. Viene inoltre confermato un importante principio di procedura penale: in un processo con più imputati, le cause di sospensione legate a uno di essi, se non contestate dagli altri, producono effetti per tutti, garantendo l’ordinato svolgimento del giudizio unitario.

Come si calcola il termine di prescrizione quando ci sono state sospensioni del processo?
Al termine di prescrizione massimo previsto dalla legge per il reato contestato (in questo caso, 8 anni e 9 mesi) devono essere sommati tutti i giorni dei periodi in cui il processo è stato sospeso per una delle cause previste dalla legge (es. legittimo impedimento dell’imputato). La data finale così ottenuta rappresenta il nuovo termine ultimo per la prescrizione.

La sospensione della prescrizione richiesta da un imputato si estende anche agli altri co-imputati?
Sì. Secondo la sentenza, la sospensione del corso della prescrizione che deriva dall’impedimento di un coimputato si applica anche a tutti gli altri coimputati presenti nello stesso processo, a condizione che questi non si siano opposti al rinvio del dibattimento o non abbiano chiesto la separazione della loro posizione.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, la Corte di Cassazione non esamina il merito delle questioni sollevate. La sentenza impugnata diventa definitiva e il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle Ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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