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Possesso di grimaldelli: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un individuo condannato per possesso di grimaldelli. La Corte ha stabilito che la mera riproposizione di motivi già discussi in appello rende il ricorso generico. Inoltre, ha confermato che il ritrovamento di tali strumenti, senza una giustificazione plausibile, è prova sufficiente per la condanna, e che la mancata concessione delle attenuanti generiche è una decisione di merito insindacabile in sede di legittimità se la motivazione è logica.

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Pubblicato il 23 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Possesso di Grimaldelli: Quando il Ricorso in Cassazione è Inammissibile

Il possesso di grimaldelli e altri strumenti atti allo scasso è un reato previsto dal nostro ordinamento che solleva spesso questioni probatorie e procedurali. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione si è pronunciata sull’inammissibilità di un ricorso, delineando principi chiari sulla specificità dei motivi di impugnazione e sulla valutazione della prova in questa fattispecie. Analizziamo insieme la vicenda e le conclusioni della Suprema Corte.

I Fatti al Centro del Processo

Il caso trae origine dalla condanna emessa dalla Corte d’Appello nei confronti di un individuo, ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 707 del Codice Penale. La condanna si basava sul rinvenimento, nella sua disponibilità, di strumenti idonei all’apertura o alla forzatura di serrature. L’imputato, non riuscendo a fornire una spiegazione plausibile sulla provenienza di tali oggetti, ha deciso di impugnare la sentenza di secondo grado, presentando ricorso alla Corte di Cassazione.

I Motivi del Ricorso dell’Imputato

L’imputato ha fondato il proprio ricorso su due motivi principali:

1. Violazione di legge e vizio di motivazione: Si contestava l’errata applicazione dell’art. 707 c.p. e si lamentava una motivazione carente o manifestamente illogica riguardo alla valutazione delle prove a suo carico.
2. Mancata applicazione delle attenuanti generiche: Si deduceva un’ulteriore violazione di legge per non avergli concesso il beneficio di una riduzione di pena, nonostante ne avesse fatto richiesta.

La Valutazione della Corte di Cassazione sul possesso di grimaldelli

La Suprema Corte ha esaminato entrambi i motivi, giungendo a una declaratoria di inammissibilità del ricorso. Il ragionamento dei giudici di legittimità è stato netto e si è articolato su due fronti distinti.

Il Primo Motivo: la Genericità del Ricorso

Secondo la Corte, il primo motivo era inammissibile perché non rappresentava una critica specifica e argomentata alla sentenza d’appello, ma si limitava a essere una “pedissequa reiterazione” delle stesse questioni già sollevate e puntualmente respinte nel giudizio precedente. Un ricorso in Cassazione, per essere valido, deve contenere motivi nuovi e specifici che attacchino la logicità e la correttezza giuridica della decisione impugnata, non può essere una semplice riproposizione di argomenti già valutati.

Inoltre, la Corte ha ribadito un principio consolidato: il rinvenimento di strumenti per lo scasso nella disponibilità di un soggetto, che non sia in grado di giustificarne la provenienza, costituisce un elemento sufficiente per affermarne la responsabilità penale. La motivazione della Corte d’Appello su questo punto è stata ritenuta adeguata e priva di vizi logici.

Il Secondo Motivo: il Diniego delle Attenuanti Generiche

Anche il secondo motivo è stato giudicato infondato. La Corte ha ricordato che la concessione o il diniego delle circostanze attenuanti generiche è una valutazione di merito che spetta al giudice. Tale valutazione non è sindacabile in sede di legittimità, a condizione che sia supportata da una motivazione non manifestamente illogica. Nel caso di specie, era sufficiente che il giudice d’appello avesse indicato gli elementi ritenuti decisivi per negare il beneficio, senza dover confutare ogni singolo argomento contrario. La motivazione, pur sintetica, è stata considerata esente da vizi.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame offre due importanti lezioni. In primo luogo, ribadisce la necessità di formulare ricorsi per cassazione specifici e non meramente ripetitivi, pena l’inammissibilità. In secondo luogo, conferma che, per il reato di possesso di grimaldelli, la prova della colpevolezza può basarsi sul semplice possesso ingiustificato degli strumenti, secondo un principio di consolidata giurisprudenza. La decisione finale è stata quindi la dichiarazione di inammissibilità del ricorso, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Perché il ricorso relativo al possesso di grimaldelli è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano una semplice ripetizione di quelli già sollevati e respinti dalla Corte d’Appello, risultando quindi generici e non specificamente critici verso la sentenza impugnata.

Il solo possesso ingiustificato di strumenti da scasso è sufficiente per una condanna?
Sì, secondo la Corte e la giurisprudenza consolidata, il rinvenimento di strumenti idonei all’apertura o forzatura di serrature nella disponibilità di una persona, senza che questa possa spiegarne la provenienza, è un elemento sufficiente per affermarne la responsabilità penale.

È possibile contestare in Cassazione la mancata concessione delle attenuanti generiche?
No, non è possibile se la decisione del giudice di merito si basa su una motivazione esente da evidenti illogicità. Per motivare il diniego delle attenuanti è sufficiente fare riferimento agli elementi ritenuti decisivi, e tale valutazione non è sindacabile in sede di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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