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Possesso di un documento valido per espatrio falso

Una precisazione, quest’ultima, che induce a ritenere che il possesso di cui al comma primo riguardi il caso, per questo di minore allarme sociale, del possesso di documento per uso personale in assenza di concorso nella fabbricazione.

Pubblicato il 24 December 2013 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

I due commi di cui all’art. 497 bis c.p. puniscono diversamente, in ragione del diverso grado di gravità, la condotta del mero possesso di un documento valido per l’espatrio, da un lato, e la condotta, ben più allarmante sul piano delle falsità personali per la connotazione organizzativa che la caratterizza, costituita dalla previa contraffazione del documento stesso ad opera dello stesso detentore, o del concorso da parte di costui alla falsa formazione del documento o, infine, dalla detenzione fuori dai casi di uso personale.

Una precisazione, quest’ultima, che induce a ritenere che il possesso di cui al comma primo riguardi il caso, per questo di minore allarme sociale, del possesso di documento per uso personale in assenza di concorso nella fabbricazione.

Cassazione Penale, Sezione Quinta, Sentenza n. 18535 del 15 febbraio 2013 – depositata il 24 aprile 2013

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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